2023 “annus horribilis” del Perugia

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AI grifoni cadono malamente nel derby etrusco di Arezzo e Santopadre smentisce sé stesso cacciando Baldini 

I grifoni cadono malamente nel derby etrusco di Arezzo e Santopadre smentisce sé stesso cacciando Baldini

 

Una lunga settimana, iniziata male con il pari interno con la Vis Pesaro, squadra tutt’altro che trascendentale ma certamente  meritevole, ai punti, del successo, proseguita peggio, con l’intervista a Santopadre durante la cena del Perugia Calcio con gli sponsor, nella quale l’Amministratore unico ha “incredibilmente” contestato al collega Riccardo Marioni, la scelta degli ospiti della sua fortunata trasmissione, non poteva non finire con la “caporetto” del derby etrusco, perso meritatamente due a zero contro l’Arezzo al “Comunale”, al termine di una sconcertante prestazione del Perugia.

Un Perugia in partita solo per i dieci minuti iniziali, poi, piano piano, sovrastato dalla squadra amaranto che, prima di passare in vantaggio, aveva colpito anche un palo clamoroso, legittimando col gol la superiorità imbarazzante del primo tempo. Ma il Grifo non ha solo perso sul piano del gioco ma anche sul piano del comportamento, avendo terminato la gara in nove uomini a causa della giusta espulsione di Lisi, al tramonto della prima frazione, per aver rifilato una gomitata sul volto ad un avversario e al secondo “giallo” rimediato ingenuamente da Seghetti a metà ripresa.

Inutile, però, meravigliarsi troppo, se il Perugia adesso, è precipitato al quinto posto della classifica, scavalcato, oltre che dal Pescara, che era a pari punti, anche dalla Carrarese, con il Pontedera, la mina vagante del torneo, come la definimmo alla viglia del campionato quando parlammo anche di Perugia da quarto/quinto/sesto posto, pericolosamente dietro ai grifoni di una sola lunghezza.   Questo Perugia, lo dicono i numeri, è in grado solo di vincere con le squadre della parte destra della classifica, in particolare quelle impelagate nella zona playout, questa è la cruda realtà.

Il Perugia, assemblato in maniera lacunosa in più reparti da Santopadre in estate, non era una squadra assolutamente in grado di puntare al primato e la voragine di tredici e undici punti di ritardo dal Cesena capolista e dalla Torres, degna seconda, apertasi nelle diciotto giornate sono lì a dimostrarlo, con il concreto rischio di aumentarla visto che sabato, prima del giro di boa,  il Perugia che affronterà la capolista al “Curi” sarà privo, oltre che di Lisi, dei due attaccanti titolari, Seghetti espulso e Vazquez, nuovamente infortunatosi dopo appena tre minuti dal suo ingresso nella ripresa.

Troppo comodo, adesso, prendersela con l’allenatore, visto che la posizione in classifica attuale rispecchia, come abbiamo detto, il valore effettivo della rosa. Certo anche Baldini, soprattutto nelle ultime giornate, qualche errore lo avrà commesso ma quando in difesa hai una coppia centrale male assortita con due giocatori uguali come caratteristiche come Angella e Vulikic e con l’uomo migliore, Dell’Orco, rientrato ieri sera per necessità dopo una lunga assenza, se a centrocampo giochi con una mezzala, Bartolomei, adattata a play e un Santoro e un Kouan non all’altezza delle aspettative, probabilmente sopravvalutate, è dura.

Per non parlare poi dell’attacco, privo di una punta centrale di ruolo, con due seconde punte, Seghetti e Vazquez, adattati a fare le prime e coadiuvati sugli esterni dagli inesistenti Lisi, Matos e Ricci, con gli esterni bassi, che siano Cancellieri o Bozzolan, ieri sera sovrastato da Pattarello e giustamente tolto da Baldini all’intervallo, a sinistra o Paz o Mezzoni a destra, che difficilmente appaiono determinanti. In queste condizioni anche Baldini può andare in confusione ma spostare ad arte il mirino sull’allenatore quando le responsabilità evidenti sono della società, è un giochino che non paga!

Ad Arezzo si è salvato il solo Adamonis, autore di almeno un paio di buoni interventi che hanno, purtroppo, solo ritardato il raddoppio dell’Arezzo, inevitabile giocando nove contro undici. In quella mezzora scarsa, invece, nella quale ha giocato dieci contro undici, il Perugia era sembrato migliore di quello della prima frazione anche se, colpo di testa di Seghetti a lato di poco, il portiere amaranto Trombini ha passato una serata tranquilla.

Sabato si chiude il girone d’andata con la gara interna col Cesena, quella che secondo alcuni “intenditori” doveva essere uno scontro diretto e che invece sarà solo la gara contro la capolista che, insieme alla Torres, sta dominando il campionato. Abbandonati i voli pindarici, qualunque possa essere il risultato di questa gara, il vero big-match lo giocherà poi la società nell’imminente mercato di riparazione.

O si fa un mercato serio, rinforzando adeguatamente la rosa, colmando le lacune principali già descritte in precedenza con l’ingaggio di tre giocatori FORTI ed EFFICIENTI, un centravanti ed un play di centrocampo di ruolo e un difensore centrale, potando i rami secchi, per dare la possibilità a mister Baldini di poter arrivare a giocarsi con qualche chance in più la lotteria dei playoff o Santopadre ceda al più presto la società perché, ormai da tempo, è diventato lui l’ospite indesiderato.

A sorpresa, invece, Santopadre ha scelto la terza via, la più comoda per lui, quella dell’esonero di Baldini, smentendo sé stesso che una settimana fa aveva dichiarato che il tecnico toscano sarebbe stato l’allenatore del Grifo fino al termine del campionato. Un altro colpo di scena in questo 2023 orribile per il Perugia Calcio che ci auguriamo possa finire al più presto.

Danilo Tedeschini