Serie B: ‘Istituzioni’ all’Inferno, il Verona è già in Paradiso

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La prossima B? Sarà a 20 squadre. Il presidente della cadetteria Balata:

Serie B: ‘Istituzioni’ all’Inferno, il Verona è già in Paradiso. Nell’attesa che i tribunali facciano chiarezza sul caos ripescaggi, la squadra di Grosso tiene meritatamente la vetta

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

 

10 Verona – Gli scaligeri vincono di misura la delicata partita di Crotone contro una diretta concorrente e, approfittando anche del passo falso del Cittadella, si isolano in testa alla graduatoria a quota dieci. Dopo l’esordio non proprio positivo contro il Padova la squadra di Grosso sembra aver innestato la marcia giusta!

9 Benevento – La formazione di Bucchi disintegra la Salernitana nel derby del “Vigorito” e si propone a pieno diritto come una delle pretendenti alla promozione in Serie A. Quattro gol con quattro giocatori diversi, senza subirne alcuno, ad una squadra che fin qui aveva ben impressionato è una grande dimostrazione di forza!

8 Ilija Nestorovski – La doppietta di Nestorowsky, insieme alle altre due reti di Trajkovsky e Bellusci, annienta il Perugia e proietta il Palermo di mister Tedino al terzo posto in classifica con otto punti, in condominio col Pescara. Per il forte attaccante rosanero sono le prime due marcature di questo campionato.

7 Pescara, Spezia, Lecce – Vittorie casalinghe, di misura, ma molto importanti, per Pescara, Spezia e Lecce, rispettivamente contro Il Foggia, il Cittadella e Il Venezia. Con questi tre punti il Pescara sale al terzo posto a quota otto, insieme al Palermo. Lo Spezia altalenante di mister Marino si conferma in casa infrangendo l’imbattibilità dell’ex capolista Cittadella. Liguri, con sei punti in carniere, nella zona nobile del torneo. Prima vittoria, arrivata in rimonta in pieno recupero, per il Lecce contro il Venezia allo stadio di “Via del Mare”. La formazione di mister Liverani agguanta i tre punti all’ultimo tuffo grazie alla doppietta di Palombi che ribalta il risultato.

Purgatorio

6 Livorno e Cremonese – Primo punto in classifica per il Livorno di mister Lucarelli che, dopo due sconfitte consecutive, grazie alla rete nel finale di Giannetti riesce a pareggiare l’iniziale vantaggio del Cosenza di Tutino al “Marulla”. La Cremonese porta via un punto prezioso dall’“Euganeo” pareggiando nel finale con Claiton il vantaggio iniziale del Padova di Clemenza. Grigiorossi che restano nella zona nobile con sei punti.

5 Carpi, Brescia, Cosenza e Padova – Ancora un pareggio per le rondinelle, stavolta in trasferta a Carpi. Neanche il cambio di panchina, con Corini subentrato all’esonerato Suazo, toglie lo zero dalla casella delle vittorie al Brescia, che, addirittura, rischia la sconfitta nel finale con il rigore di Jelenic parato da Alfonso. Stesso discorso per i padroni di casa del Carpi che, contro il Brescia, vedevano il ritorno in panchina di Castori al posto del dimissionario Chezzi. Primo punto per gli emiliani, terzo per i bresciani. Anche il Cosenza rinvia l’appuntamento con la prima vittoria facendosi raggiungere in casa dal Livorno a pochi minuti dal termine della gara. Calabresi a quota due, sempre nella zona playout. Pareggio interno per il Padova contro la Cremonese nel posticipo. I veneti si fanno raggiungere nel finale e rimangono a centro classifica a quota cinque.

Inferno

4 Cittadella e Venezia – Dopo due pareggi subiti negli ultimi istanti delle gare precedenti, il Lecce cede di misura sul terreno dell’Ascoli. La squadra di mister Liverani, dopo un buon primo tempo, ha fatto l’errore di accontentarsi, venendo punita dalla rete dei piceni. Sconfitta per due reti a zero per il Cosenza in casa della capolista Cittadella. Il rammarico per la squadra di mister Braglia, con un solo punto in carniere dopo tre giornate, è quello di avere subito le due reti con due calci di rigore.

3 Fabio Mazzeo – Fabio, che hai combinato! Mazzeo fallisce il rigore del possibile vantaggio del Foggia a Pescara nella ripresa, spedendo la palla sulla parte alta della traversa e, dopo pochi minuti, il Pescara segna il gol della vittoria che condanna il Foggia alla terza sconfitta consecutiva, con i satanelli fermi ormai da tre settimane a -5 in fondo alla classifica.

Mazzeo e il Grifo: due destini legati da un filo. Venerdì, per la terza volta, l'attaccante campano affronterà da avversario il Perugia. E ha gran voglia di ben figurare...

2 Crotone – Il Crotone perde meritatamente in casa col Verona al termine di un incontro che lo ha visto andare sotto dopo pochi minuti. La squadra di Stroppa, ferma a sei punti, ha già perso due gare su quattro, troppe per chi non nasconde di voler puntare al bersaglio grosso.

1 Perugia e Salernitana

Pesanti batoste quelle rimediate dalle formazioni guidate da miste Nesta e da mister Colantuono, rispettivamente a Palermo il Perugia e a Benevento la Salernitana. Prestazioni opache, a voler usare un eufemismo, per entrambe le formazioni anche se la Salernitana, almeno nel punteggio, a differenza del Perugia, è rimasta in partita fino ad un quarto d’ora dalla fine. Umbri nella parte destra della classifica a quota quattro, Salernitana a centroclassifica, un punto sopra i grifoni.

0 Figc, Lega B, società “ripescande”, Tar e Collegio di Garanzia del Coni

Tutte le componenti protagoniste di questa estate incredibile della Serie B, col balletto del format a 19, 20, 22 o 24 squadre, meritano un bello zero. Dalla Lega di B che ha deciso, forzando la mano, per la B a 19, alla Figc, nella persona del Commissario Fabbricini, che l’ha avallata in extremis, al Tar che smentisce se stesso, al Collegio di Garanzia del Coni, con il suo Presidente Frattini, che invece di rimanere nel giusto riserbo che il suo ruolo suggerirebbe, parla con tutti e twitta addirittura con i tifosi di alcune squadre interessate al ripescaggio, alle società “ripescande”, che cercano troppo ostinatamente di riprendere nei tribunali quello che non sono riusciti colpevolmente a guadagnare sul campo. Speriamo che in settimana si riesca a chiudere definitivamente questo indegno teatrino che ha gettato ancor più nel ridicolo il disastrato calcio italiano.

L'ennesima "figura" del calcio italiano. La decisione del Coni sancisce la vittoria di nessuno e la sconfitta del nostro "pallone". Gli interessi delle alte sfere continuano a primeggiare sulle regole. E i soldi...