Perugia 6+: il vero ‘colpo mercato’ è il portiere. Bene anche i ritorni di Moscati e Verre. Davanti ok Vido, manca il ‘bomber’. A Nesta il compito di amalgamare in ‘fretta’ l’ennesima rivoluzione (stavolta annunciata)
Chiuso ieri sera il mercato estivo, proviamo ad analizzare e a dare un voto al mercato del Perugia.
Cominciamo dal portiere Gabriel, il vero colpo del mercato a nostro modesto parere, un numero uno finalmente all’altezza (lo volevamo da Dicembre).
Difesa tutta da verificare perchè Gyomber a Bari come a Pescara due anni prima, ha alternato buone cose ad errori, Cremonesi è un onesto mestierante della categoria con l’ultima stagione a Chiavari, chiusa con la retrocessione, da dimenticare e il marocchino del Genoa El Yamiq è la solita scommessa, Ajeti sarebbe stato tutt’altra cosa, mentre di Ngawa ad Avellino ci dicono gran bene, difensore rapido e tignoso.
Sulle fasce, a destra Mazzocchi ci ha fatto una buona impressione, mentre a sinistra né Felicioli, né tantomeno Falasco, sembrano valere Pajac. Buono il ritorno di Moscati e Verre a centrocampo dove però si è perso Buonaiuto.
Il giovane Kingsley ci auguriamo possa valere Gustafson, mentre l’ex rossoverde Bordin a Terni, nella scorsa stagione, ha ampiamente deluso.
Davanti manca il bomber d’area chiesto da Nesta e l’eredità dei trentotto gol realizzati in due da Di Carmine e Cerri non sarà facile da conservare o migliorare.
Bianchimano appare un po’ acerbo per la categoria mentre Vido e Han sono seconde punte e Melchiorri è una punta cui piace dialogare e partire da lontano.
Il voto finale al mercato sarebbe 6,5 ma il fatto che siano rimasti Leali, Del Prete e Monaco, gli ultimi due dati da sempre in partenza fa scendere il voto a 6+.
Perugia da terza fila, dietro alle tre retrocesse e al Palermo, insieme a Brescia, Cremonese, Spezia e Salernitana in una B sempre più equilibrata con qualche sorpresa tipo Cittadella, che poi sorpresa non è più da tempo e col Foggia che senza penalizzazione sarebbe insieme ai grifoni in terza fila.
Perugia che sulla carta può e deve centrare i playoff in un campionato con solo 19 squadre, possibilmente non da settima od ottava.
Per la Serie A, onestamente, manca qualcosa ma il tappeto verde è lì pronto a smentirci.
E toccherà soprattutto a Nesta, che dovrà amalgamare in fretta una squadra formata in gran parte solo negli ultimi tre giorni del mercato, smentirci e riuscire in sette giorni a forgiare un undici in grado di fare un esordio all’altezza a Brescia.
Danilo Tedeschini