Bravo Grifo, ma adesso serve la controprova

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Bene il  3 a 0 alla Lucchese al quale va però dato il giusto peso. Ora scontro diretto per il terzo posto con il Pescara
foto: acperugiacalcio.com

Bene il  3 a 0 alla Lucchese al quale va però dato il giusto peso. Ora scontro diretto per il terzo posto a Pescara

 

La calza della Befana, aperta con un giorno di ritardo, porta finalmente al Perugia quella vittoria casalinga che mancava da quasi due mesi. Il tre a zero rifilato alla Lucchese restituisce il sorriso ai tifosi biancorossi dopo un 2023, disastroso nella prima metà, culminato con la retrocessione in Serie C, deludente nella seconda, col Perugia che ha chiuso l’anno al quinto posto, a distanza siderale dalle due di testa dopo il pari casalingo con la Vis Pesaro e i due rovesci di Arezzo e al “Curi” col Cesena.

Il largo punteggio non deve però trarre in inganno perché, se è vero che il Perugia ha disputato un gran bel secondo tempo, segnando nella seconda metà di questo altri due gol e sciorinando buone trame di gioco, nel primo aveva sofferto parecchio la Lucchese che, sullo zero a zero, si era vista annullare un gol perché l’assistente ha visto la traiettoria del pallone uscire sul tiro d’angolo prima del colpo di testa vincente di Yeboah e cogliere anche due clamorosi legni, uno prima e uno dopo il meraviglioso gol di Ricci in sforbiciata che ha spaccato la gara al trentacinquesimo.

La ripresa, invece, è stata quasi a senso unico, col Perugia più sciolto e tonico che aveva vita facile, trovando il raddoppio intorno alla mezzora con Paz, che tagliava a fette l’improponibile difesa lucchese e con il nuovo arrivato Sylla, buona la sua prestazione impreziosita da due assist, che siglava il terzo gol in chiusura. Un bel Perugia quello della ripresa, che ha saputo approfittare anche delle gravi assenze dei rossoneri, arrivati a Perugia decimati dal forfait di tutta la difesa titolare.

Proprio per questo occorre dare il giusto valore alla prestazione, senza lasciarci andare a sfrenati ottimismi. Come non dimenticare, infatti,  il quattro a zero rifilato dal Perugia di mister Castori al Brescia nel Gennaio scorso, accolto con eccessivo entusiasmo senza tener minimamente conto che il Brescia, come la Lucchese ieri, era privo di tutta la difesa titolare e per di più rimasto in dieci dopo pochi minuti per l’espulsione di un altro difensore. Quello che successe dopo nelle restanti partite dovrebbe servire da monito ai facili entusiasmi.

Tre punti meritati, importanti per rilanciare la classifica in ottica terzo posto, l’unico obiettivo possibile rimasto ai grifoni alla luce dei sedici punti di distacco dalla capolista Cesena, diciassette se ci mettiamo anche l’enorme svantaggio dello scontro diretto perso in casa tre a zero, ribaltabile solo con un impensabile quattro a zero al ritorno, e i quattordici dalla Torres, quindici a meno di un successo a Sassari per la peggior differenza reti, splendida damigella d’onore della corazzata romagnola.

Il terzo posto della Carrarese, bloccata sullo zero a zero a Fermo dal fanalino di coda del torneo, adesso è più vicino, distando solo due punti dal quarto posto del Grifo che, a sua volta, ne ha, però, solo uno di vantaggio sulle due quinte, la mina vagante Pontedera, che con il Sestri Levante ha colto la sua quinta vittoria consecutiva in trasferta, e il Pescara, incredibilmente battuto ad Alessandria quattro a tre dalla Juve N.G. e al quale il Perugia andrà a far visita lunedì prossimo nel posticipo dell”“Adriatico”. Saranno probabilmente queste quattro squadre a giocarsi il terzo posto.

E quale palcoscenico e avversario migliore per l’immediata controprova che necessita al Perugia per stabilire se il successo di ieri è stato tutta farina del suo sacco o se la rabberciatissima difesa della Lucchese ha dato una grande mano? E della controprova avranno bisogno anche Sylla, che dei sei gol realizzati finora la metà li ha segnati proprio alla difesa della Lucchese, e mister Formisano, che ieri si è riscattato, escludendo con coraggio Bartolomei e Santoro a centrocampo e lanciando sulla trequarti, alle spalle di Sylla, Matos e Ricci, apparsi decisamente diversi dalle abuliche prestazioni cui ci avevano abituato.

Ricci ha impreziosito la sua col gol da cineteca che ha sbloccato la gara in un momento in cui il Perugia stava soffrendo e per questo è ancora più da sottolineare, ma anche la prova di Matos non ci è dispiaciuta. Entrambi, molto probabilmente, sono stati agevolati dall’avere finalmente un centravanti fisicamente strutturato, bravo nell’aprire varchi. Limitatamente al primo tempo, invece, non ci è piaciuta per niente la difesa, lenta e spesso in ritardo in tutti i suoi componenti.

Lunedì prossimo la controprova a Pescara, dove occorrerà tentare di fare risultato pieno per rimanere attaccati al carro del terzo posto visto che, oltre al Pescara, impegnato in casa contro il Perugia, anche la Carrarese e il Pontedera saranno impegnate davanti al proprio pubblico, con l’Arezzo gli apuani e con la Fermana la squadra di mister Canzi.

L’occasione è ghiotta perché il Pescara non è in un buon momento: solo due punti nelle ultime tre gare contro avversari abbordabili come Juve N.G., Fermana e Ancona. I tifosi, insoddisfatti, sono sul piede di guerra e, oltretutto, la squadra di mister Zeman sarà priva del suo miglior centrale difensivo, lo slovacco Mesik, espulso nel finale della gara di Alessandria, e dell’altro centrale difensivo Pellacani, assente da tre turni perché operato al ginocchio. Un delitto non approfittarne!

Danilo Tedeschini