Santopadre: “Contrario al rinvio in notturna di lunedì”

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Breda meritava rispetto, senza programmazione si spera nella Dea Bendata. Non convincono le modalità dell'esonero del trevigiano, Nesta a Perugia solo per ragioni tecniche. Nessun investitore estero all'orizzonte
 

Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre, intervenuto telefonicamente nel notiziario sportivo di Umbria TV, ha chiarito alcuni aspetti sul perchè la sfida fra Ascoli e Perugia è stata spostata a domenica 20 novembre presso lo stadio Del Duca. Queste le sue parole:

“Quando capitano calamità di questo genere è difficile dare spiegazoni. Siamo di fronte ad un cataclisma con tutto quello che ne consegue. Cardinaletti (amm. unico Ascoli, ndr) mi diceva che anche stanotte sono state avvertite delle scosse ad Ascoli e che sono ancora in una situazione di emergenza. Si giocherà domenica 20 Novembre alle ore 15 al “Del Duca”, a porte aperte o a porte chiuse. Se sarà a porte aperte ci sarà spazio anche per 300 supporter perugini. Così abbiamo deciso in conference call alle ore 12 io, l’amministratore unico dell’Ascoli Picchio Cardinaletti, il presidente Andrea Abodi e il direttore generale della Lega B Paolo Bedin. Siamo in attesa delle disposizioni e delle decisioni della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che si riunisce stasera alle ore 17. La speranza è quella di giocare a porte aperte, anche se la capienza sarebbe ridotta: ci sarebbe spazio anche per un gruppo di nostri tifosi e per un certo numero di abbonati ascolani. Ci era stata proposta anche l’opportunità di posticipare il match alla serata di Lunedì 21 Novembre, ma mi sono opposto perchè non me la sono sentita di far giocare la squadra in notturna con il freddo pungente viste anche le esperienze della passata stagione. La meta Pescara è stata bocciata anche per bocca del sindaco abruzzese: evidentemente è stata presa in considerazione la rivalità tra la tifoseria bianconera e quella locale. Non c’erano comunque più i tempi tecnici per disputarla al Del Duca già domani pomeriggio.”

Nicolò Brillo