Sotto la buona stella di Breda

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L'esito del derby dell'Umbria esalta il Perugia e pone tanti dubbi alla Ternana. L'ex tecnico biancorosso vince ancora col suo Ascoli 

Sotto la buona stella di Breda. Il Perugia protagonista ancora nel recupero. A Salerno però il punto sta stretto

 

Quando un mese e mezzo fa venne esonerato Giunti il primo nome caldo per la sua sostituzione fu quello di Roberto Stellone, ex tecnico del Frosinone dei miracoli.

La scelta cadde però su Roberto Breda ma dalle parti di Pian di Massiano, al posto dello Stellone allenatore sembra essere, invece, arrivato un altro  “stellone”, quello di Breda, visti i tre gol consecutivi segnati dal Grifo nel recupero inoltrato delle ultime tre gare, che hanno permesso al Perugia di conquistare quattro, fondamentali punti in più per la sua asfittica classifica.

Sgombriamo però subito il campo da facili allusioni perchè se è vero che il pareggio di Terni e la vittoria casalinga con l’Ascoli erano stati decisamente immeritati, alla luce del deludente gioco espresso dalla squadra per gran parte dei due incontri,  il gol di Buonaiuto a Salerno ha reso giustizia alla prova dei grifoni, che non avrebbero meritato assolutamente la sconfitta dopo aver disputato all’“Arechi una discreta gara, mostrando concreti miglioramenti sul piano del gioco.

Se il merito va ascritto al cambio di modulo attuato dal mister trevigiano, che ha schierato a sorpresa un inedito quattro-quattro-due al posto del “giuntiano” quattro-tre-uno-due, è troppo presto per affermarlo, una sola gara è troppo poco per fare testo, ma certo è che la squadra è apparsa più tonica, più corta, riuscendo a coprire meglio tutte le zone del campo, mettendo spesso in difficoltà la Salernitana, che ha confermato, comunque, di attraversare un periodo negativo, solo tre pareggi e due sconfitte nell’ultimo mese che hanno fatto precipitare la formazione di mister Bollini dal quarto al decimo posto in condominio proprio con i grifoni, oltre che con lo Spezia e il Novara.

Il nuovo modulo attuato da mister Breda ha permesso di coprire meglio le fasce in fase offensiva, con Del Prete avanzato sulla linea centrale di destra e Buonaiuto, autore anche del gol del pari, su quella di sinistra, protagonisti di una buona prova. Dell’avanzamento di Del Prete ne ha tratto giovamento anche Zanon, ben coperto sulla catena di destra proprio da Del Prete, un po’ meno Pajac dall’altra parte, apparso come con l’Ascoli,  ancora a disagio.

E poi il solito Cerri, sempre più meno bomber e sempre più sopraffino rifinitore, che anche a Salerno ha sfoderato l’assist decisivo per il gol del pari. Peccato per l’errore dei due centrali difensivi, Dossena e Monaco, che hanno favorito il vantaggio campano altrimenti, nel finale, ci sarebbe potuto scappare anche il “colpaccio”.

Dispiace che anche le altre squadre in lotta per la salvezza abbiano fatto risultato e il vantaggio di due punti sulla quartultima, preesistente prima del derby di Terni, sia rimasto solo immutato, come, per chi vuole sognare, anche quello di quattro punti di ritardo dalle due settime, con le prime sei in classifica che sembrano aver iniziato a scavare un piccolo solco di quattro, cinque, sei, punti di vantaggio rispetto alla  nona, il Carpi.

E adesso per il Grifo arriva un finale di andata molto impegnativo, a cominciare dall’incontro del “Curi” di sabato contro  la probabile capolista Bari, solitaria o in compagnia, in caso di vittoria o pareggio, o quarta in caso di sconfitta nel big-match casalingo contro il Palermo del pomeriggio di oggi. Seguiranno poi la trasferta di Novara prima di Natale e la gara interna con il forte Empoli di mister Vivarini e del capocannoniere Ciccio Caputo di fine anno che chiuderà il girone d’andata. Se il Perugia riuscirà a conquistare almeno cinque punti in queste tre gare  potrebbe aumentare il distacco dalla zona playout e arrivare più tranquillo alla pausa e al mercato di riparazione di Gennaio. In caso contrario saremmo costretti a continuare a soffrire …

 Danilo Tedeschini