A Natale tutti più buoni? Con questo Perugia non si può!

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Dopo il tris del Cesena sentiti auguri all’amministratore unico Santopadre: ci faccia il regalo di liberare il club. Formisano teorico del calcio (ma poco umile), “capiscioni” ancora una volta smentiti dai fatti

 

Vigilia di Natale, dovremmo essere tutti più buoni, ma mi spiegate come possiamo esserlo dopo una prestazione vergognosa come quella offerta dal Perugia contro il Cesena che ci ha preso letteralmente a pallonate per tutto il primo tempo? Un primo tempo chiuso sul due a zero, ma il risultato più giusto sarebbe stato quattro a zero, con i romagnoli che nella ripresa hanno abbassato la loro furia agonistica limitandosi a controllare e a colpire ancora dall’alto della grande tecnica e personalità dei suoi giocatori. Cesena che ci ha spedito, confermandolo, al quinto posto, adesso a ben sedici punti di distacco dalla vetta, a quattordici dalla Torres, seconda, a quattro dalla Carrarese terza e a due dal Pescara quarto.

Ma siamo a  Natale,  tempo di auguri e allora cominciamo subito a formularli:

Auguri all’Amministratore Unico Massimiliano Santopadre che, dopo anni infarciti di errori di costruzione, di “non progetti” e di comunicazione, anni in cui ha svuotato lo stadio “Curi” numericamente (ormai sono rimasti poco più di tremila affezionati a guardare dal vivo queste figuracce), è riuscito nell’impresa, ardua, di svuotare anche l’interesse, non la passione, della maggioranza silenziosa, quella che lo contesta, non con i continui insulti nei suoi confronti dei pochi spettatori del “Curi” ma, giustamente e civilmente, non andando più allo stadio.

Ci è riuscito collezionando due sanguinose retrocessioni in quattro anni e, in questa stagione, che doveva vedere subito il Perugia riproporsi come candidata fortissima alla promozione diretta, ha invece portato ai nastri di partenza una squadra con grandi lacune numeriche e di qualità in attacco, privo com’è di una punta centrale di ruolo dopo la cessione, addirittura solo due ore prime del via dell’esordio in campionato, dell’unico centravanti di ruolo, Di Serio, solo in parte tamponate dalla bella scoperta del giovane Seghetti.

Ha iniziato il campionato con una difesa i cui centrali hanno le identiche caratteristiche: l’esperto ma fragile fisicamente Angella, la scommessa Vulikic e il giovane Morichelli, tutti alti e tutti lenti, con il migliore e il più veloce, Dell’Orco, assente per mesi dopo l’ennesimo grave infortunio della sua carriera, costretto a figuracce al rientro, perché ancora non in condizione, come ad  Arezzo o ieri col Cesena. E che dire del tanto osannato centrocampo (il più forte della categoria affermano i “capiscioni”), formato dal deludente Santoro, da “mi limito al compitino Bartolomei” e dal confusionario, da sempre, Kouan, umiliato ieri da quello veramente più forte della categoria?

L’ultimo dei suoi errori è stato cacciare Baldini, che, se pur non esente da errori, come tutti gli umani, con questa rosa monca ha fatto quello che poteva fare, il suo, trenta punti in diciotto gare, per sostituirlo con un tecnico giovane e inesperto, Formisano. E allora ancora Buon Natale, Santopadre, nella speranza che il “Bambinello” o, in seconda istanza, la Befana, possa portarci il regalo più bello, quello che quasi tutti i tifosi del Grifo e, a questo punto, probabilmente anche lei, sognano: la cessione della società.

Buon Natale al tecnico Alessandro Formisano, promosso dalla “Under 19” alla guida della prima squadra a soli trentatré anni. L’esordio è stato catastrofico, con un cambio di modulo, difesa a tre con soli quattro giorni per poterla provare dopo che la squadra era abituata a giocare a quattro da Luglio, con in più l’inutile, a nostro parere, cambio di portiere. Gli alibi ci sono e tanti (le gravi assenze di due attaccanti, Seghetti e Vazquez e quella di Lisi, ad esempio), ma quello che non condividiamo assolutamente sono le sue dichiarazioni nel dopo gara.

Come si fa a parlare, con presunzione, di secondo tempo dominato dal Perugia quando invece i romagnoli, che avevano, loro sì, dominato la prima frazione, nel secondo tempo hanno abbassato il ritmo, controllando la gara, e quando il suo collega Toscano si è reso conto che il Perugia stava marcando una leggera supremazia territoriale, di certo non un dominio, è corso ai ripari inserendo il capocannoniere del campionato Shpendi, tenuto prudenzialmente in panchina per oltre un’ora, e l’altro centrocampista titolare Francesconi, anche lui acciaccato in settimana, chiudendo subito la gara col terzo gol.

E poi caro Formisano, attaccarsi ad episodi dopo una lezione di calcio identica a quella che lei aveva subito a Cesena con l’Under 19, non più tardi di venti giorni prima, 3-0 ieri in casa contro la capolista del Girone B, 4-1 allora a Cesena contro la capolista del Girone dell’Under 19, è fuori luogo. Il gol di Vulikic non è stato annullato perchè, se l’arbitro fischia prima un fallo, il gioco è fermo e non si può parlare di gol annullato. Probabilmente il fuorigioco di Kargbo, che avrebbe disturbato Furlan sull’azione del secondo gol, ci poteva anche stare, ma lei, se cita gli episodi, non può allora glissare sulle due traverse colpite dal Cesena che, col Var, si sarebbero potute trasformare in due gol, perché rimbalzati, probabilmente, oltre la linea.

Le prime impressioni sono che lei sia dotato di un’ottima dialettica, di un lessico forbito, (d’altro canto si è diplomato allo storico Liceo Classico “Sannazaro” del Vomero, a Napoli) e che sia un ottimo teorico del calcio, al quale difetta, al momento, una dote fondamentale, l’umiltà. É giovane e col tempo potrà e dovrà acquisirla, evitando, magari, dichiarazioni come quelle appena accennate o come quella espressa in sede di presentazione (“i moduli non contano”), perché a nostro modesto parere i moduli contano e come e la difesa a tre schierata da lei inizialmente ieri, che ha spianato la strada alla capolista, ne è una prova lampante! Auguri di nuovo mister Formisano, ne ha proprio bisogno!

Tanti auguri ai “capiscioni”, che imperterriti, sui social, sui giornali, in tv, continuano a ”pompare” una situazione incancrenitasi da tempo, finendo per rendersi complici della stessa, magari continuando a cercare sul calendario come poter colmare l’enorme voragine di ritardo accumulatasi dalla vetta senza curarsi, invece, per assurdo, che siamo nettamente più vicini ad uscire dai playoff, sei punti se la Recanatese non perderà il recupero di Gubbio e che, comunque, un playoff da quinto ti riduce le già poche speranze di promozione attraverso i playoff, ai minimi termini.

Infine tanti auguri di cuore di Buon Natale a tutti i nostri affezionatissimi lettori, in particolare a quelli che, per fortuna sempre di meno, ci stimolano con le critiche. A tutti, a nome di tutta la redazione di SportPerugia, formuliamo gli auguri più cari per un Sereno Natale.

Danilo Tedeschini