A Cesena un buon Grifo, ma senza Cerri …

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A Cesena un buon Grifo, ma senza Cerri … La squadra di Breda ha un po’ “sofferto” l’assenza del bomber squalificato ed impegnato con l’under 21

 

Le dipendenze è noto, sono delle brutte bestie da combattere per le persone che hanno la sventura di finirci dentro.

Ci sono le dipendenze dalla droga, ci sono le dipendenze dall’alcool, ci sono le dipendenze dal gioco e anche quelle dal sesso.

Quella sofferta dal Perugia ieri sera a Cesena, dove ha interrotto la serie di vittorie consecutive, cinque, cogliendo comunque un buon punto, è sembrata invece essere la dipendenza da Cerri, assente, all’“Orogel Stadium” sia a causa della convocazione nell’Under 21, sia per il concomitante turno di squalifica.

Sgombriamo subito il campo da eventuali equivoci perchè il Perugia a Cesena ha disputato una buona partita per almeno settanta minuti, i quarantacinque del primo tempo e i venti minuti finali, palesando un calo, più mentale che fisico, nei primi venti della ripresa quando ha abbassato il suo baricentro permettendo al Cesena di guadagnare campo e di passare in vantaggio, anche se in maniera molto fortunosa.

La rasoiata di Buonaiuto ha poi rimesso le cose a posto e da lì in poi il Perugia ha ripreso campo sfiorando anche il gol della vittoria.

Ma al meccanismo, ben oliato da parecchie domeniche, della squadra di Breda,. è sembrato mancare quell’ingranaggio fondamentale che risponde al nome di Alberto Cerri.

Per carità, Alino Diamanti ha disputato una gara generosa, la prima da titolare, dall’alto della sua classe sopraffina e dello spirito di sacrificio dimostrato in campo, impreziosita dalla clamorosa traversa colpita su punizione che ha negato il possibile vantaggio dei grifoni, ma il Perugia con Cerri gioca a memoria, magari in maniera più lenta ma con una fisicità maggiore, utile sia in fase offensiva che difensiva e con quei formidabili assist che sono ormai diventati il suo marchio di fabbrica.

E a risentire maggiormente dell’assenza di Cerri è sembrato il bomber Di Carmine, apparso a volte troppo solo là davanti.

Insomma la nostra sensazione è che con Cerri in campo il Perugia avrebbe potuto proseguire la sua seriedi vittorie, anche contro la sua bestia nera Castori.

Per il resto un impeccabile Magnani, sfortunato sulla fortuita deviazione del gol di Schiavone, è stato a nostro parere il migliore in campo mentre qualche incertezza di Del Prete e i soliti, immancabili errori nelle uscite in presa alta di Leali che potevano costare caro, sono state le poche note negative della serata romagnola.

Il punto permette ai grifoni di rimanere al settimo posto, anche se prima era un settimo posto, a pari merito con la sesta, il Venezia, determinato dal peggior scontro diretto nei confronti dei veneti, in virtù, mentre adesso è in condominio con l’ottava, il Parma, rispetto alla quale il Perugia è in vantaggio negli scontri diretti.

Il Grifo incrementa di un punto il vantaggio sulla nona, il Carpi, travolto a Palermo, ora a tre lunghezze, mentre salgono a due e tre punti le distanze dal sesto posto del Venezia e dal quarto e dal quinto del Cittadella e del Bari, appaiati a quota cinquanta.

Aumenta, invece, a sette punti il distacco, difficilmente colmabile in soli undici gare, dalla terza posizione del Palermo.

Questa la situazione della griglia playoff alla vigilia del posticipo casalingo del prossimo turno di venerdì sera contro la Cremonese, una formazione, quella di mister Tesser, reduce dalla clamorosa sconfitta in casa contro l’Entella, che verrà a Perugia a giocarsi le ultime residue possibilità di accedere alla zona nobile, distante, al momento, sei punti ma con una gara in più di quasi tutte le avversarie dirette.

I grigiorossi sono abituati a giocare in modo aperto, ancor più con questa necessità che potrebbe favorire ulteriormente i grifoni ma, proprio perchè la Cremonese sa giocare al calcio, per tornare subito alla vittoria, occorreranno massima concentrazione, grande determinazione e, perchè no, un Cerri in più!

Danilo Tedeschini