Il Grifo torna da Cosenza con due certezze

852
Il gruppo ha fatto suo il credo di Alvini, con le seconde linee che non fanno rimpiangere i titolari. Adesso riempire il

Il gruppo ha fatto suo il credo di Alvini, con le seconde linee che non fanno rimpiangere i titolari. Adesso riempire il “Curi” contro la capolista Cremonese

 

“Ma Alvini è un mago o è impazzito di colpo?”. E’ questo il primo pensiero che ci è venuto in mente appena abbiamo conosciuto  formazione e modulo del Grifo che qualche minuto dopo sarebbe sceso in campo al “Marulla” contro il Cosenza.

Un “turnover” ampissimo ed imprevisto, con ben otto giocatori di quelli che avevano strapazzato il Frosinone fuori e con i soli Chichizola, Angella e De Luca in campo dall’inizio.

Difesa inedita, quella schierata da mister Alvini, con Rosi e Zanandrea a fare da scudieri a capitan Angella, centrocampo nuovissimo con Kouan e Ghion, l’unico apparso leggermente sottotono, in mezzo, con Falzerano e Beghetto sulle fasce.

E poi D’Urso, schierato sulla trequarti, autore al debutto di una buonissima gara, impreziosita da un gol di tacco, dietro un De Luca, che ha preso una quantità di palloni, tra spizzate e sportellate, compreso l’assist per il suo nuovo-vecchio compagno di reparto, Matos in occasione del gol del vantaggio.

Mago Alvini, quindi, era tutt’altro che impazzito e il “Perugia B”, anche se il tecnico si arrabbierà visto che a fine gara ha dichiarato che non c’è stato nessun “turnover” e che in campo ha mandato la formazione più adatta per battere il Cosenza, è stato più che sufficiente per avere ragione di un volenteroso, ma qualitativamente modesto, Cosenza, col Grifo padrone del campo per settanta minuti, che si è concesso solo una disattenzione, a venti minuti dal termine, quando, su azione d’angolo, ha lasciato troppo libero di segnare di testa, riaprendo la contesa, il difensore Camporese.

Il gol ha provocato qualche patema finale ma il Grifo, arretrato un po’ troppo a difesa del risultato, con esperienza ha saputo portare a casa altri tre punti preziosi e la terza vittoria nelle ultime tre gare,  non accadeva da tanto, troppo tempo.

Una continuità ritrovata che regala un’altra classifica al Perugia, adesso sempre ottavo ma con trentasette punti in carniere, in attesa delle gare odierne.

Questo in un momento in cui il campionato pare spaccarsi, con otto squadre che sembrano prendere il largo, soprattutto se oggi il Benevento dovesse battere l’Ascoli, con il solo Cittadella che rimarrebbe a correre dietro al vagoncino del Perugia, l’ultimo utile del treno di otto formazioni che andrà a giocarsi promozione diretta, semifinali playoff e preliminari in queste ultime quindici gare.

Insomma Alvini non finisce di sorprenderci positivamente e anche la leggera ma giusta strigliata televisiva alla squadra a fine gara per l’ultimo quarto d’ora giocato in maniera eccessivamente remissiva, fa onore a questo tecnico che, piano, piano, sta sgretolando, con il gioco e le vittorie, le riserve nei suoi confronti che gli scettici come noi avevano.

Il Grifo non ha disputato una gara scintillante come quella di tre giorni prima contro il Frosinone, ma solida e concreta e torna da Cosenza con due certezze.

La prima è che il gruppo ha completamente fatto suo il credo del suo allenatore, comprese le cosiddette seconde linee, questa è la seconda certezza, che a Cosenza non hanno fatto rimpiangere i tanti titolari e, addirittura, la sofferenza finale c’è stata proprio dopo che sono subentrati i vari Sgarbi, Olivieri, Segre e Santoro, oltre all’ex Carretta.

E adesso, speriamo archiviata dai più ”prudenti” la pratica salvezza, si apre un altro campionato, con il Grifo saldamente all’interno della zona preliminare.

Sabato al “Curi” arriva la nuova capolista solitaria Cremonese, la squadra che gioca il miglior calcio della Serie B e che, dopo un inizio altalenante, è arrivata, a suon di risultati e belle prestazioni, meritatamente in vetta.

La squadra di mister Pecchia ha un trio di centrocampo solidissimo, formato da Valzania, il talentuosissimo Fagioli e il moto perpetuo Castagnetti, dotato, tra l’altro, di un gran tiro da fuori, anche se il primo si è infortunato nella gara di ieri con il Parma e probabilmente al suo posto giocherà Bartolomei, altro elemento solido e specialista dei tiri piazzati.

In avanti, con gli imprevedibili Gaetano, Buonaiuto e Zanimacchia e il velocissimo Baez a giocarsi due posti sugli esterni, dovrebbe esserci l’ex Ciofani, con Strizzolo, l’altro ex Di Carmine, e il nuovo arrivato Gondo, in gol come Baez e Zanimacchia ieri contro il Parma, a completare la larga batteria degli esterni e degli attaccanti a disposizione di Pecchia in panchina.

Il reparto meno forte della formazione grigiorossa appare la difesa, dotata, comunque, di un ottimo portiere come il giovane Carnesecchi ed è proprio su quel reparto che il Perugia, che in questo momento, insieme a quella grigiorossa, è la squadra più in forma del campionato, dovrà agire, attaccando subito la Cremonese, come avvenuto con successo col Frosinone. Non sarà facile ma provarci non costa niente.

Quel che è certo è che sarà una gara di alto livello e sarebbe un vero peccato se il pubblico non si mettesse alla pari delle attese non riempiendo, almeno in cinquemila unità, o anche settemila se la capienza lo consentirà, i gradoni del “Curi”.

Danilo Tedeschini