Il Paradiso è di “Giovannino” Pagliari, la Presidente del Rimini negli Inferi

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La Recanatese dell'ex Grifone batte l'Arezzo e si gode il momento. Ai romagnoli non basta nemmeno il cambio in panchina e vanno ancora al tappeto

La Recanatese dell’ex Grifone batte l’Arezzo e si gode il momento. Ai romagnoli non basta nemmeno il cambio in panchina e vanno ancora al tappeto

 

Paradiso

10 – Giovanni Pagliari

In una giornata abbastanza piatta nei risultati delle sole otto partite disputate, con due gare rinviate, vogliamo premiare quella che, al momento rappresenta la vera sorpresa del torneo, la Recanatese e, nello specifico, il suo bravo tecnico, il maceratese Giovanni Pagliari che, dopo aver portato dalla D alla C i leopardiani, laureatisi anche, nella stessa stagione, Campioni d’Italia dei Dilettanti, al primo anno ha subito centrato i playoff col decimo posto e quest’anno, dopo il meritato, bel successo casalingo sull’Arezzo per due a zero, reti di Sbaffo nel primo tempo e di Carpani nella ripresa, porta al momento, in attesa dei due recuperi, la squadra del piccolo centro maceratese al sesto posto a quota tredici, dietro le grandi, il punto più alto mai raggiunto nella storia della Recanatese. “Nemo propheta in patria”? Ma quando mai!

9 – Pontedera   

Il Pontedera riscatta alla grande le ultime opache prestazioni schiacciando al “Mannucci” un inesistente Rimini sotto un pesantissimo quattro a zero. Il tre a zero, gol di Angori e doppietta di Catanese, già prima della mezzora chiude rapidamente la gara in favore della squadra di mister Canzi che arrotonda il risultato nella ripresa con il quarto gol di Nicastro. Toscani che agganciano il decimo posto a quota nove, l’ultimo utile per disputare i playoff.

8 – Entella   

L’Entella batte in rimonta due a uno un coriaceo Gubbio e continua la sua scalata in classifica dopo la pessima partenza nelle prime gare che aveva portato al cambio di panchina. Le reti di Corbari nel primo tempo, che riequilibrava la gara dopo l’iniziale vantaggio degli umbri e di Bellini nella ripresa fanno salire l’Entella nel foto gruppo a quota otto, all’undicesimo posto, in compagnia di Ancona, Arezzo, Spal e Olbia, quest’ultima, però, con una gara da recuperare, quella in casa con il Pineto.

7 – Sestri Levante e Carrarese

Il prestigioso pari per due a due, colto al termine di una gara gagliarda e ben giocata dal Sestri Levante, ultimo in classifica, sul difficilissimo terreno del Cesena, che nelle tre gare precedenti, aveva sempre visto vincere largamente i padroni di casa, merita sicuramente un voto in più di quelli con i quali, di solito, giudichiamo i pareggi esterni. La squadra ligure, sotto ad inizio gara, riesce a pareggiare con Pane a fine primo tempo. Ancora sotto dopo diciannove minuti della ripresa, il Sestri Levante reagisce e trova l’immediato e definitivo pareggio con Forte, un minuto più tardi. I liguri salgono al penultimo posto con cinque punti.

Solo al 97′ la Carrarese riesce a pescare il gol del successo casalingo per uno a zero su un Ancona, in inferiorità numerica per più di un tempo. Una vittoria per uno a zero sudatissima per la squadra di mister Dal Canto che non ha brillato sul piano del gioco. Il successo vale però, il quarto posto solitario a quota sedici, dietro le tre regine, anche se a notevole distanza, sei punti, dalla Torres, capolista.

Purgatorio

6 – Torres, Vis Pesaro e Fermana

La Torres interrompe a sette la serie di vittorie consecutive, pareggiando meritatamente uno a uno a Perugia. Sardi in vantaggio con Fishnaller intorno all’ora di gioco ma raggiunti a metà ripresa dal Perugia. Il punto guadagnato permette, comunque, alla Torres di rimanere solitaria in vetta, adesso a quota ventidue, sempre con tre lunghezze di vantaggio sulla seconda.

La Vis Pesaro esce indenne dall’“Adriatico” strappando, con una strenua gara difensiva, soprattutto nella ripresa, un prezioso zero a zero contro il quotato Pescara. Il pari permette alla formazione marchigiana di abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Inizia con un pari esterno per zero a zero contro la Spal la gestione del nuovo allenatore della Fermana, Stefano Protti, già tecnico dei marchigiani lo scorso anno, subentrato in settimana all’esonerato mister Bruniera. La Fermana sale a quota sei ma rimane ancora in zona playout, al terzultimo posto a quota sei, in compagnia della Vis Pesaro.

5 – Perugia   

Il Perugia non riesce a battere la Torres, vittoria necessaria per diminuire la già enorme distanza di otto lunghezze dalla capolista sarda. I grifoni, dopo un primo tempo abulico, migliorano nella ripresa ma subiscono il gol del vantaggio sardo nel loro momento migliore. I cambi di Baldini, però, danno nuova linfa al Perugia, che pareggia con il giovane Seghetti al settantesimo. Grifo che scivola al quinto posto con quattordici punti.

Inferno

4 – Cesena, Pescara e Spal   

Il Cesena brucia la possibilità di accorciare ad un solo punto il distacco dalla capolista, pareggiando a sorpresa, ma giustamente, due a due in casa con il Sestri Levante, arrivato all’“Orogel Stadium” da ultimo in classifica. Privo del gioiellino Shpendi, andato nella sua nazionale, il Cesena non è apparso brillante, facendosi raggiungere due volte, a fine primo tempo, a causa di una clamorosa uscita a vuoto di Pisseri, dopo l’iniziale vantaggio di Ciofi, autore anche del secondo vantaggio nella ripresa, subito pareggiato un minuto dopo dai liguri, ancora su un errore, stavolta di piazzamento della difesa romagnola. Cesena sempre secondo, ma con diciannove punti, a tre punti dalla vetta.

Il Pescara non va oltre un penalizzante zero a zero casalingo contro la modesta Vis Pesaro. Seconda partita consecutiva senza gol per la squadra di Zeman, che in settimana aveva clamorosamente perso uno a zero il recupero col Pineto. Dopo un primo tempo giocato male nella ripresa gli abruzzesi sbattono contro il muro della Vis che, complici tre palle gol clamorose sciupate, non riescono a superare. Pescara sempre terzo, adesso a quota diciassette, che in quattro giorni sciupa due ottime occasioni per avvicinarsi alla vetta, distante cinque lunghezze.

Continua a deludere la Spal, che non riesce ad andare oltre un brutto zero a zero casalingo contro la modesta Fermana. Ormai fuori dai giochi, dopo solo otto gare, per la promozione diretta, lontana ben quattordici punti, la Spal si trova al momento fuori anche dalla lunga lista di nove squadre che parteciperanno ai playoff visto che la squadra di mister Colucci è attualmente nel folto gruppo delle undicesime.

3 – Ancona

L’Ancona, in inferiorità numerica per oltre un tempo, stava già assaporando il buon sapore del pari esterno quando, al settimo minuto di recupero, arriva il gol dell’uno a zero della Carrarese che gela i dorici. Ancona nel gruppone di centroclassifica, sempre lontanissima dalle prime posizioni.

2 – Gubbio   

Il Gubbio torna a mani vuote da Chiavari, battuto in rimonta dall’Entella dopo essere andato subito in vantaggio grazie alla rete di Spina. Sempre nel primo tempo gli eugubini subiscono il pari dei liguri, capitolando ancora nella ripresa. Subito dopo il secondo gol subito arriva il rosso diretto a Di Massimo che, praticamente, chiude la gara. Gubbio settimo a quota dodici, insieme alla Lucchese che, però, dovrà recuperare il 2 Novembre la gara casalinga con la Juve N.G, non giocata ieri per i tanti giocatori sardi impegnati con le nazionali, con il Pineto fermo a undici, appena dietro il Gubbio, che, anch’esso, dovrà recuperare, per lo stesso motivo, la trasferta di Olbia.

1 – Arezzo

Meritato capitombolo dell’Arezzo, che perde due a zero sul campo della Recanatese. La squadra di Indiani ha enormemente deluso, subendo un gol per tempo e fallendo le poche occasioni create. L’Arezzo è ancora nel gruppone a centroclassifica ma deve riflettere bene perché senza la fortunatissima e immeritata vittoria di Chiavari, la seconda e ultima, finora, del suo campionato, si troverebbe seriamente impelagato nella zona playout.

0 – Stefania Di Salvo

Tonfo del Rimini che subisce un mortificante quattro a zero sul terreno del Pontedera, con i romagnoli sotto di tre gol dopo neanche mezzora di gioco. Neanche il cambio di allenatore, con mister Troise al posto dell’esonerato Raimondi, porta miglioramenti, anzi. Un rovescio epico che conferma la fragilità di una difesa di burro che subisce quasi tre gol a partita di media, mal protetta da un centrocampo debole. Evidente che le colpe maggiori ricadano sulla società presieduta dalla signora Stefania Di Salvo, prima donna presidente del Rimini, che ha costruito una rosa che si sta dimostrando  poco competitiva. Serve ricorrere subito al mercato degli svincolati con qualche arrivo mirato per poi rinforzarsi bene a Gennaio altrimenti il Rimini, solitario fanalino di coda con soli quattro punti rischia grosso. Inesperta!

Dan.Te.