Le contraddizioni di Alvini. Parte 1 – Le gare in casa

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Il rendimento interno del tecnico toscano è il peggiore della storia del Perugia in Serie B. Ma da contraltare ci sono le statistiche in trasferta

Il rendimento interno del tecnico toscano è il peggiore della storia del Perugia in Serie B. Ma da contraltare ci sono le statistiche in trasferta

 

Dopo due terzi di campionato, ormai, alle spalle, è veramente difficile capacitarsi dell’andamento contraddittorio del Perugia di mister Alvini, attualmente nono con quarantuno punti a braccetto col Cittadella.

Posizione lusinghiera se, come parametro, viene preso l’obiettivo iniziale, quello della salvezza, sbandierato troppo prudentemente dalla società e, a ruota, dallo stesso tecnico in estate.

In linea col valore della rosa, a nostro modesto parere, espresso anch’esso al termine del mercato estivo, parere identico a quelli ascoltati in tv da personaggi molto più illustri come gli ex grifoni Baiocco, Ze Maria e Gori, tanto per citarne qualcuno.

Ma è come il Perugia sia arrivato in questa posizione che è difficilmente spiegabile, alla luce dell’andamento diametralmente opposto tra le gare casalinghe, che analizzeremo in questo articolo e quelle in trasferta, che ci ripromettiamo di illustrare in un altro articolo tra un paio di settimane, durante la sosta, vista la complessità della ricerca e visto che, fino ad allora, il Perugia fuori casa giocherà solo la gara con la Reggina di dopodomani che, dovesse portare in dote un pareggio o ancor meglio una vittoria, migliorerebbe ulteriormente la bella classifica di Alvini fuori casa.

Dove sta la contraddizione? Come si può vedere dalla tabella sottostante, il Perugia di Alvini, dopo quattordici gare casalinghe, ha, con i soli diciotto punti conquistati, il peggiore rendimento al “Curi” di tutti i campionati, ventiquattro, disputati in Serie B nell’era moderna, quella dal 1950 ad oggi, oltre settant’anni di storia.

Al contempo, però, ma questo lo analizzeremo, appunto, nell’articolo che uscirà tra un paio di settimane, vi possiamo anticipare che il Perugia di Alvini è anche il secondo in assoluto come rendimento nelle gare giocate in trasferta grazie ai ventiquattro punti conquistati lontano dal “Curi”, un solo punto in meno del primatista, Stefano Colantuono, con venticinque punti.

Andando ad analizzare la tabella, ricordando che fino al 1993 la vittoria valeva due punti, per cui, per uniformarla, abbiamo assegnato alle vittorie nei campionati antecedenti, tre punti e non due,  troviamo al primo posto quello di Guido Mazzetti del 1971-72, primo con ben trentasei punti, frutto di undici vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta, con il “Santa Giuliana” di quell’anno, vera roccaforte del Perugia, confermatasi anche l’anno dopo col quinto posto assoluto del “Sor Guido”.

Al secondo posto, dieci anni dopo, l’anno successivo alla retrocessione in B del Grifo del presidentissimo Franco D’Attoma, c’è quello di Gustavo Giagnoni.

Il tecnico col colbacco, fortissimo in casa, 35 punti, la media migliore al “Curi”, fallì la promozione piazzandosi al sesto posto, allora salivano le prime tre senza playoff, con una disastrosa media punti in trasferta, l’opposto esatto di quanto sta facendo Alvini.

Sul podio, al terzo posto, il Perugia di Ilario Castagner che centrò, la fantastica prima promozione in Serie A, vincendo il torneo 1974-75. 31 punti per il Perugia di Ilario nelle prime quattordici gare, uno in più dei trenta del Perugia di Giovanni Galeone, quello che fu promosso in Serie A col terzo posto nel torneo 1995-96 giocando il calcio più spettacolare mai visto al “Curi” e al quale siamo  tuttora affezionati.

Qui, però bisogna fare un distinguo visto che Galeone subentrò alla quinta gara casalinga al posto di Giannattasio che, a sua volta, alla terza gara casalinga era subentrato all’esonerato Novellino. Il Profeta, infatti, nelle sue quindici gare giocate in casa dal Grifo sotto la sua guida totalizzò ben undici vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, per un totale di 38 punti in 15 gare, una in più delle quattordici prese in considerazione, è vero, ma il suo rendimento casalingo si andrebbe, comunque, a collocare tra il primo e il secondo posto.

Il miglior rendimento dell’era Santopadre è quello di Andrea Camplone, sesto assoluto, con 27 punti conquistati, mentre il peggiore in assoluto nelle prime 14 gare, prima di quello di Alvini, apparteneva, e non poteva essere altrimenti a Pierpaolo Bisoli con soli 20 punti conquistati in casa, uno in meno di quelli della coppia Remondini-Balleri, succedutisi alla guida del Perugia nella stagione 1973-74, quella della rocambolesca salvezza conquistata con la vittoria di Parma che determinò lo spiacevole strascico del processo al Perugia, fortunatamente risoltosi con l’assoluzione del Grifo.

Solo quartultimo il Grifo di Cosmi e Oddo, che retrocesse in C due anni fa perdendo il playout contro il Pescara perchè nelle prime quattordici gare, in gran parte giocate con Oddo in panchina, nelle quali totalizzarono ventuno punti, il Grifo non era ancora sprofondato nella crisi totale.

Alla coppia Giacomini-Molinari, invece, succedutisi alla guida del Grifo nel torneo 1985-86, non bastarono i ventidue punti delle prime quattordici gare, quintultima posizione, per evitare l’amara retrocessione in C1, concretizzatasi con la sconfitta interna contro l’Arezzo dell’ultima giornata e poi trasformata in C2 diretta con due punti di penalizzazione dalla sentenza sul calcio-scommesse.

Di seguito la tabella completa della classifica delle prime 14 gare dei 24 campionati disputati in B dal Perugia

1971-72 Mazzetti
36 punti – 11 vittorie, 3 pari, 0 sconfitte

1981-82 Giagnoni
35 punti – 11 vittorie, 2 pari, 1 sconfitta

1974-75 Castagner
31 punti – 9 vittorie, 4 pari, 1 sconfitta

1995-96 Novellino-Giannattasio-Galeone
30 punti – 8 vittorie, 6 pari, 0 sconfitte

1970-71 Mazzetti
30 punti – 9 vittorie, 3 pari, 2 sconfitte

2014-15 Camplone
27 punti – 7 vittorie, 6 pari, 1 sconfitta

1983-84 Vitali
27 punti – 7 vittorie, 6 pari, 1 sconfitta

1997-98 Perotti-Bigon-Castagner
26 punti – 7 vittorie, 5 pari, 2 sconfitte

1984-85 Agroppi
26 punti – 6 vittorie, 8 pari, 0 sconfitte

2018-19 Nesta
25 punti – 8 vittorie, 1 pari, 5 sconfitte

2017-18 Giunti-Breda
25 punti – 8 vittorie, 1 pari, 5 sconfitte

1972-73 Rubino-Grassi
25 punti – 6 vittorie, 7 pari, 1 sconfitta

1994-95 Castagner-Viviani
24 punti – 6 vittorie, 6 pari, 2 sconfitte

1968-69 Mazzetti
24 punti – 5 vittorie, 9 pari, 0 sconfitte

1967-68 Mazzetti
23 punti – 6 vittorie, 5 pari, 3 sconfitte

1969-70 Mazzetti
23 punti – 6 vittorie, 5 pari, 3 sconfitte

1982-83 Agroppi
23 punti – 6 vittorie, 5 pari, 3 sconfitte

2016-17 Bucchi
22 punti – 5 vittorie, 7 pari, 2 sconfitte

2004-05 Colantuono
22 punti – 6 vittorie, 4 pari, 4 sconfitte

1985-86 Giacomini-Molinari
22 punti – 5 vittorie, 7 pari, 2 sconfitte

2019-20 Oddo-Cosmi
21 punti – 6 vittorie, 3 pari, 5 sconfitte

1973-74 Balleri-Remondini
21 punti – 5 vittorie, 6 pari, 3 sconfitte

2015-16 Bisoli
20 punti – 5 vittorie, 5 pari, 4 sconfitte

2021-22 Alvini
18 punti – 4 vittorie, 6 pari, 4 sconfitte

Danilo Tedeschini