Santopadre: “Noi vogliamo andare in Serie A”

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Santopadre: “Noi vogliamo andare in Serie A”. Il presidente del Perugia: “Sui social si leggono troppe ‘minchiate’. Abbiamo fatto errori, ma non ci meritiamo tutto ciò”

 

Massimiliano Santopadre, amministratore unico del Perugia, è tornato a parlare in conferenza stampa affiancato dal direttore dell’area tecnica Roberto Goretti. Il numero uno biancorosso ha tuonato contro le troppe illazioni provenienti soprattutto dal mondo social. Ha poi ribadito la forte volontà di voler conseguire il traguardo della Serie A. Questa le sue parole:

“Per la prima volta leggerò degli appunti su alcuni punti fondamentali. Questa stagione è una delle più strane e pazze della mia stagione.

L’obiettivo di inizio stagione: vengo tacciato spesso di prendere in giro le persone o di parlare a sproposito in fase di campagna abbonamenti. All’inizio della stagione ho detto che avremmo fatto una squadra forte per giocarcela con tutte. Questo è stato fatto e siamo comunque lì che siamo a giocarci qualcosa di importante.

In quattro anni siamo una delle squadre che ha fatto più punti con un budget intermedio. Lungi da me prendere in giro questa gente che ormai mi vede vivere con voi da 7 anni. Avevo promesso che avremmo provato a migliorare la posizione dello scorso anno e, ad oggi, lo stiamo ancora mantenendo. Vi chiedo di giudicarmi alla fine.

Fatichiamo ancora oggi nel dare una spiegazione di questa altalena di questi risultati. Quando ho scelto Breda, l’ho scelto per placare gli animi in un momento di isterismo totale. Ha fatto bene, pur commettendo degli errori. Le critiche alla squadra ed al sottoscritto sono spesso corrette e meritate. Abbiamo fallito molti obiettivi e fatte figuracce perchè probabilmente abbiamo limiti caratteriali.

A volte stacchiamo la spina, abbiamo poca bravura negli scontri di nervi. Servirà più cattiveria nei particolari. Andiamo a giocarcela con le nostre armi e vediamo cosa succede.

Ma malgrado degli errori, meritiamo comunque rispetto. Stiamo cercando in tutti i modi di rimediare e correre ai ripari. Quando faccio una cosa la faccio col cuore.

La verità è che non si è mai rotto il ghiaccio tra squadra ed ambiente. Qunado le cose sono andate male si è preferito fare dietrologia, dare colpa al gossip, invece che ammettere i nostri limiti e la bravura degli avversari.

Poi c’è la chiacchiera che ‘io non voglio andare in Serie A”. A questi dico, ma voi ci volete andare in Serie A? A questi fenomeni dico che darò compito ai miei legali di agire in caso di diffamazione sui social sul fatto che vendiamo partite o altro. Basta con questa diffidenza per una società che ha rifiutato un’offerta di 3 milioni per il suo giocatore simbolo.

Questa squadra ha subito di tutto quest’anno. Ma non voglio nemmeno difenderli eccessivamente. Il primo ad andare contro loro e rimproverarli sono io. Però sono stati tacciati di tutto. Di Carmine ha rifiutato uno stipendio triplo pur di rimanere quì.

Del Prete, capitano della squadra, è stato oggetto di chiacchiericci per suoi fatti personali. Un presidente giudica il professionista all’interno della società. Lui è andato a Barcellona a sue spese per fare delle cure per i suoi infortuni muscolari. In quel momento è stato insultato. Si è reso disponibile a cambiare ruolo per un’intuizione del nostro allenatore e del nostro direttore.

Diamanti credo se lo possa comprare il Perugia. Lui è venuto da noi per un contratto ridicolo. Aveva voglia di misurarsi in questa piazza. Ha rifiutato altre piazze dove avrebbe preso dieci volte di più. Lui vuole finire la carriera in serie A con il Perugia. Ed è stato tacciato di essersi venduto il derby…

La squadra ha subito di tutto, anche un furto negli spogliatoi ed ha poi vinto la partita professionalmente. Nonostante mille difetti hanno fatto un girone di ritorno straordinario. Ma è giusto che quando si vince va tutto bene e quando si perde siamo degli indegni?

Il derby. In 4 anni di B solo uno perso. Non accetto che la gente mi venga a dire che abbiamo venduto il derby. A me della Ternana non frega niente. Quando c’è stata da buttarla sui nervi siamo venuti meno e siamo stati preda della paura. Il derby è un enorme dispiacere che lacere tutti noi, ma ora possiamo andare solo avanti ed inseguire il nostro obiettivo.

Mancano 4 partite con una posizione da migliorare e dei play-off da preparare. Facciamo quadrato, perchè non abbiamo niente in meno delle altre. Voglio giocarmi i play-off con entusiasmo. Pensiamo ad un obiettivo che i giocatori non si giocano singolarmente.

Per 7 anni ho avuto un rapporto splendido con la Curva ed i gruppi. Sono stati fatti degli errori, vero. Ma vorrei ripare tutto. Se ci sono state delle cose da dover chiarire sono disposto ad un confronto pacifico ed intelligente. Loro sono la parte più importante di questa società. Quando ci gridano ‘il Perugia siamo noi’, siamo ben consci di quello che dicono. Sappiamo tutto ciò e siamo fieri di aver potuto lavorare per loro.

Spero che a partire da domani i giocatori dove non ci arrivino con la gamba ci buttino la scarpa.”

Nicolò Brillo