Il Perugia vince ma non convince

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Il tecnico del Perugia dopo il 2-2 con la Vis Pesaro:
foto: Settonce

Il Grifo espugna Olbia con l’unica conclusione nello specchio della porta, poi un secondo tempo nullo. La rosa va rinforzata, ma vista la tradizione…

 

Il dizionario della Treccani alla parola convincente recita: “che riscuote consenso, che dimostra con certezza e bravura”. Tutto quello che ieri ad Olbia il Perugia ha continuato a non dimostrare nonostante il successo di misura per uno a zero. Perugia che, invece, tramite un giochino linguistico, ha tolto le prime tre lettere all’aggettivo convincente trasformandolo in vincente, che ad Olbia era l’unica cosa che contava.

Il Perugia ci è riuscito nel peggiore dei modi, giocando un discreto calcio fino alla trequarti nel primo tempo, perdendosi, come consuetudine negli ultimi sedici metri, riuscendo a sbloccare la partita con un colpo di testa di Paz su azione d’angolo nel crepuscolo della prima frazione, l’unico tiro di tutta la gara nello specchio della porta di entrambe le squadre. Nella ripresa il nulla, con il Perugia che non riusciva a chiudere la gara contro un avversario modestissimo, limitandosi a portare in porto il risicatissimo, quanto preziosissimo, vantaggio.

Preziosissimo perché permette al Perugia di ritornare al terzo posto, ormai l’unico obiettivo concreto di questa squadra, vista la voragine di dieci punti che separa i grifoni dalla nuova capolista, lo scatenato Cesena e gli otto dalla Torres, bloccata a sorpresa sul pari a Fermo dal fanalino di coda del torneo.

Terzo posto favorito dal pari interno della Carrarese, ora un punto dietro ai grifoni, contro la Recanatese, mentre, insieme al sorprendente Pineto, quinto a quattro lunghezze, potrebbe rientrare nella lotta per il terzo posto chi, tra Pescara e Pontedera, al momento rispettivamente cinque e sei lunghezze dietro i grifoni, dovesse prevalere nel recupero di domani sera del “Mannucci”, con la squadra di Zeman che, con un pari, raggiungerebbe i “cugini” del Pineto a quattro punti dal Perugia.

Ma il Perugia per cogliere il terzo posto deve assolutamente migliorare in fase realizzativa perché non sempre ti troverai di fronte una modesta squadra di “Under” come l’Olbia, quintultima ma solo grazie a quei venti minuti iniziali di buio della capolista Cesena alla prima giornata, probabilmente con la testa ancora al mare, quando subì inopinatamente due gol dai sardi per poi perdere due a uno, unica sconfitta della capolista in sedici gare. Senza quei tre punti l’Olbia sarebbe penultima.

D’altro canto, lo ripeteremo all’infinito, la forza offensiva attuale del Perugia permette di battere solo le squadre deboli, con l’eccezione che conferma la regola del sofferto due a uno casalingo sul Gubbio. Basta infatti scorrere la classifica al contrario per accorgersi che sei delle sette vittorie del Grifo sono arrivate contro le ultime sette, con la settima squadra dei bassifondi, la Vis Pesaro, che sarà ospite al “Curi” domenica pomeriggio, con questa favorevole statistica che potrebbe essere foriera di un’altra vittoria.

Per ovviare a questa carenza offensiva mister Baldini le sta provando tutte. In terra di Sardegna è tornato al quattro-tre-tre, rispolverando Lisi sulla sinistra e Ricci a destra con Matos nel ruolo di falso nueve stante l’indisponibilità di Vazquez e con Seghetti, allenatosi poco in settimana, partito dalla panchina e subentrato nell’ultima mezzora. Non è cambiato niente rispetto alle precedenti gare, anzi, davanti le cose sono andate decisamente peggio e meno male che la “testata” di Paz ha evitato che stessimo a parlare di un altro, penalizzante pareggio.

E’ chiaro che più che il tecnico, che le prova tutte con il poco materiale a disposizione e che dovrà tenere duro ancora per tre gare, Vis Pesaro in casa, Arezzo fuori e Cesena al “Curi” all’ultima giornata prima del giro di boa e la lunga sosta per le feste, dovrà essere la società, ASSOLUTAMENTE AD INIZIO MERCATO, a dover ADEGUATAMENTE RINFORZARE la rosa, in particolare in attacco, ma vista la tradizione delle precedenti sessioni del mercato invernale, c’è poco da essere fiduciosi ma, comunque vale la pena aspettare. Chissà!

Al “Nespoli” c’è poco da salvare, oltre alla vittoria. Probabilmente la prova dell’esterno basso di destra  Paz, impreziosita dal gol e quella, dall’altra parte, dell’esterno alto, il rientrante Lisi che, anche se a volte confusionario si è dato molto da fare, fornendo tra l’altro, con una perfetta traiettoria su calcio d’angolo, l’assist per il gol della vittoria. Per il resto molte insufficienze a centrocampo e in avanti, con la difesa praticamente mai impegnata dall’evanescente e debole squadra di casa.

Domenica, come accennato, arriverà al “Curi” la Vis Pesaro, squadra al momento quintultima con l’Olbia, ma sicuramente dal tasso tecnico e di esperienza superiore a quello dei sardi visto che nella squadra marchigiana giocano l’ex Bari, Brescia e Foggia, Tonucci in difesa, l’ex Empoli, Napoli e Torino, Valdifiori a centrocampo e l’ex Chievo ed Empoli, Pucciarelli in attacco.

Detto questo, partita assolutamente alla portata dei grifoni nonostante le difficoltà offensive, per cui è logico attenderci il secondo successo consecutivo, sarebbe la prima volta in questa stagione, anche se non sarà una passeggiata di salute. Il terzo posto va assolutamente salvaguardato da una  concorrenza folta e agguerrita!

Danilo Tedeschini