Il tour della Coppa di Euro2020 parte da Perugia

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Il tour della Coppa di Euro2020 parte da Perugia. Il trofeo alzato dagli Azzurri in esposizione a Prepo 

Il tour della Coppa di Euro2020 parte da Perugia. Il trofeo alzato dagli Azzurri in esposizione a Prepo

 

Prima tappa di un tour itinerante che la porterà in giro per tutte le regioni d’Italia, è arrivata a Perugia la Coppa Europa “Henry Delaunay”, trofeo vinto un mese e mezzo fa dagli azzurri del calcio e che resterà in esposizione al pubblico sino alle 17.30 di oggi, sabato 28 Agosto, nell’Auditorium del Comitato Regionale Umbria, a Prepo.

Ad accompagnarla il Presidente della FIGG, Gabriele Gravina, che ha tenuto nella tarda mattinata un’affollata conferenza stampa sempre a Prepo.

A fare gli onori di casa il Presidente del CRU, Luigi Repace che, introducendo Gravina, lo ha ringraziato per aver scelto Perugia e l’Umbria come prima tappa e, ricordando la grave crisi in cui la pandemia ha gettato il calcio, ha sottolineato come Gravina, proprio all’inizio della pandemia abbia più volte dichiarato che non sarebbe stato il becchino del calcio, come il trionfo agli Europei, oltre alla sua ottima gestione della Federazione lo sta ampiamente dimostrando.

Gravina ha ringraziato Repace, che ha anche omaggiato il Presidente della Figc di un bel quadro della pittrice Alessia Cigliano, ed ha affermato:

“Questo tour sarà un tour di studio perchè la conoscenza è una cosa fondamentale e solo attraverso lo studio e la conoscenza si possono raggiungere grandi traguardi. Il calcio, ha proseguito Gravina – è fatto sì di protagonisti ma soprattutto di testimoni e tutti lo siamo stati. Ecco perchè la Coppa Europa appartiene al pubblico, agli italiani, non alla Federazione e da qui l’idea di portarla in giro tra i testimoni, tra la gente”.

Gravina, in chiusura, ha evidenziato come abbia trasferito nella sua Nazionale l’esperienza del miracolo Castel di Sangro, la squadra di una cittadina di cinquemila abitanti, arrivata sotto la sua presidenza in Serie B, venticinque anni fa, dopo aver vinto cinque campionati.

“Entrambi i successi arrivati ai calci di rigore, entrambi raggiunti grazie alla solidità del gruppo, che più di un gruppo erano delle grandi famiglie, sia quella formata da mister Osvaldo Jaconi e dai suoi collaboratori in Abruzzo, sia quella magistralmente formata da mister Roberto Mancini e dal suo formidabile staff in Nazionale”.

Danilo Tedeschini