VERREbbe da dire: Grifo “Valerio” dipendente. Il trequartista romano ha portato in dote tanti punti pesanti con i suoi gol e con le sue giocate illuminanti
Che Valerio Verre, almeno fino a questo punto della stagione, sia il miglior Grifone per distacco è cosa indiscutibile.
Riportato a Perugia per ricoprire il ruolo di regista, è stato ben presto traghettato tra la linea di centrocampo e quella d’attacco grazie soprattutto al coraggio e alla felice intuizione di mister Nesta.
Ed è un po’ su questo che ruota il campionato del Grifo. I biancorossi con Verre trequartista sono una cosa, senza tutta un’altra.
Perchè il ragazzo, oltre a possedere una tecnica da categoria superiore, ha anche il tempismo giusto per i suggerimenti agli attaccanti e soprattutto vede la porta in maniera continua.
Questo è il suo miglior anno da un punto di vista realizzativo. Siamo ad inizio marzo e Valerio è già in doppia cifra a quota 10 reti.
E se andiamo ad analizzare quanto pesanti sono stati i suoi gol ai fini del risultato, scopriamo che Verre ha messo lo zampino su ben 22 punti. Tanta roba.
Senza poi contare gli assist, che nel momento in cui scriviamo, sono stati ben 4.
Verrebbe da dire che il Perugia è Valerio Verre dipendente. E probabilmente è proprio così.
Ma oltre al peso specifico che ha all’interno dell’economia del gioco biancorosso, l’ex Roma e Pescara è anche giocatore assolutamente bello da ammirare per movenze, stile ed intuizioni.
La giocata nell’ultimo gol contro l’Hellas, seppur servito a poco, ha illuminato un’amara serata e ha ridato linfa almeno per un forcing finale.
Giusto per ribadire che anche con Verre si può perdere, ma almeno non ci si arrende mai.
Nicolò Brillo