Marchegiani: “Grifo, mi aspettavo di più”

2579
 

Classe 1966, ex portiere di Brescia, Torino e Lazio della quale è divenuto un simbolo. Detentore del record di minuti senza subire reti con la maglia biancoceleste, con 744′ di imbattibilità e protagonista di alcune presenze con la nazionale maggiore. Ora è uno dei più autorevoli commentatori dell’emittente privata Sky, dove assieme a Diletta Leotta e Gianluca Di Marzio commenta il campionato di Serie B. Questo l’identikit di Luca Marchegiani, un tempo apprezzatissimo numero uno ed ora apprezzatissimo opinionista e commentatore televisivo. Marchegiani si è gentilmente concesso ad un’intervista in esclusiva per Sportperugia.it nella quale ha espresso il suo parere sul momento del Perugia e sulla situazione in alta classifica nella cadetteria.

Marchegiani, che campionato è questo di B? Arrivati a metà stagione possiamo dire che si sono delineate le pretendenti per il salto di categoria?

“Questo di B è un campionato davvero strano. Basti pensare che nelle prime posizioni non c’è nemmeno una squadra che ha disputato la scorsa stagione tra i cadetti. Credo che invece sia ancora presto per dire se ci siano delle reali pretendenti per la A eccetto il Verona: non ci sono compagini che siano riuscite a creare una certa distanza dal resto del gruppo che veleggia nelle parti alte. Anche con lo stesso Frosinone ci andrei molto cauto: hanno un organico forte, ma la promozione, diretta o attraverso gli spareggi, credo sia tutt’altro che scontata.”

Secondo lei il mercato di gennaio potrà cambiare i valori delle squadre tanto da stravolgere notevolmente le gerarchie attuali di classifica?

“Difficile esprimersi in questo senso. Credo che non ci saranno grossi movimenti in grado di cambiare troppo le attuali gerarchie. Fino ad ora nessun club di B ha messo a segno colpi rilevanti. Il Bari e lo Spezia potrebbero rinforzarsi e magari risalire di qualche posizione, ma per la lotta nello scacchiere dei play-off i giochi sono ancora tutti aperti. Alla fine credo però che questa sessione di trasferimenti non muterà di troppo i valori attuali delle varie squadre.”

Passiamo al Perugia. Nella trasmissione “La casa della Serie B”, lei e il suo collega Di Marzio avete spesso espresso pareri positivi nei confronti di Bucchi e dei suoi ragazzi nel corso di questa stagione. Alla luce di un ultimo periodo non proprio felice, lei che parere si è fatto dei biancorossi?

“Guardi, devo essere sincero. Dal Perugia mi aspettavo di più. Dopo un periodo di progresso culminato nel mese di novembre, la squadra avrebbe potuto fare molto di più dal punto di vista del gioco e dei risultati. Il lavoro di Bucchi però non si discute, è stato bravo a dare un’identità ai suoi. Però il Grifo, che io ad inizio anno avevo identificato come una possibile sorpresa di questo campionato, poteva tranquillamente trovarsi in una posizione di classifica più rosea. Io non vedo grossi squadroni che si possano ritenere così superiori al Perugia, anche alla luce di ciò che le dicevo prima, ovvero che tra la terza e la quinta posizione ci sono tre neo-promosse.”

In cosa pecca la banda di Bucchi?

“Pur mostrando cose egregie dal punto di vista calcistico, i giocatori sembrano non avere la consapevolezza di poter lottare per un posto importante in classifica. Credo sia questa la causa maggiore degli ultimi risultati non positivi del Grifone. Vero che in rosa ci sono atleti particolarmente giovani, ma questo non può costituire un alibi: molti di loro hanno già preso parte alla B, ad eccezione magari di un Buonaiuto che venendo dalla terza serie incontra qualche difficoltà.”

La sensazione è che a questa squadra manchi in attacco un riferimento di “peso”, del calibro dei vari Cacia e Maniero. Condivide?

“A me non piace mai identificare il problema solo con la mancanza di un giocatore. Di Carmine, con le sue particolari caratteristiche, ha fatto molto bene mettendo a segno parecchi gol. Poi mi ha sorpreso davvero molto Nicastro: non avrei mai pensato che fosse in grado di mostrare così in fretta le sue straordinarie doti da esterno atipico. Di testa è fortissimo e poi ha segnato reti importanti. Io sinceramente non vedo l’assenza di una “punta di categoria” come il motivo principale del rendimento un po’ altalenante dei biancorossi.”

A lei che è stato uno dei portieri più stimati del recente passato della Serie A, non potevo che chiedere un parere su Alberto Brignoli, ormai prossimo a vestire i colori biancorossi e a difendere i pali in assenza causa infortunio di Rosati.

“Nonostante sia comunque un portiere giovane, Brignoli è una garanzia per la B. Ha già disputato campionati importanti in cadetteria con la Ternana e, nonostante nell’ultimo anno e mezzo abbia giocato pochissimo tra Sampdoria e Leganes, è un investimento importante anche in prospettiva futura. Ottima reattività e grande coraggio e bravura nelle uscite sono le sue caratteristiche. Credo troverà maggiore spazio e farà bene.”

Qualcuno, a Perugia, ha infatti posto qualche dubbio sul rendimento in questa stagione di Rosati: in modo particolare l’ex Fiorentina ha mostrato qualche lacuna proprio sulle uscite, caratteristica che stando alle sue parole è uno dei pezzi forti del repertorio di Brignoli. Quindi sarebbe un acquisto più che azzeccato.

“Sia chiaro, io ho espresso parole di elogio per Brignoli, ma Rosati non si discute in nessun modo. Rappresenta una garanzia per la categoria, ma in questo periodo di assenza l’ex Samp e Ternana saprà sostituirlo al meglio.”

Intervista di Nicolò Brillo