Grifo: da Modena un punto dolceamaro

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La prestazione conforta, ma il play-out scivola 6 punti sopra i biancorossi 

La prestazione conforta, ma il play-out scivola 6 punti sopra i biancorossi

 

Un punto dal sapore dolceamaro quello meritatamente conquistato da un più che discreto Perugia sul terreno di una diretta concorrente per la salvezza, il Modena di mister Tesser. Dolce perchè, oltre a non aver perso, il Perugia ha disputato finalmente una gara grintosa, lottando su ogni palla, mettendo in difficoltà i canarini in alcune circostanze e segnando una rete con un’ottima e rapida trama di gioco.

A rendere amaro il punto ci hanno pensato, invece, sia la dormita difensiva di Curado (non di Beghetto come avevamo erroneamente scritto ieri in prima battuta dal “Braglia” a commento delle pagelle) in occasione del gol del pari, che ha subito vanificato, proprio in chiusura di tempo, il vantaggio appena conquistato con Di Carmine, sia, soprattutto, le inattese vittorie del Benevento a Ferrara e del Cosenza sul Palermo, che hanno portato il playout a ben sei lunghezze dai grifoni. Sei anche i punti di distacco dalla salvezza diretta, sempre che il Como non vinca oggi a Genova.

Mister Castori, giustamente soddisfatto a fine gara per la buona prestazione della squadra, a nostro parere superiore, per certi versi, anche a quella vittoriosa di Reggio Calabria, ha affermato che la classifica va guardata a Marzo e non a Novembre. Potrebbe anche avere ragione lui ma avere un gap del genere dopo che ormai si è superato il terzo di campionato è un fardello molto pesante da portare e che va ad inficiare, come accaduto ieri, il giudizio sul risultato conquistato.

Con un’altra classifica, sei, sette punti in più, con un Perugia a pari punti con Modena, Benevento e Cosenza, o addirittura una lunghezza avanti, il punto del “Braglia” sarebbe stato accolto come un punto di platino, visto che, oltretutto, è stato ottenuto contro una diretta concorrente.

Invece con questa, affannosa a dir poco, situazione di classifica, il punto risulta essere un semplice brodino, utile solo ad evitare di portare il distacco dalla salvezza diretta a ben otto lunghezze, alla luce degli scontri diretti persi con Cittadella e Palermo, sestultime a quota quindici, se il Modena avesse vinto.

Il Perugia ha bisogno come il pane di tornare a vincere al più presto per poter cominciare ad accorciare sulle rivali e arrivare alla fine del girone d’andata, ma mancano solo sei partite, con uno svantaggio più abbordabile, quantomeno di tre lunghezze dal playout e di quattro dalla salvezza diretta, in quest’ottica i pareggi servono a poco, prima di cercare di rinforzare adeguatamente e subito la rosa, in apertura di mercato, come faranno certamente la maggior parte delle antagoniste.

Lasciando le considerazioni sulla classifica e tornando ad analizzare la gara del “Braglia” c’è da sottolineare la bella prova di un ispirato Samuel Di Carmine, finalmente ritornato su buoni livelli, autore di un pregevole gol e, soprattutto, apparso vivacissimo e determinatissimo, sia nel dialogare con i compagni che nel concludere verso la porta ogni volta che ne aveva l’occasione.

Sugli scudi anche Kouan, bravo sia nella fase di contenimento di Gerli, il faro del centrocampo modenese, che in quella di guastatore, sfiorando quel gol del raddoppio che avrebbe probabilmente chiuso anticipatamente i giochi.

Più che discrete anche le prestazioni di Bartolomei a centrocampo e della difesa, con Curado, perfetto in quasi tutte le circostanze, che ha macchiato, purtroppo, con quella dormita nell’azione del gol canarino, una prestazione che sarebbe risultata eccellente.

Tutta la squadra, comunque, ha offerto una prestazione più che discreta, con i soli Santoro e Beghetto, insieme al subentrato Olivieri, sotto la sufficienza. I primi due non stanno ripetendo le prestazioni della scorsa stagione, mentre l’attaccante sta confermando le nostre perplessità al momento dell’arrivo e che le cinque reti messe a segno nel ritorno della stagione scorsa non avevano completamente fugato.

Adesso c’è la sosta per l’inaugurazione dei Mondiali in Qatar. Alla ripresa, tra due domeniche, arriverà al “Renato Curi” la corazzata Genoa, se da seconda in classifica, da terza o da quarta lo sapremo solo nel pomeriggio al termine di Genoa-Como.

E’ certo che rimane la peggiore gara, sulla carta, per tornare a quel successo che sarebbe una manna per la classifica, ma nel calcio è bene mai dare nulla per scontato.

Un pari, con altre condizioni di classifica, sarebbe un ottimo risultato ma poi, con il Perugia ultimo con questo pesante distacco, come accennato in precedenza, occorrerebbe andare a vedere i risultati delle avversarie per dargli la giusta valenza.

Ecco perchè a Modena la vittoria sarebbe stata fondamentale, tra l’altro approfittando a pieno della crisi della squadra di mister Tesser che, nelle precedenti tre gare, aveva ottenuto solo un punto. Chi ha tempo non aspetti tempo!

Danilo Tedeschini