Vittoria importantissima. Qualcuno ci spieghi meglio il 3-5-2 del primo tempo …

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Bucchi:
 

Tutto è bene quel che finisce bene e mai come contro la Spal si può affermare che il proverbio calzi a pennello. Contro gli estensi contava solo una cosa, vincere e poco importa che la prestazione sia stata altalenante, con un primo tempo disastroso e un secondo tempo appena dignitoso o che la rete della vittoria sia arrivata solo a sei minuti dalla fine. I tre punti erano fondamentali per uscire da quell’ultimo posto in classifica che strideva enormemente rispetto a quanto espresso sul campo dalla squadra di Bucchi nelle prime giornate. E allora viene da chiedersi come mai un tecnico bravo come Cristian Bucchi, che ha ottenuto nella sua breve carriera dei buoni risultati privilegiando in genere moduli diversi dal tre-cinque-due abbia deciso di attuarlo proprio stasera, in una partita forse decisiva per il suo futuro e per quella del Perugia, senza averlo mai praticamente provato dal ritiro di Luglio fino a meno di una settimana fa. Difficile dare una risposta anche se la sensazione che di questa decisione fosse poco convinto è forte e il repentino e provvidenziale cambiamento del secondo tempo con l’ingresso di Nicastro e Bonaiuto, col ritorno al collaudato quattro-tre-tre, sta lì a dimostrarlo. Guardando il primo piano di Bucchi, mostrato dalle telecamere di Sky, mentre ancora primo tempo in corso già catechizzava i due grifoni che dovevano entrare ad inizio ripresa, è sembrato leggere nei suoi occhi questo pensiero: “Se devo perdere, se devo essere esonerato, allora lo voglio fare giocando nel modo che più mi piace e mi aggrada”. E Bucchi ha avuto ragione, il Perugia è tornato a giocare, se non bene, almeno discretamente e, quel che più conta, ha portato finalmente a casa tre punti pesantissimi che tolgono il Grifo da quel bruttissimo ultimo posto dove era piombato da sabato sera, con il posticipo con la Spal, però, da dover ancora disputare. Altra nota positiva il secondo gol in altrettante partite, stasera addirittura solo metà, di Francesco Nicastro, attaccante  esterno che sa fare bene anche il centravanti. E’ancora presto per dirlo ma se fosse lui lo stoccatore mancato alla squadra nelle prime partite allora si potrebbe guardare al futuro con un po’più di ottimismo. Ora però serve subito la conferma, sia per Nicastro che per tutto il Perugia e la controprova, tra quattro giorni, è subito una partitina niente male, l’insidiosissima trasferta al “Matusa” di Frosinone contro la rivale per antonomasia del Perugia negli ultimi anni. Per Frosinone e per il resto del campionato sarà fondamentale che il primo tempo con la Spal convinca Bucchi (ma ne siamo certi) e chi lo invocava e sponsorizzava che il tre-cinque-due non è assolutamente il modulo nelle corde dei giocatori biancorossi e che venga definitivamente fatto morire sul nascere. L’esperimento “illuminante” e “illuminato” di ieri contro la Spal è bastato ed avanzato!

Danilo Tedeschini