La “fuga dal Curi” prosegue

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La campagna abbonamenti “tifiAMO” non ferma il trend negativo degli ultimi nove anni

 

Era prevedibile e i dati lo hanno impietosamente confermato. La campagna abbonamenti del Perugia Calcio di questa stagione, denominata “TifiAMO”, si è conclusa sabato scorso stabilendo quell’ennesimo primato negativo, solo 2.022 tessere, con il trend negativo che continua a scendere, stagione dopo stagione, dal campionato 2015-16, quello successivo al campionato di B con mister Camplone in panchina, che aveva visto abbonarsi 7.219 tifosi.

In nove campionati il Perugia ha, quindi, perso 5197 abbonati, ben oltre il 71% della buona dote raggiunta nel primo anno dei ritorno in B dopo i due campionati di C con Camplone in panchina. Addirittura il risultato di quest’anno è inferiore anche ai lontani primi due campionati di Serie C della presidenza Santopadre, visto che nella stagione 2012-2013, in Serie C, gli abbonamenti erano stati 3.047 mentre nella stagione successiva, la 2013-2014, culminata con la vittoria del campionato e la promozione in B,  vennero staccate 3.115 tessere.

Per ritrovare un risultato peggiore di quello di questa stagione e neanche di molto, bisogna ritornare al campionato di C2 2011-12, il secondo del biennio vincente della presidenza Damaschi, l’anno prima aveva, infatti, già trionfato in Serie D al primo colpo, quando gli abbonamenti sottoscritti furono 1576, solo 446 in meno dei 2022 di quest’anno, registrati, però, in un campionato superiore.

Una vera e propria emorragia, come si può evincere da questi dati, le cui colpe vanno ascritte principalmente all’Amministratore Unico del Perugia Calcio Massimiliano Santopadre, capace di retrocedere in C per ben due volte in soli quattro campionati, provocando una disaffezione enorme  per la carente gestione sportiva della società tra mercati estivi e invernali sempre insoddisfacenti, tanto per usare un eufemismo, ingaggi di allenatori spesso non all’altezza o di giocatori reduci da lunghi infortuni o tecnicamente modesti, da trasformarsi in una vera e propria  “Fuga” dal “Curi”.

Quattro preliminari raggiunti con modesti piazzamenti, regolarmente tutti persi al primo turno e la fase finale del playoff raggiunta una sola volta e anche questa subito interrotta con l’immediata eliminazione, non possono assolutamente controbilanciare le due vergognose retrocessioni degli ultimi anni, anche se, ma solo grazie al bravo mister Caserta, uno dei pochi tra gli allenatori del Perugia dell’ultimo lustro a salvarsi e all’imperizia dell’allenatore del Padova Mandorlini, riuscimmo rocambolescamente a tornare subito in B.

L’onda lunga del dopo Covid, che ha fatto registrare un’inversione di tendenza quasi dappertutto, con un incremento del numero di abbonati e spettatori, non solo in Serie A o in B, basta vedere gli oltre undicimila spettatori di media del Cesena nel nostro girone, con quasi 7.000 abbonati o gli oltre 13.000 abbonamenti del Catania nel Girone C, a Perugia non si è verificata, anzi il decremento è continuato imperterrito.

La frattura tra tifoseria del Perugia e proprietà è ormai da tempo insanabile e gli spaventosi numeri della “Fuga dal Curi” in questi nove anni ne sono la prova schiacciante ma, evidentemente, Santopadre non vuole prenderne atto e prosegue per la sua strada che non ci porta da nessuna parte, visto il corposo ritardo dalle prime, già accumulato in sole sei giornate da questa rosa, come sempre monca, nonostante la bravura di Baldini.

Questa la classifica della media degli spettatori totali, abbonati + paganti nel Girone B dopo tre gare, con il Perugia solo quinto, davanti alla Torres, sesta, per  solo 23 spettatori a partita, grazie al decisivo apporto dei seicento tifosi del Pescara presenti al “Curi” contro i pochi tifosi avversari che si recano in Sardegna.

Cesena – 11.310

Spal – 7.178

Pescara – 6.072

Ancona – 4.182

Perugia – 3.882

Torres – 3.859

Rimini – 3.734

Arezzo – 3.553

Lucchese ed Entella sono tra i 2959 e i 2.417. Vis Pesaro, Carrarese, Olbia, Fermana e Gubbio sono tra i 1818 e i 1184. Recanatese, Pontedera, Pineto e Sestri Levante sono tra i 594 e i 437. La Juventus N.G, infine, ha totalizzato solo 139 spettatori, solo un centinaio non contando i tifosi ospiti.

Danilo Tedeschini