Il Cesena mostra gli attributi, Montero torna all’Inferno

594
Il Cesena mostra gli attributi, Montero torna all'Inferno. I romagnoli, alla prima dopo lo stop per Covid, ribaltano il Fano. La Samb k.o. con l'Imolese al
foto: Luigi Rega - Cesena FC

Il Cesena mostra gli attributi, Montero torna all’Inferno. I romagnoli, alla prima dopo lo stop per Covid, ribaltano il Fano. La Samb k.o. con l’Imolese al “Riviera delle Palme”

 

Paradiso

10 – Cesena

Il Cesena, ancora non uscito del tutto dall’emergenza Covid, ventuno positivi tra calciatori, staff e dirigenti, alla sua prima gara dopo la lunga sosta forzata ha la forza di andare a vincere in rimonta a Fano, riproponendosi per occupare posizioni importanti visto che deve recuperare ben tre gare, delle quali due in casa. La squadra dell’ottimo mister Viali occupa attualmente la settima posizione con trentotto punti, davanti, proprio per le gare in meno giocate, alle coinquiline Feralpi Salò e Sambenedettese, a nove lunghezze dal terzo posto, certamente avvicinabile sensibilmente con i tre recuperi. Encomiabili!

9 – Modena e Imolese

Bel colpo esterno del Modena che espugna di misura nel posticipo il terreno della Feralpisalò. Con questo successo i canarini si mantengono a sei punti dalla vetta con il loro terzo posto a quota quarantasette e avvicinano ad una sola lunghezza il secondo posto del Sudtirol. L’Imolese sbanca alla grande il “Riviera delle Palme” battendo nettamente la Sambenedettese. Mister Catalano sta facendo un ottimo lavoro e ha momentaneamente tirato fuori dalle sabbie mobili della zona playout la sua squadra, adesso sestultima con venticinque punti.

8 – Perugia

Largo successo casalingo del Perugia che infligge un sonoro quattro a zero al malcapitato Legnago Salus. Sugli scudi l’esterno d’attacco Elia, autore di un gol capolavoro incastonato in una doppietta. Il Perugia, grazie a questo successo, mantiene inalterate le distanze dal Padova capolista, sette lunghezze, ma c’è da considerare che i grifoni devono ancora recuperare le gare di Cesena e Fermo. Perugia momentaneamente quarto con quarantasei punti.

7 – Padova e Triestina

Continua la marcia del Padova schiacciasassi. Due a zero anche all’Arezzo all’“Euganeo” e primo posto, a quota cinquantatre, consolidato visto il pari del Sudtirol, secondo, scivolato adesso a ben cinque lunghezze. Rocambolesco successo della Triestina che, terminato sullo zero a due il primo tempo della gara del “Rocco” con la Vis Pesaro, riesce a rimontare nella ripresa, segnando il decisvo gol del tre a due al quinto minuto di recupero. Triestina quinta a quota quarantadue.

Purgatorio

6 – Fermana, Ravenna e Mantova

Preziosi pareggi esterni per la Fermana, sul terreno del Gubbio, per il Ravenna, sul campo della Virtus Vecomp Verona e per il Mantova nel posticipo di Macerata col Matelica. La Fermana consolida il suo tredicesimo posto precedendo il Gubbio, a pari ventisette con i marchigiani, per gli scontri diretti. Il Ravenna rimane penultimo ma riporta a sei i punti il vantaggio sulla retrocessione diretta, sei come quelli di svantaggio dalla salvezza diretta. Il Mantova, grazie al pareggio contro la diretta concorrente, rimane dentro la zona playoff con il suo decimo posto a quota trentaquattro.

5 – Gubbio, Virtus Vecomp Verona, Matelica, Carpi e Sudtirol

Il Gubbio non va oltre l’uno a uno al “Barbetti” nello scontro diretto contro la Fermana. I rossoblu, usciti da una settimana “movimentata” sia a livello dirigenziale che nella tifoseria, restano quattordicesimi a causa degli scontri diretti negativi nei confronti proprio della Fermana, che condivide con loro quota ventisette. E’ proprio la squadra pareggiona per eccellenza la Virtus Vecomp Verona di mister Gigi Fresco. Con il deludente uno a uno casalingo col Ravenna salgono infatti a tredici, su venticinque gare disputate, più della metà, i pareggi conquistati dagli scaligeri che restano dentro la zona nobile con il loro sesto posto a quota quaranta. Il Matelica non va oltre lo zero a zero casalingo nello scontro diretto col Mantova e rimane fuori dalla zona playoff con il suo undicesimo posto a quota trentatre. La gara del “Cabassi” tra Carpi e Sudtirol si conclude con uno scialbo zero a zero che fa rimanere i padroni di casa nel limbo della dodicesima posizione a quota ventinove ma, soprattutto, fa scivolare il Sudtirol, sempre secondo, a ben cinque lunghezze dalla capolista Padova e avvicinato ad un solo punto dal Modena e a due dal Perugia.

Inferno

4 – Vis Pesaro

Dalle stelle alle stalle in quarantacinque minuti più recupero. In vantaggio di due a a zero a Trieste la Vis Pesaro si fa incredibilmente rimontare dalla formazione di mister Pillon nella ripresa dove subisce ben tre gol. Vis Pesaro che ripiomba in zona playout col suo quintultimo posto a quota ventitre.

3 – Arezzo

L’Arezzo disputa una discreta gara sul campo della capolista ma deve cedere alla netta differenza di tasso tecnico, finendo per perdere due a zero. Mister Stellone non riesce a portar fuori l’Arezzo da una situazione sempre più drammatica visto l’ultmo posto a quota dodici dei toscani, lontani sei punti dal playout con lo svantaggio, dieci da quello col vantaggio e ben dodici dalla salvezza diretta.

2 – Legnago Salus

Il Legnago Salus è travolto al “Curi” dal Perugia, che rifila una pesante quaterna alla formazione di mister Bagatti. Veneti in partita solo per i primi ventinove minuti, poi, subito l’eurogol di Elia, il Legnago Salus si è liquefatto come neve al sole. Legnago che scivola in quartultima posizione, dentro la zona playout, con i suoi ventidue punti.

1 – Fano e Feralpisalò

Harakiri del Fano che, in vantaggio di un gol sul Cesena ad undici minuti dal termine al “Mancini”, si fa rimontare dai romagnoli nel finale, finendo per perdere una gara che sembrava ormai vinta. La sconfitta fa pericolosamente rimanere il Fano al terzultimo posto con ventuno punti. La Feralpisalò prosegue il suo altalenante campionato e, dopo essere andata a vincere a Bolzano, si fa battere in casa dal Modena nel posticipo. Gardesani che scivolano in ottava posizione, determinata dalle due gare in più giocate rispetto al Cesena e a quella in meno giocata rispetto alla Sambenedettese, squadre che condividono con la Feralpi quota trentotto.

0 – Pablo Montero

Amaro ritorno al “Riviera delle Palme” per mister Pablo Montero, richiamato alla guida della Sambenedettese dieci giorni fa dopo le dimissioni di mister Zironelli. I rossoblù perdono per tre a uno contro l’Imolese scivolando in nona posizione, determinata dalla gare in più giocate rispetto a Cesena e Feralpisalò, che condividono con i marchigiani quota trentotto. Dopo il pareggio di Mantova al suo secondo esordio ci si aspettava tutt’altra prestazione e, soprattutto, un successo dalla Samb di Montero che, come allenatore, continua a non convincere, alla luce dei dodici punti conquistati nelle nove gare che lo hanno visto sedere quest’anno sulla panchina della Samb, una media di 1,33 a gara da parte destra della classifica, nettamente inferiore a quella di mister Zironelli di 1,62, con ventisei punti in sedici gare e lontana dalle ambizioni di società e tifoseria rossoblu. Delusione uruguaiana!

Dan.Te.