Baldini parla di scelte tattiche deliberate, la verità è che i suoi hanno giocato male. La Torres continua a meravigliare, il Cesena viaggia a quasi quattro gol a partita. E tra loro e il Grifo ci sono altre squadre
La più brutta partita delle sei di quest’anno porta in dote la prima vittoria interna, ottenuta contro il modestissimo Sestri Levante, penultimo in classifica e non ultimo solo perché i tre punti che ha incamerato finora, a fronte di ben cinque sconfitte, li ha ottenuti battendo l’ultima, l’Entella. A decidere la gara l’invenzione di Santoro dopo solo otto minuti, l’unica cosa apprezzabile di tutta la partita…
Da lì in poi si è visto un Perugia rinunciatario, che ha lasciato il pallino in mano all’inoffensivo avversario che, comunque, in un paio di circostanze, regolarmente fallite, ha spaventato i grifoni. Baldini nel dopo gara ha parlato di scelta tattica voluta, quella di schierare un inedito quattro-tre-due-uno che lasciasse l’iniziativa agli avversari. Sarà, ma a noi la scelta non è piaciuta affatto e avremmo voluto vedere cosa sarebbe successo se non si fosse sbloccato il risultato quasi subito, visto che anche le rare ripartenze create non hanno dato esito positivo.
La verità è che il Perugia ha giocato male, come male aveva giocato a Rimini dalla sospensione in poi. Quel Rimini, che alla fine ci ha bloccato sul pari rimontandoci due volte e che avrebbe meritato anche di vincere, ieri è stato umiliato da uno scatenato Cesena nel derby di Romagna dell’ “Orogel Stadium”, stravinto dai bianconeri cinque a due nonostante l’iniziale vantaggio riminese.
Già il Cesena. Avendo visto anche la loro gara, ci è sembrata ancor più netta la differenza di qualità, di fare spettacolo, di facilità ad andare in gol, venti in sei gare, praticamente tre e mezzo a partita di media, tra i romagnoli e il Perugia di quanto i, comunque troppi, cinque punti di differenza in classifica dopo solo sei partite, dimostrino eloquentemente. E il Cesena non è neanche primo perché tre punti più su, ben otto in più del Grifo, c’è la Torres delle meraviglie che, con sei vittorie in altrettante gare, viaggia in vetta a punteggio pieno.
Pensare di colmare questi già pesanti gap da questi due squadroni al momento appare utopia, anche perché poi alle loro spalle ci sono una Lucchese ad undici, ma che conservando il vantaggio di due a uno nei trentasei minuti da giocare nel recupero di Ferrara, salirebbe a quattordici, quattro punti sopra i grifoni, la Carrarese che ha tredici punti, tre in più del Perugia e il Pescara, al momento a pari punti con il Perugia ma con due gare in meno, quella di stasera col Gubbio e quella da recuperare l’11 Ottobre col Pineto, entrambe da giocare all’“Adriatico”. Con due successi gli abruzzesi salirebbero addirittura al secondo posto a quota sedici, sei punti davanti al Perugia.
Ritardi pesanti che, uniti ai problemi di organico della rosa del Perugia, appaiono difficilmente colmabili già dopo sei giornate, nelle quali il Perugia, pur senza perdere mai, ha racimolato solo due successi, quello sofferto di ieri contro la penultima e quello di Ferrara, che all’epoca sembrava scaturito da una grande prova di forza contro una grande squadra ma che, invece, i successivi disastrosi risultati della Spal, che ha perso anche ieri a Recanati, hanno sicuramente ridimensionato.
Sull’analisi della gara di ieri poco da commentare. Una brutta prova che solo i tre punti hanno impreziosito. Salviamo solo Santoro e Kouan mentre gli altri non ci sono sembrati in palla assolutamente, soprattutto gli attaccanti. Quanto ad Adamonis, che si è fatto colpevolmente espellere nel finale, a Fermo dovrà lasciare il ruolo ad Abibi, quello degli errori di Venezia e col Benevento che ci sono costati un’inchiesta (senza la sua papera sul gol del due a due non ci sarebbe stata) e, soprattutto, la retrocessione.
Lunedì prossimo, a Fermo, si giocherà in un terreno insidiosissimo, almeno nelle prime due gare ci era parso in condizioni disastrose. Fortunatamente la Fermana, impegnata stasera a Pesaro, al momento non sembra tanto più forte del Sestri Levante, per cui l’assenza di Adamonis e le difficoltà del terreno potrebbero essere ammortizzate dalla poca qualità dimostrata finora dalla squadra di mister Bruniera che, tra l’altro, se stasera dovesse perdere anche a Pesaro, potrebbe anche essere esonerato. Che la Dea Eupalla ce la mandi buona!
Danilo Tedeschini