A Napoleone sarebbe piaciuto Formisano

405
Vittoria di

“Meglio un generale fortunato che uno bravo”, diceva l’imperatore francese: la frase sintetizza la vittoria del Perugia a Pescara

 

Una frase celebre di Napoleone Bonaparte recitava: “Preferisco un generale fortunato ad uno bravo”. Tre partite sono troppo poche per giudicare l’operato di un allenatore giovanissimo come Formisano, comunque sicuramente molto preparato, ma non abbiamo nessun dubbio ad affermare che il tecnico napoletano sia fortunato, alla luce dei cinque legni colpiti dagli avversari del Perugia nelle tre partite con mister Formisano in panchina.

L’ultimo dei cinque, quello colpito sullo zero a zero a Pescara ieri sera da Di Marco con una saetta dai venti metri che, aggiunto al clamoroso autogol di Di Pasquale al novantaquattresimo, praticamente l’unico tiro scagliato nella porta di Plizzari, dimostra come la componente fortuna abbia avuto un ruolo determinante nell’importantissimo successo del Perugia di mister Formisano all’”Adriatico-Cornacchia”, vittoria che consente al Grifo di ritornare da solo al terzo posto, con un punto di vantaggio sulla coppia toscana formata da Carrarese e Pontedera e ben cinque sul Pescara.

Oltre ai due episodi fortunati citati c’è stata anche la maiuscola prestazione del portiere Marius Adamonis che, oltre a parare nel primo tempo il maldestro rigore calciato da Vergari, con almeno altri tre  pregevoli interventi ha praticamente chiuso la porta alle conclusioni dei pescaresi. Nel caso di Adamonis la fortuna c’entra poco perché il portiere fa parte della squadra ed è lì per parare ma sicuramente senza i suoi interventi il risultato sarebbe stato diverso.

Non bisogna però dimenticare che nella prima mezzora il Perugia ha disputato una signora partita, aggredendo alta la squadra di mister Zeman, impedendole di ragionare e, soprattutto, di rendersi pericolosa. Un ottimo approccio alla gara, purtroppo non coronato con azioni pericolose se si eccettua quella del gol divorato da Sylla, colpevolmente impappinatosi davanti a Plizzari quando ormai bastava solo spingere la palla in rete e alla rete annullata nel recupero della prima frazione allo stesso Sylla per un fuorigioco molto dubbio.

Dopo il palo e il rigore la gara cambiava, col Perugia che abbassava molto il suo baricentro consentendo al Pescara di tenere sempre in mano il pallino per la restante ora di gioco. Calo fisico o  bravura degli avversari? Probabilmente entrambe le componenti, ma, comunque, l’importante è averla scampata e che al novantaquattresimo sia arrivato graditissimo il regalo di Di Pasquale, a trasformare la sofferenza in gioia.

Accennavamo a Sylla, prezioso nella sua azione di raccordo nella prima mezzora, fumoso, invece,  in zona gol e sparito poi dal campo dopo il suo erroraccio, episodio del gol annullato a parte. Proprio i due nuovi arrivi, Sylla e il centrale difensivo di destra Lewis, saltato troppo spesso dai suoi avversari e autore del fallo del rigore, non hanno convinto, mentre va sicuramente sottolineato il grande spirito al sacrificio dimostrato dal gruppo nei momenti di difficoltà e la convincente prestazione di Dell’Orco, tornato ai  suoi standard migliori.

Sottotono a centro campo Santoro, che ha rimediato anche l’ennesimo giallo che gli farà saltare la prossima gara interna con la Spal nella quale saranno assenti anche Iannoni, espulso per doppia ammonizione nel rovente finale e, probabilmente Angella, uscito durante la ripresa per i soliti problemi muscolari che troppo spesso lo affliggono. Buona, invece la prova di Kouan, sempre pronto a mordere e a ripartire in tutte le zone del campo, suo il cross dal quale è scaturito l’autogol decisivo.

Davanti, detto della prova opaca di Sylla, Seghetti ha dimostrato tanta volontà ma l’arretramento del baricentro della squadra dopo la prima mezzora non lo ha certamente aiutato, costringendolo a correre molto a vuoto e a sfiancarsi parecchio, con Formisano che lo ha giustamente sostituito con Cudrig a metà ripresa.

Se è vero che la fortuna o la Dea Eupalla ci ha dato una grossa mano, è anche vero che la fortuna bisogna meritarsela e, lo ripetiamo, la prima mezzora ben giocata e lo spirito di gruppo ottimamente  votato al sacrificio dimostrato dai ragazzi di Formisano a Pescara, lasciano ben sperare, con la classifica che con il terzo posto, obiettivo di ripiego ma importantissimo in chiave playoff, torna ad essere incoraggiante.

Allenatore e squadra devono adesso dimostrare che la strada intrapresa sia quella giusta dando continuità in minutaggio alle prestazioni e di conseguenza ai risultati, migliorando la qualità dei passaggi, troppe palle perse, a cominciare dalla gara interna di domenica contro la Spal, avversario non facile, a dispetto del suo terzultimo posto in classifica.

La squadra di mister Colucci è infatti reduce da una striscia positiva di sei gare e, soprattutto dal positivo zero a zero casalingo contro la capolista Cesena, costringendo per la prima volta l’attacco atomico romagnolo a rimanere all’asciutto, segno di una ritrovata solidità difensiva che aveva fatto difetto, invece, alla Spal nel primo terzo di stagione.

Archiviamo con soddisfazione questa preziosa vittoria ma non culliamoci sugli effimeri allori. Con la Spal serve continuare a vincere per cominciare a blindare questo terzo posto, approfittando anche delle non facili gare del Pontedera, impegnato sul terreno della capolista Cesena e della Carrarese che va a Pesaro a giocare contro un avversario in forma e in serie positiva, due vittorie e cinque pareggi, da ben sette gare.

Danilo Tedeschini