Dietro l’esclusione di Bianchi c’è il “falso nueve”?

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Bianchi ed il Perugia: una “telenovela” che non è affatto scontato possa terminare con un lieto fine, ovvero con la permanenza dell’attaccante alla corte di Bucchi, anche se dopo la doppietta contro il Carpi sono state spese parole al miele da parte del tecnico biancorosso verso il giocatore, sottolineando come per lui l’ex Torino non sia mai stato fuori dal progetto. Dalle parole dell’agente di Rolando Bianchi è emerso che la società avrebbe comunicato una possibile cessione del bomber in quanto fosse alla ricerca di un attaccante dalle caratteristiche diverse rispetto alla classica ariete d’area di rigore. L’identikit dell’attaccante che ricerca Goretti sarebbe quello del celebre “falso nueve”: un giocatore che possa anche arretrare verso il centrocampo e dialogare maggiormente con i compagni per poter magari mandare più volte alla conclusione i centrocampisti, sfruttando così le qualità al tiro di Brighi, Dezi e company. Il direttore dell’area tecnica del Grifo già due anni fa aveva espresso la volontà di fornire al tecnico di allora Andrea Camplone un bomber dalle caratteristiche atipiche in grado di interpretare in chiave moderna il ruolo della punta; niente di male se non fosse che dopo il girone d’andata, vista la scarsa quantità di gol messa a segno dal reparto avanzato, la società sia tornata subito sui suoi passi e sia andata alla ricerca di un classico centravanti come Matteo Ardemagni. Stessa cosa aveva provato a fare un anno prima con Mazzeo, oscurato però nel girone d’andata dalla presenza di Umberto Eusepi. Ora la storia sembra ripetersi con la differenza che il bomber di razza il Grifo ce l’ha già in casa: almeno apparentemente sembra quasi uno scontro con antagonisti Bianchi da una parte e la dirigenza dall’altra. Ma se è vero che come ha confermato il fratello agente di Bianchi non c’è mai stata una vera e propria rottura fra le parti in gioco, c’è anche da sottolineare come il giocatore non abbia gradito il trattamento ricevuto. Un addio ormai scontato che però, grazie alla doppietta stile “Totti” contro il Carpi, è stato rimesso in forte discussione, mettendo anche in dubbio le opinioni di Goretti e dei vertici del sodalizio perugino. La tifoseria si è già schierata a favore dell’ex Maiorca dopo le prepotenti esultanze ai suoi due gol messi a segno nel giro di tre minuti. Importante da sottolineare anche il fatto che, almeno negli ultimi anni, chi ha fatto bene nella serie cadetta è quasi sempre stata una squadra che poteva vantare in rosa almeno una punta d’assalto vecchio stile (vedesi Mbakogu del Carpi, Ciofani e Dionisi del Frosinone, Budimir del Crotone, Babacar ai tempi del Modena o Cacia con il Verona ed il Bologna). Giusto che gli uomini mercato del Grifo facciano le loro lecite valutazioni, ma la sensazione è che con la cessione di Rolando Bianchi si possa andare incontro ad errori già commessi in passato. Chi vivrà, vedrà.

Nicolò Brillo