Quando la fortuna aiuta chi osa

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“Audentes fortuna juvant”. La fortuna aiuta chi osa! L’antico detto latino calza a pennello per descrivere la preziosissima vittoria casalinga del Perugia sul Vicenza. Ma se è vero che quando si segna in “zona Cesarini” si è sempre un po’ fortunati, questo gol nel finale il Perugia se lo è andato caparbiamente a cercare grazie all’audacia del suo tecnico Bucchi che negli ultimi venticinque minuti ha schierato quattro attaccanti tutti insieme, Di Carmine, Forte, Terrani e Mustacchio, per rompere il muro difensivo creato dal solito Bisoli, uno, lo sappiamo bene, rimasto indietro di cinquantanni nella concezione del calcio. E proprio uno dei subentrati, Mustacchio, si è inventato il colpo di testa vincente che ha fatto esplodere il “Curi” a due minuti dalla fine, permettendo al Perugia di continuare a guidare, alle spalle del terzertto di testa, il gruppetto degli inseguitori, un po’ più sgranato grazie proprio al successo dei grifoni e a quelli del Benevento e del Cittadella, anche se arricchitosi, visto l’ulteriore rallentamento degli altri, di un nuovo componente, la Salernitana. Insomma una vittoria meritatissima, anche se soffertissima, giunta dopo un primo tempo giocato  un po’ troppo sotto ritmo, che ha consentito ai vicentini di difendersi ordinatamente e di poter rendersi anche pericolosi in un paio di circostanze. Tutt’altra musica nella ripresa, con il Grifo che, soprattutto dopo i soliti cambi azzeccati da mister Bucchi, cingeva d’assedio la squadra di Bisoli, rintanatasi nella propria trequarti rinunciando a qualsiasi possibilità di contropiede, punendola giustamente con la “testata” di Mustacchio nel finale. Il solito quadretto di “pittoresche” dichiarazioni a cui ci aveva abituato per l’intera scorsa stagione Bisoli, fischiatissimo dal pubblico perugino, ha poi movimentato il dopo gara: “l’arbitro ci ha fischiato un rigore a favore nel recupero, tornando però subito  sulla sua decisione”, rigore visto solo dal tecnico di Porretta Terme, oppure “il Vicenza è attualmente salvo a prescindere dalle penalizzazioni” cosa assolutamente falsa, non solo perché il Pisa senza la penalizzazione scavalcherebbe il Vicenza ma perché anche con le penalizzioni il Vicenza è attualmente quintultimo, quindi sarebbe condannato al palyout, per i peggiori scontri diretti col Brescia. Per fortuna quest’anno c’è Bucchi sulla panchina del Grifo e la differenza è lampante non solo in campo. Martedì sera altro impegno casalingo, al “Curi” arriva un’altra squadra catenacciara, forse anche più del Vicenza, il Pisa di Gattuso, miglior difesa del campionato a dispetto del suo ultimo posto in classifica, dovuto però soltanto ai quattro punti di penalizzazione, senza i quali i toscani (loro si) sarebbero al momento salvi. Sarebbe fondamentale bissare il successo sul Vicenza ma ci sarà da soffrire ancora una volta per riuscire a scardinare il bunker degli uomini di Gattuso, che tra l’altro saranno avvelenati dopo la sconfitta casalinga subita contro la Salernitana.  Ma il Grifo, sapientemente guidato dal suo tecnico, possiede le armi per poter scardinare il bunker pisano. Al contrario della partita col Vicenza sarà importante partire subito forte per cercare di andare in vantaaggio. A quel punto, dal pericolo di incontrare la migliore difesa si passerebbe a dover controllare il peggior attacco del campionato, Il Pisa è tutto una contraddizione, e portare a casa i tre punti non dovrebbe risultare un’impresa.

Danilo Tedeschini