Perugia così no. Va bene l’anno zero ma …

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Santopadre fa il prezzo per Melchiorri. Il presidente del Grifo:
 

 

Perugia così no. Va bene l’anno zero ma … Troppo deludente l’esordio stagionale contro il Novara. La società si affretti sul mercato perchè è alto il rischio che l’anno zero si trasformi in sottozero

Si narrava una volta che il calcio d’Agosto fosse poco veritiero ma si trattava di un altro calcio, i campionati iniziavano a metà settembre, (la prima A del Perugia addirittura partì il 3 Ottobre).

Oggi non è più così, il campionato di B inizia il 24 Agosto e da quest’anno anche il mercato si chiude, finalmente, prima, il 17 Agosto.

E’ chiaro che comunque le squadre siano ancora in rodaggio ma l’incompletezza della rosa del Perugia che ha in buona parte determinato la prestazione incolore contro un altrettanto incompleto Novara, società al momento ancora di Serie C in attesa del ripescaggio, preoccupa notevolmente. Una sconfitta casalinga per tre a uno arrivata al termine di una prestazione sconcertante nella prima frazione di gioco e poco esaltante nella ripresa.

Abbiamo ancora negli occhi, unici giornalisti perugini presenti a Benevento, il pirotecnico successo per quattro a zero in casa della squadra sannita, appena promossa in Serie A, susseguente alla vittoria casalinga contro il Gubbio per due reti ad una di sei giorni prima, nell’esordio ufficiale in Tim Cup e sinceramente non ci aspettavamo all’esordio ufficiale di quest’anno un simile rovescio.

E’ vero che appena qualche giorno prima c’era stata una preoccupante avvisaglia con la sconfitta rimediata contro una squadra di “Eccellenza” marchigiana, la Jesina dell’ex Ciampelli, ma si trattava solo di una gara di preparazione, per di più in un unico tempo nell’ambito del Trofeo di Sarnano.

Contro il rabberciato Novara era invece il “vernissage” ufficiale davanti al proprio pubblico e vedere una squadra in queste condizioni a pochi giorni dalla chiusura del mercato e a diciannove giorni dall’inizio del campionato è sinceramente allarmante.

Non riusciamo a capire il perchè del ritardo della società nell’allestire per tempo una rosa competitiva nonostante anche quest’anno siano arrivate cospicue plusvalenze con le cessioni dolorose di Magnani e, soprattutto, del bomber Di Carmine.

Il tecnico Nesta, nella conferenza stampa post gara, pur non nascondendo l’imbarazzo di trovarsi con questa penuria di giocatori in rosa, ha ribadito di avere fiducia nella società e di attendersi l’arrivo di almeno otto giocatori anche se inevitabilmente ci sarà anche qualche partenza, (tra queste potrebbe esserci quella di un altro pezzo forte, Buonaiuto, che sembrerebbe vicinissimo al Benevento) ma certo le responsabilità della società su questo ritardo sono evidenti.

Anche se la rosa venisse veramente completata da qui alla chiusura del mercato, infatti, il tempo per amalgamarla per Nesta sarebbe limitatissimo e il rischio di una falsa partenza in campionato sarebbe tangibile.

Il tutto, però, non esenta dalle proprie responsabilità, anche se con le attenuanti descritte, neanche  Nesta, alla terza sconfitta in altrettante gare ufficiali sulla panchina biancorossa (ad Empoli nell’ultima di campionato, a Venezia nel preliminare e in casa col Novara in Coppa Italia ieri sera) perché se si va ad analizzare le formazioni delle due squadre scese in campo al “Curi” ieri sera il tasso tecnico e di esperienza del Perugia era sicuramente superiore a quello del Novara, per non parlare di quello dei dilettanti della Jesina, per cui era largamente nelle possibilità del tecnico e della squadra evitare simili figuracce.

Invece si è vista una difesa imbarazzante con i due centrali, il contestatissimo Monaco e Belmonte, in odore di cessione, un centrocampo molle e confusionario, con Moscati in ritardo di condizione e un Bianco che non è mai riuscito a prendere per mano la squadra e un attacco impalpabile fino all’ingresso di Vido, buona la sua mezzora, con un Bianchimano apparso ancora acerbo e un Melchiorri deludente e mai in partita.

Oltre a Vido discreta la prova di Mazzocchi in fase di spinta mentre Leali continua a non convincere a pieno, troppo avanti sul secondo gol e troppo molle la sua respinta su un tiro non irresistibile in occasione della terza rete novarese che ha chiuso i giochi.

Usciti anzitempo e malamente dalla Tim Cup, perdendo una buona occasione per giocare un’altra partita vera in vista dell’inizio del torneo, non resta che augurarsi che la società metta al più presto a disposizione del tecnico, che deve comunque anche lui migliorarsi alla svelta,  una squadra competitiva per evitare che l’anno zero si trasformi in sottozero!

Danilo Tedeschini