Mercato chiuso: squadra buona, ma bisognerà avere pazienza

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Mercato chiuso: squadra buona, ma bisognerà avere pazienza. Tanti arrivi last-minute, per ottenere la giusta amalgama servirà tempo. Quale la formazione tipo?

Mercato chiuso: squadra buona, ma bisognerà avere pazienza. Tanti arrivi last-minute, per ottenere la giusta amalgama servirà tempo. Quale la formazione tipo?

 

Da pochi minuti si è concluso il calciomercato di A e di B. Il Perugia ha messo in atto una vera e propria rivoluzione rispetto alla passata stagione. Sono rimasti solamente Leali, Bianco, Kouan, Terrani e Mustacchio.

Tra i volti nuovi abbiamo i portieri Perilli e Gabriel, i difensori Sgarbi, Ngawa, Cremonesi, Gyomber, El Yamiq, Mazzocchi, Felicioli e Falasco, i centrocampisti, Dragomir, Kingsley e Bordin e gli attaccanti Melchiorri, Bianchimano e Vido.

Poi da registrare tre graditissimi ritorni in biancorosso: parliamo di Moscati, Verre ed Han.

Per quanto riguarda la vecchia guardia, Belmonte ha optato per la rescissione, mentre Del Prete attende ancora il mercato di C, non ancora chiuso. Monaco è ancora del Perugia, anche se ancora ci sono dei margini per la cessione in altri campionati (estero?).

Rispetto alla situazione di rosa al momento del primo impegno ufficiale in Coppa Italia contro il Novara, siamo onestamente molto più rassicurati.

Numericamente il “roster” è completo. Alcuni nomi possono essere considerati una garanzia, ma per il momento ci limitiamo a dire che è meglio lasciar parlare il campo.

Tuttavia gli arrivi più corposi ed importanti sono avvenuti soprattutto nell’ultima settimana. Ai nuovi arrivati servirà fisiologicamente un po’ di tempo per ambientarsi ed assorbire i dettami tecnici di mister Nesta.

Chiedere quindi subito risultati, aldilà di una rosa senza dubbio buona, sarebbe quanto di più sbagliato si possa fare.

Senza poi contare i tanti giovanissimi presenti in rosa anche con gli integrati Pietrangeli, Konaté e Ranocchia provenienti dalla primavera ed un tecnico, Nesta, ancora tutto fuorché navigato.

Quale potrebbe però essere la formazione tipo? Abbiamo considerato il 3-5-2 come modulo di partenza, suggerito anche dalla partenza del trequartista Buonaiuto.

Gabriel, con buona pace di Leali e Perilli, è stato preso per essere il portiere titolare.

Attualmente, per la difesa a tre, appaiono favoriti gli esperti Gyomber e Cremonesi, assieme al belga ex Avellino Ngawa. Per Sgarbi ci sarà tutto il tempo per mettersi in mostra, così come per l’ultimo arrivato El Yamiq (che comunque è un nazionale marocchino).

A centrocampo non ci sono dubbi. Bianco capitano e regista, Verre e Moscati le mezz’ali di corsa e qualità, mentre Mazzocchi e Felicioli i “quinti” della mediana a cinque.

Davanti la scelta è dura. Melchiorri parte dal primo minuto, mentre Vido, per il momento, lo preferiamo ad Han.

Questa invece la “seconda” squadra.

Leali e Perilli si giocano il ruolo di secondo, Pietrangeli completa il reparto arretrato con Sgarbi ed El Yamiq.

A centrocampo, considerando anche i prodotti della Primavera Kouan e Ranocchia, pare esserci un po’ di traffico, con un Terrani jolly in grado di adattarsi in più ruoli.

Davanti dunque spazio ad Han e ad un ancora un po’ acerbo Bianchimano.

Nicolò Brillo