Cesena primo al giro di boa, Gubbio di nuovo corsaro

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Romagnoli ok anche a Perugia, esordio da dimenticare per mister Formisano. I rossoblù tornano al successo fuori casa dopo 7 sconfitte in esterna battendo il Rimini

 

Paradiso

10 e lode – Cesena

Il Cesena conclude trionfalmente il suo fantastico girone d’andata andando a vincere trionfalmente tre a zero a Perugia. Campione d’Inverno con 46 punti, ad una media stratosferica di 2,42 punti a partita, con 44 gol segnati, nettamente il migliore attacco, non solo del Girone B ma di tutta la Serie C e solo 13 subiti, miglior difesa del Girone insieme a quelle di Carrarese e Torres, quest’ultima splendida seconda a solo due lunghezze dai romagnoli. Numeri incredibili quelli della corazzata bianconera che, nel girone di ritorno, si contenderà solo con la squadra sarda la promozione diretta visto che le più immediate inseguitrici, Carrarese e Pescara, sono distanti, ben dodici lunghezze gli apuani e addirittura quattordici gli abruzzesi. La gara del “Curi” si rivela una sorta di “passeggiata di salute” per la squadra di mister Toscano, in vantaggio due a zero già alla fine del primo tempo, dopo aver anche colpito due clamorose traverse, grazie alla doppietta di Hraiech, con la rete di Berti, su assist dell’appena subentrato Shpendi, capocannoniere del torneo, a metà ripresa, a chiudere i giochi. Complimenti a tutti!

9 – Carrarese

Una Carrarese, al solito poco spettacolare ma cinica, espugna, grazie ad un rigore trasformato da Capello all’ultimo secondo, il difficile terreno del Pontedera, due a uno il finale. Carrarese subito in vantaggio con un colpo di testa di Di Gennaro, che subisce il pari in pieno recupero su un azione d’angolo, fotocopia a quella del vantaggio apuano. Quando sembra che debba finire in parità, un tiro di Panico, all’ultimo tuffo, incoccia sul braccio di un difensore ed il netto rigore viene trasformato da Capello nel tripudio dei tanti tifosi giunti dalla vicina Carrara. La squadra di Dal Canto chiude l’andata al terzo posto con trentaquattro punti.

8 – Gubbio ed Entella 

Dopo sette sconfitte esterne consecutive il Gubbio torna al successo fuori casa andando a vincere con merito due a uno a Rimini. Le reti di Di Massimo nel primo tempo e di Udoh nella ripresa, quest’ultimo arrivato in superiorità numerica, mandano sul velluto la squadra di Braglia e il due a uno nel recupero salva solo l’onore dei romagnoli. Gubbio che, al giro di boa, si posiziona nel terzetto all’ottavo posto, a quota ventiquattro, insieme ad Entella e Lucchese, ma che deve ancora recuperare la gara interna con la Recanatese.

Colpaccio dell’Entella, che va a vincere meritatamente uno a zero, al “Tubaldi”, contro la Recanatese. Ai liguri è sufficiente il gol di Parodi, dopo soli diciassette minuti, per portare a casa quel prezioso successo che, proprio al giro di boa, permette loro di entrare, finalmente, in zona playoff, nel terzetto delle ottave.

7 – Torres, Lucchese e Spal

Alla Torres basta un veemente inizio, coronato dalla punizione vincente di capitan Scotto, per far sua la gara del “Vanni Sanna” contro il Pineto. Per il resto della gara i sardi si limitano a controllare la squadra abruzzese, sfiorando il raddoppio nella ripresa con il palo colpito da Zecca, rischiando veramente poco. Torres seconda in classifica con quarantaquattro punti, a due lunghezze dal Cesena al giro di boa. Un grandissimo risultato parziale! .

La Lucchese supera uno a zero l’Ancona al “Porta Elisa” in una sorta di spareggio per rientrare in zona playoff. A decidere l’incontro il gol di Yeboah ad inizio ripresa, dopo un dominio incontrastato, ma infruttuoso, nella prima frazione. Nel finale, nonostante l’espulsione di Gucher, i rossoneri  riescono a mantenere il vantaggio e rientrare, così, nella zona nobile, nel trio all’ottavo posto.

Proprio in chiusura di girone d’andata la Spal ritrova la vittoria grazie ad un netto due a zero casalingo sull’Olbia, griffato dai gol di Bassoli nel primo tempo e di Valentini nel finale. La squadra di mister Colucci, grazie a questi, preziosissimi, tre punti, scavalca i sardi e il Sestri Levante e aggancia Vis Pesaro e Juve N. G. al quartultimo posto, a quota diciannove.

Purgatorio

6 – Vis Pesaro, Fermana e Arezzo

Ancora un pari per la Vis Pesaro, il decimo, un record in questa andata, stavolta in trasferta, ad Alessandria contro la Juve. N.G. I pesaresi vanno sotto alla fine del primo tempo ma riescono a riequilibrare la gara a metà ripresa con Di Paolo, sfiorando poi, la rete della vittoria con il palo colpito da Karlsson. Un’occasione persa per la squadra di mister Banchieri visto che la Juve N.G. era priva dei tre gioielli, ancora convocati in prima squadra. Vis Pesaro che, al giro di boa, è nel terzetto delle  quartultime.

Una rete di Grassi in pieno recupero regala un pari ormai insperato alla Fermana sul campo del Pescara. I marchigiani, pur disputando una discreta gara, sono andati sotto al quarto d’ora della ripresa e quando ormai sembravano avviati all’ennesima sconfitta, il gol del pareggio fa passare un Natale più tranquillo alla squadra di mister Protti, comunque sempre ultima anche al giro di boa, anche se adesso con tredici punti, con il playout distante sempre quattro lunghezze.

L’Arezzo coglie un buon punto a Vercelli contro il Sestri Levante, con lo zero a zero finale che sta addirittura un po’ stretto alla squadra di mister Indiani, che ha tenuto il campo e creato più occasioni  rispetto ai padroni di casa. L’Arezzo chiude il girone d’andata appena fuori dai playoff, in undicesima posizione, insieme a Rimini e Recanatese, anche se questi ultimi hanno una gara in meno.

5 – Juventus Next Gen., Pescara e Sestri Levante

Quanto valgano i tre gioiellini della Juve N.G, Huijsen, Nonge e Yildiz, quasi sempre prestati alla prima squadra di Allegri, lo ha dimostrato uno dei tre sabato, l’attaccante turco Yildiz che, al debutto da titolare, ha segnato un gran gol al Frosinone nella gara vinta tre a uno dalla squadra di mister Allegri. Questo a dimostrazione di quanto diciamo da tempo, che il campionato è alquanto falsato, con tre o quattro squadre del Girone B che, contro i bianconeri, non hanno potuto usufruire delle assenze di almeno due dei tre, rimediando tre sconfitte, Ancona, Recanatese e Olbia e un pari, il Pineto, con il campionato alquanto falsato. Contro la Vis Pesaro, senza i tre, è arrivato un uno a uno casalingo figlio del vantaggio di Rouhi al tramonto della prima frazione e al pari pesarese nella ripresa. Juve N.G. che chiude nel trio delle quartultime.

Pescara beffato in pieno recupero, quando pregustava ormai di chiudere il girone d’andata al terzo posto. Ed invece il gol del pari della Fermana al novantatreesimo annullava il faticoso vantaggio trovato all’ora di gioco dalla squadra di mister Zeman, “bentornato” di nuovo in panchina a tempo di record dopo l’ischemia transitoria che lo aveva colpito, con la rete di Vergani. L’uno a uno finale relega il Pescara al quarto posto con trentadue punti.

Deludente pareggio casalingo del Sestri Levante con l’Arezzo. La squadra ligure subisce l’iniziativa avversaria per buona parte della gara senza quasi mai dare l’impressione di poterla fare sua. Lo zero a zero finale rispedisce il Sestri Levante al terzultimo posto, adesso a quota diciotto.

Inferno

4 – Pineto e Ancona

Niente da fare per il Pineto nella trasferta in casa della Torres. Andata presto in svantaggio, la squadra abruzzese non è riuscita a riequilibrare la gara, interrompendo così, dopo sette gare utili consecutive, la sua striscia positiva. La matricola di mister Amaolo, comunque, può essere più che soddisfatta del suo girone d’andata, che chiude in settima posizione con ventisette punti.

Ancora una sconfitta esterna, la terza consecutiva, per l’Ancona, con l’unico successo esterno, in dieci gare, uno a zero ad Olbia, datato addirittura Primo Ottobre. Stavolta la meritata battuta d’arresto arriva a Lucca, dove i dorici perdono uno a zero subendo il gol ad inizio ripresa, non riuscendo poi a pareggiare neanche quando la Lucchese rimane in dieci. Girone d’andata deludente per i dorici, che chiudono con un poco tranquillizzante quattordicesimo posto a quota ventuno, solo due lunghezze sopra la zona calda.

3 – Olbia

Ancora una sconfitta per l’Olbia, che perde due a zero l’importante scontro salvezza del “Mazza” contro la Spal. Olbia che subisce la pressione dei padroni di casa, in gol sia nel primo che nel secondo tempo. La squadra di mister Leandro Greco è in piena crisi e precipita quasi sul fondo della classifica con il suo penultimo posto a quota diciassette.

2 – Pontedera

Il Pontedera vanifica all’ultimo secondo tutti gli sforzi profusi per riequilibrare l’incontro casalingo con la Carrarese, pareggio “riacchiappato” al secondo minuto di recupero dal colpo di testa del giovane Delpupo. Neanche il tempo di gioire e un nettissimo mani in area di Morrone provoca il rigore che decide la sconfitta della squadra di mister Canzi che, comunque, chiude l’andata con un più che soddisfacente sesto posto a quota ventinove, ad una sola lunghezza dal quinto del Perugia.

1 – Rimini e Recanatese

Seconda battuta d’arresto consecutiva, stavolta in casa, per il Rimini di mister Troise, battuto due a uno al “Neri” dal Gubbio. I romagnoli vanno subito in svantaggio, poi, soprattutto nella ripresa, sfiorano il pareggio con una clamorosa traversa colpita da Pietrangeli. L’espulsione di Semeraro complica ulteriormente le cose al Rimini che, in dieci, subisce la seconda rete degli umbri ad un quarto d’ora dalla fine. Il gol nel recupero di Ubaldi è utile solo per gli almanacchi. Rimini fuori dalla zona nobile al giro di boa.

La Recanatese chiude malissimo il suo girone d’andata perdendo uno a zero in casa con l’Entella, uscendo proprio all’ultima gara dalla virtuale griglia playoff. La squadra di Pagliari, che subisce il gol-partita a metà primo tempo, compromette il buon girone d’andata disputato, anche se bisogna considerare che ha una gara in meno, quella in trasferta di Gubbio e in caso di risultato positivo rientrerebbe tra le elette.

0 – Alessandro Formisano

Comincia malissimo l’avventura di mister Alessandro Formisano, trentatré anni, il più giovane allenatore dell’intero settore professionistico, bruscamente proiettato dal presidente Santopadre alla guida della prima squadra del Perugia dopo il discreto lavoro svolto alla guida dell’Under 19, in sostituzione di Francesco Baldini, esonerato a sorpresa dopo la sconfitta di Arezzo. Il suo Perugia perde meritatamente tre a zero al “Curi”, dominato nel primo tempo dai romagnoli, che poi si limitano a gestire la ripresa, segnando, comunque, anche il tre a zero. Sorprende molto, a parte la pessima prestazione della squadra, il cambio di modulo difensivo, dalla collaudata difesa a quattro a quella inedita a tre, attuato proprio per la gara contro la capolista con pochissimi giorni per prepararlo, scelta rivelatasi un disastro, la dichiarazione presuntuosa e surreale rilasciata dopo la gara, nella quale il tecnico napoletano ha affermato che, nella ripresa, il Perugia avrebbe dominato. Perugia quinto al giro di boa con trenta punti. Umiltà questa sconosciuta!

Dan.Te.