Abodi: “E’ una B che riserva sempre sorprese”

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    Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, è stato ospite questa mattina con il giornalista Ugo Russo, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

    Un pensiero al tifoso perugino Osvaldo Neri stroncato sabato al Curi durante il derby Perugia-Ternana. Avete deciso un minuto di silenzio su tutti i campi in questo turno infrasettimanale…

    Sarò ai funerali, nelle retrovie tra la gente esprimendo vicinanza ai familiari. Siamo rimasti tutti colpiti da questa tragedia. Proviamo dispiacere e dolore quando succedono queste situazioni. Le squadre, l’arbitro e i tifosi hanno tenuto un comportamento giusto tenendo conto che non è mai semplice prendere le decisioni in quei momenti. Hanno stonato certe polemiche invece di piangere e ricordare.

    Negli ultimi due anni abbiamo visto le favole Crotone, Carpi e Frosinone: con questo sorprendente Cittadella c’è già una prima conferma di come la Serie B favorisca certi exploit?

    Ci stiamo abituando a un campionato che riserva sorprese senza guardare troppo le gerarchie di partenza. E’ uno degli elementi più importanti che caratterizza la Serie B ed è un segnale interessante nel contesto di partite giocate bene e divertenti. Poi è chiaro che è ancora troppo presto per fare valutazioni.

    Sabato scorso era a Ferrara a ha visto quanto entusiasmo attorno alla Spal tornata in B dopo 23 anni: girando sta trovando passionalità e coinvolgimento ovunque?

    Sì ed è una cosa bella perché c’è un coinvolgimento sempre più ampio delle città. Non c’è soltanto il calcio visto come competizione. C’è anche il ritorno del pubblico negli stadi anche se su questo bisogna crescere e bisogna meritare le maggiori presenze sugli spalti con impianti più accoglienti.

    Gli incidenti collegati a Pisa-Brescia hanno visto la sua energica reazione preannunciando decisioni gravi. Come arginare ancor più certi fenomeni?

    Le decisioni verranno prese dagli organismi preposti, io ho espresso con fermezza lo sdegno perché una partita di calcio non può diventare uno scontro militare. Quei fatti verranno analizzati attentamente. Vogliamo un calcio diverso, senza violenza dove con la massima competitività ci siano anche gli sfottò ma senza esagerazioni.