Santopadre: “Stadio? Non voglio pressioni”

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Focus sugli ingaggi: Grifo sempre oculato. Nella classifica degli emolumenti fissi Perugia 13esimo con un +14% rispetto alla scorsa stagione

Santopadre: “Stadio? Non voglio pressioni”. Il presidente del Perugia a Tef Channel: “A gennaio tre rinforzi di spessore, vi spiego cosa non mi è piaciuto di Giunti e Breda”

 

Massimiliano Santopadre, ospite all’interno del programma “Grifo Stadium” in onda su Tef Channel, ha affrontato molti argomenti riguardanti il mondo Perugia Calcio. Partendo per esempio dal possibile rinnovo di mister Nesta.

“Non sto assolutamente pressando Nesta. Con lui vorrei fare un progetto, conosco la persona e ho capito che non va pressato. Quello che mi preoccupa però è che qualora arrivasse il Sassuolo di turno, lui decida di andarsene. Non gli chiedo un matrimonio per l’eternità, ma solo un fidanzamento un po’ più lungo”.

Il numero uno del club biancorosso è stato interprellato anche sull’argomento stadio. In questo caso ha scelto la strada del realismo ammettendo che l’impegno sarebbe troppo gravoso da un punto di vista economico per la sua persona.

“Il rifacimento dello stadio? Sento fare cifre più o meno reali. C’è da mettere tanti soldi sul piatto e non è per nulla semplice. Con i 18 milioni tanto paventati si fa lo stadio nuovo ma non come lo vorrei io. Mi si chiede di partecipare con il 60-70 % della spesa: per questo ho deciso di scalare la marcia per capire dove questa situazione mi può portare. Sono un privato che ha deciso di investire sul club e non sulle strutture che dovrebbero essere responsabilità del Governo e del Comune. La cosa non è affatto conclusa, anche se avrei preferito che tutto ciò rimanesse un discorso privato da affrontare con chi di dovere. Invece Perugia è fantastica per gli spifferi e tutto è venuto alla luce. La verità è che io, ad oggi, non ho nemmeno la Convenzione per giocare al Curi dalla prossima stagione. Sullo stadio sento troppe pressioni, ma io sono già pressato dai risultati sportivi. Non posso e non voglio esserlo anche per lo stadio. Perchè poi, se si dovesse rifare lo stadio, bisognerebbe aumentare il prezzo dei biglietti. Tutto ciò verrebbe accettato dalla gente? Non lo so. Ma poi chi dice che bisogna rifarlo in sei mesi? C’è anche la soluzione di fare le cose con gradualità un passo alla volta. Prima verrebbe la totale messa in sicurezza dell’impianto, poi la copertura della Nord e tutto il resto. C’è da affrontare anche la questione seggiolini. Entro giugno ce ne vorranno 20mila per ottemperare alle regole UEFA che altrimenti non ci concederebbe la licenza per iscriverci al prossimo campionato. La spesa è di circa 15 euro a seggiolino. Siamo intorno ai 370.000 euro. Io ne ho già anticipati 100.000, il Comune vorrebbe mettere il resto ma non può”.

E in barba a quanto di buono ha fatto vedere la squadra (sotto il profilo dell’impegno e dall’attaccamento alla causa), Santopadre non si fa scuproli ad ammettere che a gennaio saranno presi almeno tre rinforzi di spessore. Facile intuire che potrebbero esserci anche alcune uscite.

“A gennaio arriveranno tre rinforzi di spessore, ma non mi chiedete in quali ruoli. Sgarbi mi piace molto, ma Nesta ha voluto schierare chi gli dava maggiori garanzie. Bianchimano giocherà quando smetterà di tuffarsi troppo a terra, mentre Terrani è chiuso da Verre. Han? Per Benevento può essere convocato e non escludo che potrà giocare 10/15 minuti, non più. Ci sono però cinque giorni di mezzo e tutto può ancora succedere”.

Poi alcune considerazioni sul direttore dell’area tecnica Roberto Goretti.

“Goretti? Lo apprezzo e lo stimo. Lui è cresciuto tanto, a volte è duro di ‘capoccia’ ma un direttore deve essere anche così. Se dovesse lasciare il Perugia sarebbe una grande perdita, ma il Grifo andrebbe comunque avanti”.

L’amministratore unico del Grifo è stato poi incalzato su un format della B, stravolto in estate, che non convince affatto.

“Partite a tutte gli orari? Mettono in difficoltà il tifoso che vuole venire allo stadio e magari abbonarsi. Cosa possiamo fare noi come Lega B? Ci stiamo lavorando, ma non è semplice. A quante squadre sarà il prossimo campionato? Francamente non lo so. Prossimamente ci saranno tante altre mini-battaglie su questo”.

Santopadre non ha poi avuto proprio parole al miele per due dei suoi ex allenatori…

“Le parole di Giunti sul fatto che io avrei destituito di mia volontà Del Prete dal ruolo di capitano? Non è andata proprio così. La scelta è stata condivisa, ma ho deciso di comunicare la cosa di persona al ragazzo, anche visto il rapporto che ci lega. Il problema della scorsa stagione è che la preparazione atletica fatta da lui era blanda. Giunti non aveva poi la capacità di imporsi all’interno dello spogliatoio. La sua idea di calcio era però molto buona ed elevata, ma non capisco certe parole soprattutto dopo la possibilità che gli abbiamo dato. Mi ha ringraziato per questo? Ci mancherebbe… Breda? Con lui abbiamo anche vinto alcune partite in cui ci arroccavamo dietro. Ma in quel modo è una sofferenza, esiste anche il gioco dal centrocampo in sù”.

Nicolò Brillo