Alex Gaucci al festival del calcio: “Manovre finanziare oscure nel fallimento del Perugia nel 2005”

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Alessandro Gaucci torna alla carica: nuova offerta per il Perugia? Dopo gli approcci estivi, il figlio dell'ex patron del Grifo sarebbe pronto a sedersi al tavolo delle trattative
 

Nel tardo pomeriggio di sabato 4 giugno, all’interno della manifestazione “made in Perugia” del festival del calcio e dello sport, si è svolto un incontro per celebrare il ventennale dalla storica promozione del Perugia in serie A del 1996 con alcuni dei giornalisti sportivi locali e dei protagonisti di quella epica cavalcata verso la massima divisione. Ha preso parte a questo evento anche Alessandro Gaucci, figlio del vulcanico presidente del Perugia Luciano Gaucci. Sotto la presidenza Gaucci, il Perugia passò dalla serie C1 fino ad approdare in Coppa Uefa, per poi tornare dove era in precednza, proprio nella terza serie, dopo un “controverso” e poco chiaro fallimento nel 2005. Gaucci junior, subentrato al padre nel 2004 alla presidenza del Grifo, non aveva più fatto ritorno pubblicamente nel capoluogo umbro dopo il misfatto di 11 anni fa; ora è un ragazzo più maturo e riflessivo, di recente divenuto nuovo d.s. del Marbella, società calcistica spagnola della “Segunda Division B”, dopo l’esperienza da responsabile tecnico nel Cadice. Durante l’incontro nel centro storico perugino, Alex ha ricordato la pittoresca figura del padre, purtroppo attualmente alle prese con dei problemi di salute, ed ha riportato alla memoria alcuni aneddoti della promozione del ’96 e del Perugia di Serse Cosmi, allenatore fortemente voluto proprio dal figlio del patron. Questi alcuni dei suoi interventi:

“Nei 15 anni di presidenza della mia famiglia, penso che siano state fatte cose importanti per la città di Perugia e per il calcio italiano. Siamo stati pionieri in alcuni modi di operare nel settore calcistico, come nell’andare a scovare giocatori in varie parti del globo pagandoli a basso prezzo e rivendendoli ad un costo nettamente maggiore. Siamo stati all’avanguardia anche nel prendere allenatori dalle categorie inferiori e farli debuttare in serie A o B, come nel caso di Serse Cosmi al quale faccio un grosso in bocca al lupo per quanto di buono sta facendo nella sua avventura trapanese. Abbiamo scovato talenti dalle serie inferiori del calibro di Materazzi, Gattuso e Grosso, che come ben sapete si sono laureati campioni del mondo. 7 anni di Serie A, dove abbiamo vinto una Coppa Intertoto ai danni del Wolfsburg ed abbiamo partecipato a quella che è l’attuale Europa League. Senza dimenticare la semifinale di Coppa Italia dove sfiorammo l’impresa contro il Milan. Traguardi importanti rispetto a quello che è stato il punto di partenza.”

Poi c’è spazio per qualche riflessione anche sulla nota dolente del fallimento:

“Dopo esser subentrato alla carica di presidente, alla distanza di un solo anno, ho dovuto far fronte ad una crisi finanziaria misteriosa, oscura e credo architettata da qualcuno a cui davamo evidentemente troppo fastidio. Io e mio padre abbiamo sicuramente parte delle colpe, ma c’era qualcosa che mi sfuggiva in quella vicenda. Purtroppo è andata così, ma sono felice che ora il movimento calcistico di questa città sia ripartito alla grande e che lentamente stia facendo dei passi in avanti.”

Durante e dopo il dibattito, Alessandro Gaucci ha espresso alcune considerazioni anche sul calcio moderno e su quella che è stata l’ultima stagione di Serie A.

Fonte foto: www.portalcadista.com

Nicolò Brillo