Leali inguaia Foggia e Perugia, Lecce tre metri sopra il cielo

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Leali inguaia Foggia e Perugia, Lecce tre metri sopra il cielo. Con la papera di Cremona l’ex Grifo lancia i locali verso i play-off e affossa i satanelli, la banda di Liverani batte anche il Brescia e vede la A. Benali e Cissé in evidenza

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Ahmad Benali

La splendida doppietta segnata dal centrocampista di origine libica nel fondametale scontro diretto del “Penzo” contribuisce in maniera notevole al largo successo del Crotone sul Venezia che consente ai pitagorici, sempre sestultimi ma con trentasette punti, di portare il vantaggio sulla quintultima, proprio il Venezia, a ben quattro lunghezze. Benali, giocatore sicuramente di categoria superiore, è risultato di gran lunga il migliore in campo.

9 – Karamoko Cissè

Nella clamorosa cinquina che il Carpi rifila a domicilio alla Salernitana, spicca la doppietta del centravanti emiliano Cissè, finalmente sbloccatosi visto che da quando a Gennaio era arrivato a Carpi, in prestito dal Verona, non era ancora riuscito ad andare in gol. Il clamoroso cinque a due ottenuto a Salerno tiene in vita le residue speranze della squadra di Castori, penultima a quota ventinove, di poter riagganciare in extremis il playout, distante adesso quattro lunghezze, visto che il Livorno, quartultimo, oltre ai tre punti di vantaggio, può vantare anche gli scontri diretti migliori.

8 – Lecce

La squadra di Liverani supera di misura il Brescia nel match-clou del campionato, agguantando le rondinelle in testa alla classifica a quota sessanta e, quel che più conta, portando a ben cinque lunghezze il vantaggio sul Palermo, terzo. Anche se dovrà osservare il turno di riposo alla penultima giornata il sogno Serie A è sempre più vicino per i salentini. Una bella soddisfazione per i ventitremila leccesi, record stagionale assoluto di presenze, accorsi allo stadio.

7 – Cremonese e Benevento

Pur con qualche affanno la Cremonese supera di misura il Foggia allo “Zini” e allunga ad otto gare la sua serie positiva nella quale ha conseguito ben cinque vittorie e tre pareggi, ad una media promozione di oltre due punti a partita. Grazie a questo successo i grigiorossi rientrano ufficialmente a pieno titolo nella lotta per i preliminari, con il loro nono posto a quota quarantacinque, ad una sola lunghezza dal Cittadella, ottavo. Ancora una quaterna per l’attacco del Benevento. Stavolta a farne le spese è stato il Cosenza, battuto quattro a due al “Vigorito” dalla scatenata formazione sannita, capace di andare in gol per ben diciannove volte nelle ultime sette gare, ad una media di quasi tre gol a partita. Con questo successo il Benevento, non solo consolida il suo quarto posto a quota cinquantasei, ma si avvicina a due sole lunghezze dal Palermo, terzo

Purgatorio

6 – Verona, Perugia, Ascoli, Palermo

Il Verona porta a casa un buon punto dal delicato scontro diretto di Pescara, pareggiando nella ripresa il vantaggio iniziale degli abruzzesi, Scaligeri sempre sesti, ma con quarantotto punti. A sei minuti dalla fine un lampo di Sadiq, finalizzato in rete da Melchiorri, evita una sconfitta, che sarebbe stata meritata, ad un brutto Perugia nello scontro diretto di La Spezia. Il punto d’oro permette ai grifoni di rimanere agganciato alla griglia playoff con il nono posto, determinato dalla peggiore differenza reti nei confronti del Cittadella che condivide con i grifoni quota quarantasei e che renderà visita al Perugia nella prossima gara di mercoledì. L’Ascoli, in vantaggio di due gol all’intervallo, come accaduto a Spezia si fa rimontare dal Cittadella ma stavolta riesce perlomeno a salvare il pari, con i bianconeri che rimangono in undicesima posizione ma con quarantatre punti. Un gol di Traikowsky al novantesimo della gara di Livorno salva dalla sconfitta il Palermo del nuovo tecnico Delio Rossi, subentrato in settimana sulla panchina rosanero al posto di Stellone, esonerato a sorpresa dopo il pari interno col Padova. Il Palermo si allontana ancora dalla promozione diretta, distante adesso ben cinque lunghezze, mettendo a rischio anche il terzo posto visto che, con i suoi cinquantotto punti, ha soltanto due lunghezze di vantaggio sul Benevento.

5 – Pescara, Spezia, Cittadella, Livorno

Pescara e Spezia non vanno oltre l’uno a uno negli scontri diretti casalinghi contro il Verona e il Perugia. Se il Pescara ha poco da recriminare vista la buona prestazione degli scaligeri, lo Spezia mastica amaro per essere stato raggiunto nel finale nell”unica vera occasione creata dal Perugia. Pescara sempre quinto a quota cinquantuno mentre lo Spezia rimane al settimo posto con quarantasette punti. Come lunedì scorso contro la Cremonese il Cittadella va di nuovo sotto di due gol al “Tombolato” con l’Ascoli ma, stavolta, riesce a pareggiare nella ripresa sfiorando addirittura il successo pieno nel finale. Veneti sempre ottavi con quarantasei punti, grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Perugia. Il Livorno si vede sfuggire due punti fondamentali al novantesimo, nella gara interna pareggiata col Palermo. I labronici, che erano inizialmente passati in svantaggio, rimangono al quartultimo posto ma con trentadue punti.

Inferno

4 – Brescia

Il Brescia cede di misura al Lecce nello scontro diretto del “Via del Mare”, non senza qualche recriminazione per essere rimaso in inferiorità numerica a metà ripresa a causa dell’espulsione di Sabelli e per un presunto rigore a favore nel finale non fischiato dal direttore di gara. Rondinelle, comunque, sempre prime per la migliore differenza reti nei confronti della squadra di mister Liverani, con cui condivide quota sessantatre.

3 – Cosenza

La formazione di Braglia rimedia un pesante quattro a due sul terreno del Benevento e abbandona le residue speranze di poter rintrare nella lotta per il preliminare. Sorprende che una difesa sempre piuttosto attenta come quella silana abbia potuto subire ben quattro gol ma evidentemente la forza d’urto del Benevento e la giornata no del reparto arretrato cosentino sono risultati determinanti. Il Cosenza rimane al dodicesimo posto con quarantadue punti.

2 – Leali

L’ex portiere del Perugia la combina grossa a Cremona favorendo il gol della vittoria dei grigiorossi con una papera colossale, con il Foggia che, a causa della sconfitta di misura subita allo “Zini”, rimane pericolosamente ancorato al terzultimo posto con trentuno punti. Per Leali, che lunedì aveva parato un rigore allo scadere salvando il Foggia dalla sconfitta, una vera e propria caduta dalle stelle alle stalle in soli sei giorni.

1 – Salernitana

Naufragio interno della Salernitana che subisce un incredibile due a cinque interno dal Carpi, una delle due cenerentole del campionato. Una prestazione indecente, quella offerta dalla formazione di mister Gregucci davanti a pochi intimi, alla luce della giusta protesta dei supportes granata. Fortunatamente la sconfitta rimane indolore ai fini della classifica visto che il vantaggio sulla quintultima è ancora di ben cinque lunghezze. I campani sono infatti tredicesimi con trentotto punti.

0 – Venezia

Il Venezia esce con le ossa rotte dalla gara casalinga col Crotone, un fondamentale scontro diretto che, in caso di successo, avrebbe permesso alla squadra di Serse Cosmi di scavalcare in classifica i calabresi e di uscire dalla zona calda. Invece il pesantissimo uno a quattro subito condanna molto probabilmente i lagunari al playout, con il Venezia che dovrà anche evitare di non incappare nella retrocessione diretta, attualmente posizionata appena due lunghezze sotto il quintultimo posto a quota trentare della formazione dell’arrabbiatissimo presidente Joe Tacopina. Disastro!

Dan.Te.