Ignoffo: “L’Avellino in questo momento è una brutta bestia”

    1245
     

    La sfida del Partenio di sabato prossimo, che vedrà opposte Avellino e Perugia, può essere l’occasione buona per sentire nuovamente un ex grifone: Giovanni Battista Ignoffo. Il difensore, nato a Monreale, è molto legato ad entrambe le piazze, soprattutto calcisticamente parlando. Come lui stesso ricorda:

    “Le due esperienze sono strettamente collegate tra loro. Le positive stagioni di Avellino (dal 2000 al 2003), durante le quali ho vinto, anche, un campionato di serie C1, mi hanno permesso di approdare al Perugia. Nel capoluogo umbro ho avuto la fortuna di esordire in serie A e, addirittura, di debuttare anche in competizioni europee (Ignoffo prese parte alla doppia sfida contro il Psv Eindhoven, del terzo turno di Coppa Uefa ndr). Sono ricordi che rimangono indelebili nella mia memoria”.

    L’ex calciatore è rimasto affezionato al Perugia, tanto che continua a seguirlo con attenzione. Questo il suo parere sul Grifo targato Bisoli.

    “Ho visto una squadra solida e che sa perfettamente quello che vuole. La rosa è di tutto rispetto e ritengo che sia stata allestita per disputare un campionato da protagonista. Al suo interno, ci sono due- tre giocatori che, in serie B, possono fare la differenza. Tra questi Fabinho, che conosco molto bene. Nel calcio, però, anche quando si costruiscono compagini importanti, non sempre si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati. Ogni campionato è determinato da molti fattori ed episodi. Se si escludono le eventualità, sulla carta, il Perugia potrebbe dire la sua fino alla fine, inserendosi  in quel gruppo di squadre che disputeranno i play off”.

    Da ex difensore, Ignoffo non ha potuto non esprimere un giudizio sul reparto arretrato biancorosso, da molti reputato il vero punto di forza della squadra.

    “È assolutamente una difesa molto forte ed è innegabile che questa formazione faccia della solidità difensiva il proprio cavallo di battaglia. Ciò rispecchia il credo e il modo di intendere il calcio di Bisoli, che è un maestro nel non subire reti. L’uomo determinante? Sicuramente Volta. Nel corso degli anni, ha già dimostrato essere di grande spessore e, forse, di una categoria superiore”.

    Ignoffo conosce bene anche l’Avellino e avverte il Perugia.

    “Gli irpini stanno attraversando un momento particolare: cercano di capire la loro vera identità. Tuttavia, pur non essendo in un periodo brillante, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati, stanno migliorando partita dopo partita. Ultimamente, grazie al rientro di Gavazzi e alla conferma di Mokulu, ho visto una squadra diversa, più dinamica e più consapevole delle proprie capacità. Stanno vivendo una fase di cambiamento e di trasformazione, pertanto, non sarà affatto facile per il Perugia fare risultato al Partenio. L’Avellino è una “brutta bestia” da affrontare in questo momento. Chi temere? Trotta è un giocatore “spietato” sotto porta. Inoltre, nelle prossime gare, i bianco-verdi ritroveranno un giocatore fondamentale come Luigi Castaldo, un vero leader, un trascinatore, oltre che è un grande attaccante”.

    Per quanto concerne la sua professione, l’ex grifone ha, ormai, “appeso le scarpette al chiodo” per dedicarsi alla carriera di allenatore. Attualmente è alla guida dell’Under 17 del Benevento, nonché Responsabile tecnico di tutto il settore giovanile.

    “Ho intrapreso questa avventura da due anni e sto cercando di migliorare, giorno dopo giorno. Ho deciso di partire dai giovani, poiché credo sia un’ottima base per la crescita e per la formazione professionale. Magari, da grande, allenerò anche una prima squadra…”.

    Michele Mencaroni