Santopadre: “Il cuore mi dice di continuare, l’imprenditore meno…”

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L'amministratore unico del Perugia torna a parlare in occasione della consegna del premio

L’amministratore unico del Perugia torna a parlare in occasione della consegna del premio “Europa, Sport, Cultura, Sociale e Impresa Etica”

“Quando si retrocede il maggior responsabile è il presidente, evidentemente si sono sbagliate le scelte. Prima si parlava di positività: ecco noi non siamo mai riusciti a ritrovarla perché abbiamo sempre rincorso e alla fine i ragazzi sono “scoppiati”. Sul futuro vediamo che succede.. il mio cuore dice di continuare, l’imprenditore meno..il calcio negli ultimi anni è cambiato molto”.

 

Questo quanto dichiarato dal presidente del Perugia Massimiliano Santopadre durante l’evento in cui è stato insignito del premio alla carriera “Europa, Sport, Cultura, Sociale e Impresa Etica” presso la Sala Esperienza Europa “David Sassoli” in Roma.

“Un esempio per la dedizione, la passione, il fair play ed il grande spirito di squadra. Valori che hanno caratterizzato la sua vita di dirigente sportivo e di cui è messaggero nella società civile, nazionale ed internazionale”. Questa la motivazione del premio ricevuto.

“La società – ha affermato Santopadre – è un gruppo dove ognuno nel proprio ruolo deve portare qualcosa in più per legare con le altre componenti, se si crea questa sinergia allora un campionato “normale” può diventare di alto livello. Però se le cose non vanno bene non c’è sempre un colpevole, non si deve trovare per forza un capro espiatorio”.

Nicolò Brillo