I romagnoli, trascinanti da Shpendi, mandano al tappeto il Sestri Levante e corrono verso la B. I biancazzurri, guidati dal vice di Zeman, rimediano quattro schiaffoni dalla Vis Pesaro
Paradiso
10 – Cristian Shpendi
Ormai non fa più notizia il successo del Cesena, ieri sera a Vercelli per tre a uno col Sestri Levante. I liguri resistono un tempo, pareggiando anche il gol del vantaggio del fuoriclasse Cristian Shpendi, capocannoniere del Girone, arrivato a quota sedici gol, ma poi devono ammainare bandiera bianca di fronte al miglior tasso tecnico della fantastica capolista, in gol nella ripresa, prima con Kargbo e poi, nel finale, con Donnarumma. Cesena di un altro pianeta, anche grazie alla classe e al fiuto del gol del suo bomber, capolista a quota sessantotto, con vantaggi siderali sulle avversarie, dodici punti sulla Torres seconda, diciannove sulla Carrarese terza e ventidue sul Perugia quarto. Dominio assoluto! Shpendi attaccante da Serie superiore, probabilmente anche da massima Serie!
9 – Vis Pesaro e Rimini
Trascinato dal solito Karlsson, autore di una doppietta, la Vis Pesaro travolge quattro a zero il Pescara al “Benelli”. La squadra di mister Banchieri domina la gara in lungo e in largo e il quattro a zero, corredato dagli altri due gol, di Pucciarelli in apertura e di Da Pozzo in chiusura, ci sta tutto. Vis Pesaro che aggancia la Lucchese al tredicesimo posto a quota trentadue.
Bel successo casalingo in rimonta del Rimini che, dopo aver chiuso sotto uno a zero la prima frazione col Pontedera, travolge i toscani nella ripresa grazie alla doppietta di bomber Marra, vice bomber del girone con quattordici gol, con la rete del tre a uno finale realizzata da Lamesta. Rimini che rientra in zona playoff, arpionando la decima posizione, l’ultima utile, a quota trentacinque.
8 – Arezzo
Una doppietta di Gucci nella ripresa, andato in doppia cifra, spalanca le porte della vittoria all’Arezzo, che batte meritatamente due a zero la Recanatese al “Comunale”. Con questi tre punti i toscani salgono all’undicesimo posto da soli, a quota trentaquattro, appena fuori dalla zona nobile.
7 – Torres e Pineto
La Torres vince meritatamente uno a zero l’importante scontro diretto del “Vanni Sanna” con il Perugia. I rossoblu, che proprio prima del fischio d’inizio hanno dovuto rinunciare al loro miglior cannoniere, Fischnaller, infortunatosi nel riscaldamento, conquistano i tre punti grazie al rigore trasformato da Diakite, il sostituto della punta altoatesina, a meno di un quarto d’ora dal termine. La Torres consolida il suo secondo posto, toccando quota cinquantasei, tornando a più sette dalla terza.
Il Pineto supera uno a zero in casa l’Olbia, grazie ad un’autorete dei sardi dopo solo sette minuti. Massimo risultato col minimo sforzo per la squadra di mister Roberto Beni che, in tre partite sulla panchina del Pineto, ha conquistato sette punti. Pineto sempre nono, adesso a quota trentasei.
Purgatorio
6 – Carrarese, Spal, Lucchese ed Entella
Quando ormai stava pregustando il dolce sapore della vittoria sul campo dell’Ancona, la Carrarese viene raggiunta al quarto minuto di recupero dal gol del due a dei dorici. Primo quarto d’ora di gara scoppiettante, con il vantaggio di Finotto, l’immediato pari dorico e il due a uno segnato da Schiavi con una magistrale punizione. Sembra fatta ed invece in pieno recupero l’Ancona pareggia, con la Carrarese che, comunque, rimane saldamente al terzo posto con quarantanove punti, portando a tre le lunghezze di vantaggio sulla quarta, il Perugia, anche se il ritardo dalla Torres, seconda, sale a sette lunghezze
Una rete di Dalmonte nella ripresa permette alla Spal di pareggiare l’autorete di Carraro nel primo tempo e di uscire con un buon pari, per uno a uno, dallo scontro diretto del “Recchioni”. La Spal sale al quintultimo posto raggiungendo il Sestri Levante a quota ventotto.
La Lucchese coglie un meritato pareggio ad Alessandria, sul campo della squadra più in forma del momento, la Juve N.G. I toscani passano addirittura in vantaggio nel primo tempo con Cangianiello, ma vengono raggiunti ad inizio ripresa dai bianconeri. Lucchese tredicesima in compagnia della Vis Pesaro.
L’Entella pareggia zero a zero il posticipo del “Barbetti” contro il Gubbio. Brutto primo tempo dei liguri, che rischiano di andare sotto in due circostanze, mentre nella ripresa la squadra di mister Gallo sale in cattedra, fallendo, però, un paio di volte il colpo del k.o.. Nonostante il meritato punto conquistato l’Entella scivola in dodicesima posizione, a quota trentatré, fuori dalla zona playoff.
5 – Ancona, Fermana, Juventus Next Gen e Gubbio
L’Ancona non si arrende mai e, proprio all’ultimo tuffo, riagguanta la Carrarese sul due a due, grazie al gol di Saco. nella sfida del “Del Conero”. I marchigiani avevano già recuperato subito lo svantaggio iniziale con Energe per poi essere nuovamente trafitti dagli apuani al quarto d’ora del primo tempo. Il due a due finale permette all’Ancona di rimanere ancora fuori dalla zona bollente, con il suo sestultimo posto, a quota trenta.
La Fermana era obbligata a vincere la gara-spareggio casalinga con la Spal che, invece, termina con un uno a uno che serve a poco alla squadra di mister Protti, andata in vantaggio grazie ad un’autorete nella prima frazione e raggiunta dagli emiliani nella ripresa. Fermana sempre desolatamente ultima, adesso con diciotto punti.
Si ferma a quattro la striscia di vittorie consecutive della Juve N.G., bloccata sull’uno a uno casalingo dalla Lucchese, passata in vantaggio nel primo tempo. La veemente reazione bianconera nella ripresa porta subito al pareggio, grazie al gol di Anghele. Juve N.G che, comunque, rimane saldamente in zona playoff con il suo ottavo posto, adesso a quota trentasette, portando a dieci gare, sei vittorie e quattro pari, la sua lunga striscia di imbattibilità.
Deludente pareggio casalingo per zero a zero del Gubbio nel posticipo che lo vedeva opposto all’Entella. I padroni di casa durano un tempo, nel quale sfiorano un paio di volte il vantaggio, calando sensibilmente nella ripresa dove rischiamo di perdere. Gubbio che rimane al quinto posto, adesso con quarantaquattro punti.
Inferno
4 – Perugia e Olbia
Un Perugia lento e prevedibile perde uno a zero, su rigore, a Sassari con la Torres, la gara che doveva riconsegnargli, in caso di vittoria, le possibilità di arrivare secondo. Niente di tutto questo, discorso chiuso con il Perugia sempre quarto con quarantasei punti, tornato adesso a ben dieci lunghezze dai sardi e con gli scontri diretti sfavorevoli, mentre anche il ritardo dal terzo posto della Carrarese sale a tre lunghezze.
Ancora una sconfitta per l’Olbia, battuta uno a zero a Pineto. A decidere la gara lo sfortunato autogol di Bianchimano in apertura di primo tempo. Per i sardi piove sul bagnato e la classifica, impietosa, li posiziona sempre al penultimo posto con ventuno punti, con l’enorme rischio di retrocedere direttamente, senza disputare il playout, se il distacco dalla quintultima, adesso di ben sette lunghezze, dovesse superare gli otto punti.
3 – Recanatese
Il cambio di allenatore, Giacomo Filippi al posto di Giovanni Pagliari, non sortisce, al momento, l’effetto sperato e la Recanatese continua la sua terribile serie negativa, sei sconfitte consecutive, dieci, con un solo pareggio, nelle ultime undici gare, perdendo anche ad Arezzo. I marchigiani resistono solo un tempo in Toscana ma poi subiscono due gol nella ripresa e perdono meritatamente, Marchigiani sempre più terzultimi con i loro ventiquattro punti.
2 – Sestri Levante
Niente da fare per il Sestri Levante nella gara casalinga, giocata come sempre a Vercelli, contro la capolista Cesena. I ragazzi di mister Barilari resistono un tempo, pareggiando anche con Forte, ormai una certezza, la rete del Cesena. La ripresa non ha storia con i romagnoli che premono sull’acceleratore segnando altri due gol. La sconfitta casalinga per tre a uno condanna i liguri al quintultimo posto, in compagnia della Spal.
1 – Pontedera
Ancora un passo falso del Pontedera, battuto nettamente tre a uno a Rimini. Eppure la squadra di Canzi aveva iniziato bene la gara, passando in vantaggio con Ianesi e mantenendo l’uno a zero fino all’intervallo. Nella ripresa i soliti errori difensivi favorivano la rimonta romagnola. Pontedera sempre settimo con i suoi trentanove punti, ma ormai lontano ben dieci lunghezze dal terzo posto.
0 – Giovanni Bucaro
Naufragio pescarese a Pesaro. La squadra guidata da mister Bucaro, secondo di Zeman, operato ieri a Pescara, dove gli hanno applicato quattro bypass coronarici, tanti auguri mister, stagione e forse carriera conclusa per il boemo, vista la veneranda età, perde sonoramente quattro a zero la gara contro la Vis, rimanendo in balia degli avversari per quasi tutta la partita. Probabilmente la squadra ha risentito anche della mancanza di Zeman ma certamente la sconfitta non può avere alibi e il povero mister Bucaro ci ha capito ben poco. La squadra abruzzese rimane mestamente al sesto posto con quarantuno punti, ormai molto lontana, ben otto lunghezze, dall’obiettivo terzo posto. A questo punto la società abruzzese è di fronte ad un bivio; sollevare dall’incarico Bucaro e optare per un nuovo allenatore o confermare il secondo del boemo sulla panchina abruzzese, augurandosi, magari, che Zeman, se pur impegnato in una lunga convalescenza, possa consigliare il suo vice da lontano. Crisi imprevedibile!
Dan.Te.