Il Perugia torna in Paradiso

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Vittoria di

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

 

Paradiso ed Inferno accorciati questa settimana, privi del dieci e dello zero visto che in questo trentunesimo turno di campionato, nel segno del fattore campo, sono assenti le vittorie esterne.

Paradiso

9 – Cesena
Riscatto immediato per la capolista, dopo la battuta d’arresto di Carrara, che batte due a zero in casa il Gubbio, quinta forza del campionato. Le due reti, entrambe realizzate nella ripresa, portano la firma di Adamo e del solito, irrefrenabile Shpendi. Cesena, sempre più primo a quota settantasette, che si avvia ormai verso la meritatissima, anticipata promozione diretta.

8 – Perugia, Spal e Sestri Levante
Basta il minimo indispensabile al Perugia per avere ragione del modesto Ancona al “Curi”. Il due a zero ci sta tutto, rigore di Lisi e gol di Paz, entrambi nel primo tempo, con un altro rigore, il primo concesso, sciupato da Sylla dopo solo un quarto d’ora. Perugia che si conferma al quarto posto salendo a quota cinquantacinque, rosicchiando due lunghezze alla Carrarese, terza.
Importante successo in chiave salvezza diretta per la Spal, che batte meritatamente tre a uno al “Mazza” il Rimini. Vantaggio spallino nel primo tempo grazie ad un’autorete, raddoppio di Antenucci nella ripresa, con il Rimini che accorcia le distanze quasi subito. La chiude definitivamente nel finale la rete di Tripaldelli. Spal che esce dalla zona playout, salendo al quattordicesimo posto con i suoi trentacinque punti.
Fondamentale successo del Sestri Levante nell’importantissimo scontro salvezza di Vercelli contro la Recanatese. Il meritato due a zero, griffato nella ripresa dalle reti di Candiano e Oliana, consente alla squadra di mister Barilari di balzare al sestultimo posto, fuori dalla zona calda, a quota trentaquattro.

7 – Torres, Lucchese e Arezzo
Sesta vittoria consecutiva per la Torres, sempre più seconda, adesso con sessantotto punti, che con un gol per tempo di Ruocco, il secondo, decisivo, ad una manciata di minuti dalla fine, supera due a uno in casa un’ostica Entella che, nella ripresa, dopo aver sbagliato un rigore, respinto da Zaccardo, perveniva al momentaneo pari.
La prima rete in maglia rossonera di Disanto, realizzata nel primo tempo, è sufficiente alla Lucchese per piegare la resistenza di una modestissima Olbia, che vale la pessima classifica che ha. La vittoria casalinga permette ai rossoneri di risalire la classifica e rientrare in zona playoff, con il loro decimo posto a quota trentanove, grazie ai migliori scontri diretti rispetto al coinquilino Pineto.
Torna al successo l’Arezzo che, al “Comunale, supera con merito per due a uno la Vis Pesaro grazie alle reti, una per tempo, di Chiosa e Guccione. La rete pesarese nel finale serve solo per gli almanacchi. Arezzo che si conferma nella griglia playoff con il suo nono posto a quota quarantuno.

Purgatorio

6 – Carrarese, Pontedera e Pineto
La Carrarese getta alle ortiche la possibilità di conquistare tre punti preziosi a Pescara, sciupando nel primo tempo tre occasioni clamorose per chiudere la gara dopo l’iniziale vantaggio di Della Latta e, nel finale, dopo il pareggio su rigore degli abruzzesi e il nuovo vantaggio nel recupero siglato da Finotto, facendosi ingenuamente impallinare ad un minuto dalla fine. Il punto lascia comunque gli apuani al terzo posto, adesso con cinquantasette punti, con il vantaggio sulla quarta sceso, però, a due lunghezze.
Il Pontedera continua a dimostrarsi a suo agio in trasferta, pareggiando meritatamente uno a uno ad Alessandria con la Juventus Next Gen. Tutto nel primo tempo, con l’autogol dopo due minuti che manda avanti i toscani e il pareggio bianconero dopo venti minuti. Pontedera che manca il sorpasso al Pescara al sesto posto, rimanendo settimo, un punto dietro agli abruzzesi, con i suoi quarantaquattro punti.
Solo un pareggio esterno per uno a uno per il Pineto sul campo della Fermana, cenerentola del torneo. Gli abruzzesi vanno in vantaggio dopo appena diciotto minuti con Germinario ma vengono raggiunti, solo due minuti dopo, dalla Fermana. Pineto raggiunto in classifica dalla Lucchese, che esclude però, al momento, la squadra di mister Beni, undicesima, dalla zona playoff, per i migliori scontri diretti.

5 – Pescara, Juventus Next Gen e Fermana
Quando il Pescara, dopo il gol del due a uno della Carrarese al secondo minuto di recupero, sembra avviato ad un’altra sconfitta interna, arriva il gol di Pierno all’ultimo minuto a salvare la squadra abruzzese che, in precedenza, aveva già recuperato, con un rigore trasformato da Merola a cinque minuti dalla fine, il primo iniziale vantaggio degli apuani. Pescara sempre sesto, adesso con quarantacinque punti.
Solo un pari interno per uno a uno per la Juve N.G, contro il Pontedera. Dopo due minuti un clamoroso autogol di Savona manda in vantaggio i toscani ma al ventesimo, sempre nella prima frazione, è un bolide di Sekulov a riequilibrare la gara. Bianconeri, comunque, sempre saldamente all’ottavo posto, dentro la zona nobile, adesso a quota quarantadue.
Le residue speranze salvezza della Fermana del nuovo tecnico Mosconi, subentrato in settimana a Protti, vengono probabilmente spazzate via dal pareggio interno per uno a uno contro il Pineto. Botta e risposta in un minuto nel primo tempo, con il vantaggio abruzzese pareggiato subito dal gol di Pietrungaro. Fermana sempre desolatamente ultima, anche se adesso a quota ventuno, ma con lo svantaggio enorme dalla quintultima, dodici punti, che vanificherebbe, al termine del torneo, anche la disputa di un eventuale playout col penultimo posto.

Inferno

4 – Virtus Entella, Gubbio e Vis Pesaro
Al “Vanni Sanna”, sfortunata prova dell’Entella contro la capolista. I liguri, in un ottimo periodo di forma, danno filo da torcere nella ripresa alla Torres vicecapolista, passata in vantaggio nel finale di prima frazione. L’Entella prima sbaglia un rigore con il subentrato Santini, poi arpiona il pareggio con Petermann ma, a cinque minuti dal termine, subisce il gol del definitivo due a uno. Entella che scivola al tredicesimo posto, sempre a quota trentasette.
Il Gubbio resiste solo un tempo alla grande voglia di riscatto della capolista Cesena che, nella ripresa, passa due volte. Il due a zero finale offusca in parte la buona prova del primo tempo dei rossoblu, comunque sempre quinti a quota cinquantuno, anche se, adesso, staccati di sei lunghezze dal terzo posto e di quattro dal quarto.
La Vis Pesaro perde due a uno ad Arezzo, terza battuta d’arresto nelle ultime quattro gare, nelle quali ha conquistato solo un punto. I pesaresi subiscono una rete per tempo, accorciando solo nel finale con Nicastro. La squadra di mister Banchieri scivola nuovamente in zona playout insieme all’Ancona, con cui condivide quota trentatré, ma precedendola al quintultimo posto per la migliore differenza reti.

3 – Ancona e Olbia
Un Ancona molto rimaneggiato disputa una prova incolore a Perugia dove perde meritatamente due a zero. I dorici resistono mezzora, fino al secondo rigore, il primo era stato parato da Perucchini, creando solo una grossa occasione, sul due a zero, con D’Eramo, sventata da un grande intervento del portiere umbro. Ancona che precipita al quartultimo posto, penalizzata dalla peggiore differenza reti nei confronti della Vis Pesaro.
Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, inframezzate solo dal miracoloso pari di Fermo al novantacinquesimo, per l’Olbia, battuta meritatamente uno a zero a Lucca. Per i sardi, sempre penultimi con ventidue punti, a ben undici lunghezze dal quintultimo posto, svantaggio che li condannerebbe alla Serie D diretta senza la disputa del playout, è veramente notte fonda.

2 – Rimini
Terza sconfitta consecutiva per il Rimini, stavolta per tre a uno a Ferrara, tutte rimediate dopo l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia, che sembra pesare più del dovuto sul morale dei romagnoli. Un’autorete di Gigli manda in vantaggio la Spal nel finale di prima frazione, con gli estensi che raddoppiano a metà ripresa ma subiscono poco dopo la rete riminese del due a uno, segnata proprio da Gigli. Nel finale, però, il tre a uno della Spal chiude i giochi, col Rimini che, con i suoi trentotto punti, scivola nuovamente fuori dalla zona nobile, con il suo dodicesimo posto a quota trentotto.

1 – Recanatese
Brutto passo falso esterno della Recanatese, che lascia l’intera posta nel basilare scontro diretto di Vercelli con il Sestri Levante. Due gol, subiti nella ripresa, condannano alla sconfitta la squadra marchigiana, rimasta pericolosamente ancorata al terzultimo posto, in piena zona playout, con i suoi trenta punti.

Dan.Te.