Cremonese: peggior avversario da affrontare

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Cremonese: peggior avversario da affrontare. La squadra di Bisoli meglio in trasferta che in casa. Occhio all'alto tasso tecnico dei lombardi, agli ex e alla bestia nera Piccolo 

Cremonese: peggior avversario da affrontare. La squadra di Bisoli meglio in trasferta che in casa. Occhio all’alto tasso tecnico dei lombardi, agli ex e alla bestia nera Piccolo

 

Partita come il Perugia con l’obiettivo di provare la scalata alla promozione, diretta o attraverso i playoff, dopo mercati molto dispendiosi, sia quello estivo che quello di Gennaio, in questo differentemente dalla società umbra, la Cremonese del Presidentissimo, cavalier Giovanni Arvedi, facoltoso industriale del settore siderurgico, e del Direttore Sportivo Nereo Bonato si è, invece, inopinatamente trovata a dover lottare per la salvezza.

Partita con Rastelli in panchina, la società lombarda, visti i poco soddisfacenti risultati, ha ben presto dovuto virare su mister Baroni, ma le cose sono peggiorate e allora alla fine del girone d’andata altro giro di valzer in panchina con l’esonero del tecnico toscano e il ritorno in sella di Rastelli.

Dopo un inizio di girone di ritorno promettente la situazione è precipitata, con la Cremonese arrivata poco prima del “lockdown” in zona retrocessione.

E lì altro cambio, con il secondo esonero di Rastelli e l’ingaggio di Pierpaolo Bisoli che vinceva subito a Frosinone all’esordio, prima della lunga sosta.

Alla ripresa altro successo esterno nel recupero di Ascoli prima delle due sconfitte casalinghe con Benevento e Cosenza, nel segno della tradizione delle squadre di Bisoli, che si comportano meglio in trasferta che in casa.

Ma i dieci punti conquistati nelle ultime quattro gare (potevano essere dodici senza il rigore molto dubbio fischiato contro i grigiorossi in pieno recupero a Salerno) hanno fatto prepotentemente uscire dalla zona calda la Cremonese, adesso dodicesima, anche se ancora con solo due lunghezze di vantaggio sui grifoni.

E bisogna riconoscere che i sedici punti in otto gare conquistati con Bisoli sono veramente tanta roba e i meriti dell’ex tecnico del Perugia sono indubbi.

Punto di forza

Se si va ad esaminare la rosa della Cremonese non ci si riesce a capacitare di come possa ancora lottare per salvarsi anche dopo l’ottimo trend tenuto da quando c’è Bisoli in panchina, per cui andare a scegliere solo un paio di punti di forza in mezzo ad una rosa così qualitativa è impresa ardua.

A noi piace molto il fantasista Antonio Piccolo, impiegato però da Bisoli più in casa che in trasferta, autentica bestia nera del Perugia che, se dovesse scendere in campo, dall’inizio o a gara in corso, va assolutamente limitato.

Il punto di forza della squadra è il centrocampo, composto da giocatori molto efficaci come le due mezzale, Arini e Valzania, entrambi molto bravi ad inserirsi e dotati di un buon tiro da fuori e da Castagnetti, giocatore interessantissimo e anch’egli pericolosissimo nelle conclusioni dalla distanza.

Punto debole

A dispetto delle grandi potenzialità della batteria degli attaccanti, da Ciofani a Parigini, da Ceravolo a Palombi, proprio i pochi gol segnati dalle punte, quattordici gol in quattro in totale, hanno condizionato non poco la classifica della Cremonese.

Ma la qualità di questi giocatori (due di questi, Ciofani e Parigini, sono degli ex) è talmente alta che occorrerà che la difesa faccia moltissima attenzione per evitare che proprio al “Curi” possano tornare a far male.

Un giocatore che non ci convince molto è il portiere Ravaglia, estremo difensore che esce molto sui cross ma non sempre con costrutto, partito come dodicesimo e promosso titolare nel girone di ritorno, in particolare dopo che Agazzi ha rescisso il contratto durante la lunga sosta.

Modulo e probabile formazione

Bisoli dovrebbe riproporre anche al “Curi” il suo 4-3-3, anche se in trasferta, in qualche occasione, ha optato per il 4-1-4-1.

Fermi per infortuni il difensore esterno Crescenzi, uno dei tanti ex perugini della Cremonese e il centrocampista Deli

Davanti al portiere Ravaglia la linea difensiva potrebbe essere composta da Bianchetti, Ravanelli, Terranova e uno tra il giovane Zortea e Mogos, a meno di un inserimento di Claiton Dos Santos al posto di uno dei due centrali nell’ambito di un turnover.

A centrocampo Arini dovrebbe prendere il posto dell’ex perugino Gustafson, squalificato, con Castagnetti in mezzo e Valzania dall’altra parte.

Ballottaggi per tutto il tridente offensivo con il giovane Gaetano che potrebbe essere preferito inizialmente all’estroso, ma meno efficace in copertura, Piccolo, con Ciofani in vantaggio su Ceravolo per il ruolo di centravanti e con Palombi e l’altro ex grifone Parigini a giocarsi la titolarità di esterno sinistro, con l’ex leccese leggermente favorito.

Visto l’alto rendimento esterno della Cremonese con Bisoli, che schiera sempre una difesa chiusa, con centrocampo e attacco pronti a rapide ripartenze, è probabilmente uno dei peggiori avversari che poteva capitare al momento ai grifoni, obbligati come sono a cogliere un successo pieno, assolutamente necessario per uscire da questa pericolosissima situazione.

Cremonese (4-3-3): Ravaglia; Bianchetti, Ravanelli (Claiton), Terranova, Zortea (Mogos); Arini, Castagnetti, Valzania; Gaetano (Piccolo), Ciofani (Ceravolo), Palombi (Parigini). All.: Bisoli

Danilo Tedeschini