Oro per Diana Bacosi nello skeet misto

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    Un oro italiano chiude le gare di Tiro a Volo ai primi Giochi Europei di Baku 2015. A mettere la firma su questo ennesimo risultato positivo sono stati l’umbra Diana Bacosi (Esercito) e lo stesso Luchini (Carabinieri) che hanno conquistato il primo posto nella gara a Squadre Miste, novità assoluta di questi giochi continentali. I due azzurri si sono qualificati alla semifinale con il buon punteggio di 93/100, secondi solo ai Ciprioti, primi con 97. Nella semifinale hanno affrontato i Francesi Anthony Terras e Lucie Anastassiou ed i Cechi Jan Sychra e Libsue Jahodova, imponendosi su tutti con il finale di 29/32, miglior risultato di questa seconda fase di gara, e meritandosi il secondo posto nella finalissima per l’oro contro i Ciprioti Georgios Achilleos e Andri Eleftheriou, vincitori della priam fase eliminatoria con 26/32.. Con tecnica e sangue freddo gli italiani hanno fatto loro il duello, di altissimo livello e giocato sul filo di lana anche a causa di un forte vento che ha condizionato tutta la gara, e con l’eccellente score di 30 a 29 hanno costretto i colleghi ciprioti alla piazza d’onore. Analizzando i risultati individuali, sia Luchini che Bacosi hanno confermato l’eccellente stato di forma dimostrato nei giorni scorsi, siglando rispettivamente un perfetto 16/16 ed un buon 14/16. Per i ciprioti, attualmente allenati dall’italiano Pietro Genga, gli scores individuali sono stati di 14/16 per Achilleos e 15/16 per la Eleftheriou. Andrea Benelli, direttore tecnico della squadra nazionale commenta:

    Questa medaglia è la proverbiale ciliegina sulla torta di una gara già di per se eccezionale. Un oro, un argento, un bronzo ed un record del mondo dall’individuale ed un oro a Squadre Miste. Non so davvero come commentare se non con un immenso grazie a tutti i miei tiratori.

    Con questa medaglia il bottino del Tiro a Volo azzurro sale a quota 6 medaglie, due d’oro con Luchini e la squadra mista di Skeet (Bacosi/Luchini), l’argento di Diana Bacosi ed i tre bronzi di Chiara Cainero, Giovanni Pellielo e Antonino Barillà.