Grifo: il pari sta stretto alla Vis Pesaro…

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Padova, Vicenza, Torres, Carrarese, Avellino, Benevento e Catania qualificate come teste di serie

Contro i marchigiani la controprova della non convincente prestazione di Olbia. Così a rischio anche il terzo posto

 

La conferma che fossimo nel giusto quando la settimana scorsa avevamo più o meno parlato di prova tutt’altro che convincente riferendoci alla risicata vittoria di Olbia, contro una squadra che avevamo giudicato debolissima, ce l’ha data in settimana la visione della straripante vittoria del Pescara di Zeman nel recupero contro i sardi, un quattro a zero in appena cinquantasei minuti di dominio assoluto prima di fermarsi ad amministrare fino alla fine. E purtroppo, per il Perugia, con il deludente due a due interno con la Vis Pesaro non ha tardato ad arrivare la controprova negativa.

Un pareggio, si badi bene, che sta stretto non al Perugia, bensì alla Vis Pesaro, quintultima, capace di riequilibrare per ben due volte i due vantaggi del Perugia arrivati nel primo tempo, con Iannoni il primo e con la rete del solito Seghetti il secondo, con Seghetti, al suo quinto centro personale, che è stato uno dei pochi ad ergersi dalla mediocrità generale e con la Vis Pesaro andata vicinissima al tre a due nel finale con un colpo di testa di Sylla, da favorevole posizione, uscito a lato.

Per la verità anche la prova parziale di Iannoni, parziale perché costretto ad uscire per un infortunio prima della fine del primo tempo, sarebbe da rimarcare se non avesse dato il là, perdendo un sanguinoso pallone in uscita al limite della propria area, al primo pareggio pesarese, mentre abbondano le insufficienze per quasi tutti gli altri, stavolta anche per mister Baldini, soprattutto per  il commento del dopo gara, nel quale si è definito deluso solo dal risultato e non dalla prestazione.

Quale prestazione, mister? Un primo tempo equilibrato, impreziosito solo dalle due giocate di Seghetti, fuga sul fondo e assist al bacio per il gol dell’accorrente Iannoni e dribbling con gran botta dal limite finita in rete, nel quale troppo spesso, però, si è permesso alla Vis Pesaro di rendersi pericolosa, errore di Iannoni a parte sull’azione del primo pareggio, con una difesa troppo svagata e mal protetta dal centrocampo.

La ripresa ha mostrato un Perugia con un centrocampo abulico, incapace di costruire gioco, con  gli esterni offensivi Matos e Ricci assolutamente inconsistenti e quelli difensivi Paz e Bozzolan,  molto confusionari, e persino Adamonis è apparso incerto nell’azione del gol del meritatissimo due a due, con la Vis Pesaro che ha giocato meglio del Perugia e che, sfruttando le difficoltà difensive dei grifoni, è andata anche vicina alla vittoria.

Quando ritenemmo praticamente chiusa la questione primo posto all’ottava giornata, dopo il pari interno con l’allora capolista Torres, quando il ritardo dalla vetta era di otto punti, aggiungendo che, comunque, oltre alla Torres, sarebbe venuto fuori il Cesena, allora secondo con cinque lunghezze di vantaggio sul Perugia, ci dissero che il campionato era lungo e di pensare in positivo. Ed invece eccoci qua, dopo altre nove giornate, con il ritardo dalla nuova prevedibile capolista, il Cesena schiacciasassi, salito a ben dodici lunghezze, e quello dalla Torres, adesso seconda, a dieci!

Il nostro giudizio si basava sull’enorme differenza di rosa, appena notata sul campo nello scontro diretto, con la Torres, che in attacco può contare su un  giocatore esperto come Fischnaller, sette  gol e su una promessa sbocciata come Ruocco, otto gol, oltre a capitan Scotto e a Diakitè, otto reti in due, su un centrocampo ottimamente guidato da un play bravo ed esperto come Giorico, assente a Perugia al pari dell’esterno sinistro Liviero, uno dei migliori nel ruolo in Serie C.

Eppure, nonostante le pesanti assenze, il collettivo sardo non ne risentì, segno evidente che la rosa della Torres, che in difesa può contare anche sull’esperto Idda e a supporto dell’attacco su Mastinu, 134 presenze in Serie B con Spezia e Pisa e ieri autore del gol della vittoria, è superiore a quella allestita, ancora una volta in maniera colpevolmente incompleta, da Santopadre, non solo in attacco.

La differenza con gli attaccanti del Cesena, poi, è addirittura lampante, con Shpendi capocannoniere con nove gol e Corazza con sei, nonostante le molte partite saltate per diversi motivi da entrambi, Under 21 dell’Albania per Shpendi ed espulsione e lunga  squalifica per Corazza, con il resto della rosa dell’ottima squadra di mister Toscano, completissima in tutti i reparti, che ha segnato ben venticinque gol. Pur togliendole i quindici gol dei due cannonieri, il Cesena ha, comunque, segnato quattro reti in più del Perugia e questo dato parla chiaro!

La settimana scorsa avevamo parlato di obiettivo terzo posto ma anche questo è a forte rischio perchè, nel frattempo, il Pescara ci ha mangiato, anche grazie al recupero di Pontedera, stravinto cinque a zero, ben cinque punti di vantaggio, raggiungendoci al terzo posto a quota trenta,  addirittura superandoci per la migliore differenza reti a parità di scontro diretto, l’uno a uno del “Curi” della seconda giornata, con la Carrarese, fortunatamente sconfitta a Rimini, scivolata due lunghezze dietro.

Per chiudere il Girone d’andata mancano solo due gare, l’insidioso derby di Arezzo di lunedì sera, contro una squadra che subisce molto ma che, con l’Ancona, ha il migliore attacco tra le ultime undici, capace ieri di rimontare due gol in dieci contro undici alla Torres nella sua tana, prima di subire il tre a due a pochi minuti dalla fine,  per poi chiudere in casa contro il Cesena superstar.

Terminare l’andata al terzo posto appare tutt’altro che scontato perché il Pescara, attualmente in stato di grazia, ha due gare, trasferta ad Ancona e Fermana in casa, sulla carta più abbordabili, soprattutto la seconda. Considerato che molto difficilmente si potrà vincere contro il Cesena, sarà fondamentale cogliere i tre punti nel posticipo di lunedì sera ad Arezzo, anche se non sarà certamente una passeggiata. Un altro pareggio, infatti, sarebbe addirittura il decimo in diciotto gare, comprometterebbe non poco la corsa al terzo posto al giro di boa.

Danilo Tedeschini