Fatal Brescia: poche gioie dal Rigamonti

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Fatal Brescia: poche gioie dal Rigamonti. L'ultima vittoria grazie al duo Ardemagni-Falcinelli. La scorsa stagione con le

Fatal Brescia: poche gioie dal Rigamonti. L’ultima vittoria grazie al duo Ardemagni-Falcinelli. La scorsa stagione con le “rondinelle” l’inizio della fine dell’era Giunti

 

Si ricomincia. Venerdì 24 agosto avrà, infatti, ufficialmente inizio la stagione di serie B 2018/2019 e sarà proprio il Perugia ad inaugurare il campionato cadetto.

Nell’anticipo della prima giornata, i Grifoni saranno impegnati al “Mario Rigamonti” di Brescia, stadio tradizionalmente ostico ai colori biancorossi. Dando uno sguardo ai precedenti, il bilancio pende in favore dei padroni di casa i quali, in 19 incontri, hanno ottenuto 7 vittorie e 8 pareggi. 4 i successi del Perugia.

Inoltre, la statistica è ancora peggiore se guardiamo le sfide del nuovo millennio, nelle quali il Perugia è riuscito a conquistare una sola vittoria in 8 match disputati in terra lombarda.

ANNI 2000: TRA “BEFFE” E SCONFITTE

Partendo proprio dalle partite più recenti, la prima degli anni 2000 risale al campionato di serie A 2000/2001, quando al Rigamonti terminò 1-0 (rete dell’argentino Andres Yllana).

Il campionato seguente, i lombardi non lasciarono alcuno scampo ai Grifoni (3-0) o meglio, fu il futuro campione del mondo Luca Toni ad “annichilire” il Grifo. Il centravanti originario di Pavullo nel Frignano (in provincia di Modena), infatti, si rese assoluto protagonista dell’incontro mettendo a segno una straordinaria tripletta. Era il 24 marzo 2002.

Nella stagione successiva, stessa categoria (serie A), stesso copione ( successo – rotondo –  delle “Rondinelle”): i padroni di casa dettarono legge e rifilarono ancora tre reti al Perugia. A trascinare i biancoazzurri furono Igli Tare (autore di una doppietta) e “il Divin Codino” Roberto Baggio (su rigore). Il momentaneo 2-1, invece, portò la firma di Fabrizio Miccoli.

Il 25 aprile 2004, invece, dopo 3 sconfitte consecutive, i biancorossi riuscirono ad ottenere un pari in quel di Brescia: vantaggio ospite realizzato da Fabrizio Ravanelli e 1-1 siglato – ancora – da Baggio (tra l’altro, i due furono compagni per 3 stagioni alla Juventus, nel corso delle quali vinsero uno scudetto e una Coppa Uefa).

Successivamente, le due formazioni si diedero battaglia nel 2014/2015, questa volta tra i cadetti. Nell’anno del suo ritorno in serie B, il Grifo di Andrea Camplone riuscì nell’impresa di espugnare il “Rigamonti”, cosa che non accadeva da ben 41 anni: allo svantaggio iniziale realizzato da Denis Tonucci, il Perugia rispose con le reti del proprio duo d’attacco, Ardemagni-Falcinelli, autori di due splendidi gol. Era il 21 febbraio 2015.

Da qui in poi, due gare che hanno del clamoroso, quasi dell’incredibile con il Grifoni che buttarono via due vittorie praticamente già ottenute. Nel posticipo della 35esima giornata del campionato di serie B 2015/2016, trascorse appena mezz’ora e i biancorossi sono in vantaggio di ben 2 reti (entrambe realizzate da Ardemagni). Nella ripresa, Andrea Caracciolo realizzò il gol dell’ex, accorciando le distanze.

Nonostante si chiusero troppo in difesa, gli uomini di Bisoli non corsero praticamente alcun rischio e, a meno di 30 secondi dal fischio finale, si trovano in vantaggio di un gol e palla sui piedi Giuseppe Rizzo. Il centrocampista, però, invece di far scorrere il tempo, decise di concludere dalla lunghissima distanza. Sul capovolgimento di fronte, i locali conquistarono un calcio d’angolo, sui cui sviluppi – a tempo più che scaduto – Arturo Calabresi siglò il 2-2. Era l’11 aprile 2016.

Pochi mesi dopo (precisamente il 10 settembre 2016), il Grifo subì ancora una “beffa” al “Rigamonti”. Gli uomini di Cristian Bucchi giocano molto bene, imponendo il proprio gioco e regalando, a tratti, anche sprazzi di ottimo gioco. I Grifoni riuscirono a capitalizzare le diverse occasioni nella ripresa grazie a Matteo Brighi che, dopo aver vinto un contrasto al limite dell’area, batte a rete di destro e trafigge il portiere avversario Minelli.

I biancorossi hanno l’assoluto controllo della gara e la vittoria – come l’anno precedente – sembrava ormai raggiunta. Tuttavia, le “Rondinelle” beffano nuovamente il Grifo in modo assolutamente incredibile, di nuovo nell’ultimissima azione e di nuovo da corner. Ma c’è dell’altro. I lombardi tentano il tutto per tutto e anche l’estremo difensore biancoazzurro si spinge in attacco.

In area succede di tutto: spinte, maglie tirate, uomini a terra per via di colpi proibiti. Nella confusione generale, proprio il portiere del Brescia, anche lui caduto a terra, riesce a servire con i piedi un assist ad Ernesto Torregrossa che deve solamente depositare la palla in rete.

ANNI ’70-’80-’90

Andando indietro con il tempo per ripercorrere la storia di questa sfida, vediamo che il Perugia iniziò con il piede giusto il proprio percorso il terra lombarda, ottenendo due vittorie in altrettanti incontri.

Il primo successo, che coincide con la primissima sfida al “Rigamonti”, risale all’11 aprile 1971 (campionato di serie B) quando i Grifoni si imposero per 1-2: Riccardo Innocenti aprì le marcature, Virginio De Paoli ristabilì la parità e Capitan Bruno Mazzia realizzò il gol vittoria.

Nel secondo match in Lombardia (10 novembre 1974, sempre in serie B), come già annunciato, ancora una vittoria biancorossa, questa volta di misura, grazie alla rete decisiva di Franco Vannini. Passando al decennio successivo, nella stagione 1980/1981, le due compagini si spartirono la posta in palio: 1-1 (Salvatore Bagni (P), Domenico Penzo (B) ).

Al 15 novembre 1981, invece, risale il primo successo delle “Rondinelle”: 1-0 firmato Ivano Bonetti. L’ultima sfida degli anni ’80 (campionato 1985/1986), terminò ancora 1-1. In questa circostanza, però, furono i Grifoni ad agguantare il pari grazie a Sauro Massi che portò il punteggio in parità, interrotta da un calcio di rigore trasformato da Tullio Gritti.

Anche l’unica sfida degli anni ’90 terminò 1-1. Al momentaneo vantaggio di Maurizio Neri (ancora su calcio di rigore) rispose prontamente il Grifone Pasquale Suppa. Era il 2 giugno 1996.

ULTIMO PRECEDENTE

Nemmeno l’ultimo precedente è favorevole ai biancorossi. Dopo i due pareggi “beffa”, infatti, è arrivata la sconfitta. Partita molto combattuta e, nei primi 45 minuti, le due squadre si procurano entrambe un’occasione. La prima capita a Samuel Di Carmine che, con un colpo di testa in diagonale, sta per segnare ma Furlan salva in extremis sulla linea di porta. Rispondono i padroni di casa con un potente sinistro di Ferrante, ma Rosati compie un grande intervento e salva.

Nella ripresa, il Perugia interrompe la situazione di stallo trovando la rete del vantaggio. Dalla sinistra, bellissimo traversone tagliato di Pajac, stacco imperioso del nordcoreano Han che anticipa Lancini e trafigge Minelli.

Il tecnico dei lombardi corre subito ai ripari inserendo Caracciolo per Ferrante. Mai mossa fu più azzeccata visto che il centravanti è il vero mattatore della gara. Al 22′ del secondo tempo, errore clamoroso di Zanon che lascia penetrare indisturbato in area Machin. Il centrocampista serve un pallone splendido proprio a Caracciolo che deve solo spingere la palla in rete (anche Rosati, tuttavia, non è esente da colpe).

Al 36′, protagonista ancora l’ “Airone”, che questa volta si traveste da assist man: il suo cross da sinistra è perfetto per Dimitri Bisoli (figlio di Pierpaolo) che calcia forte e non lascia scampo all’estremo difensore del Perugia. Il Grifo non ha le forze di reagire e, al “Rigamonti” termina 2-1.

Questa sconfitta, tra l’altro, può essere considerata l’inizio della fine dell’era Giunti sulla panchina del Perugia: da qui in poi altre 4 sconfitte consecutive (e ben 14 reti subite), di cui una per 1-5 in casa contro la Pro Vercelli.

TABELLINO

BRESCIA – PERUGIA 2-1 (0-0)

BRESCIA (3-5-2): Minelli; Meccariello, Somma, Lancini; Cancellotti (23′ st Cattaneo), Bisoli, Ndoj (9′ st Martinelli), Machin, Furlan; Ferrante (15′ st Caracciolo), Rinaldi. A disp.: Pelagotti, Bagadur, Di Santantonio, Rivas Vindel. All.: Boscaglia.

PERUGIA (4-3-1-2): Rosati, Zanon, Volta, Monaco, Pajac; Bianco, Colombatto (28′ st Emmanuello), Bandinelli; Buonaiuto (14′ st Terrani); Han (29′ st Falco), Di Carmine. A disp.: Santopadre, Nocchi, Casale, Mustacchio, Dossena, Del Prete, Frick. All.: Giunti.

ARBITRO: Marinelli di Tivoli (Opromolla – Capaldo). IV uomo: Capone di Palermo.

MARCATORI: 4′ st Han (P), 22′ st Caracciolo (B), 36′ st Bisoli (B)

NOTE: spettatori 3500 circa. Ammoniti: Lancini, Martinelli e Meccariello (B), Volta (P). Angoli: 3-10. Recupero: 0′ pt; 3′ st.

Michele Mencaroni