Mustacchio: “Giocare al Curi per un calciatore è il massimo”

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Mattia Mustacchio si è presentato nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio alla stampa nella suggestiva cornice del museo del Grifo. Questo un estratto delle sue parole:

“Un onore venire a giocare a Perugia. Ho provato forti emozioni da avversario, figuriamoci ora che sono un calciatore biancorosso. Quà ho bei ricordi: nella passata stagione, il gol in rovesciata con la maglia della Pro Vercelli suscitò l’applauso anche e soprattutto del pubblico di casa: fu una cosa bellissima che porterò per sempre nel mio cuore. Per un calciatore giocare al Curi è veramente il massimo. Sono un esterno, ma mi adatto anche ad altri ruoli per essere sempre a disposizione. Il Perugia può migliorare, ma io posso solo garantire di poter dare una mano ai miei compagni con umiltà e sacrifico. Una cosa è sicura: ho voglia e fame di vincere. Ora mi sento pronto per un’avventura importante come questa: quest’estate, alcuni eventi come il matrimonio, mi hanno permesso di lasciare alle spalle un momento non felicissimo e di maturare ulteriormente. Emanuele Berrettoni, che ho conosciuto ai tempi dell’Ascoli, mi ha sempre parlato bene di Perugia. Mi sono già integrato bene nel gruppo del quale conoscevo già Massimo Volta. Bucchi? Mi hanno parlato tutti benissimo di lui ed il primo colloquio con il tecnico ha confermato queste impressioni. Mi piacciono le sfide, ora sta a me ripagare nel campo i grossi sforzi che la società ha fatto per permettermi di venire quì.”

Al termine della breve conferenza stampa, Mustacchio ha fatto una veloce visita all’interno del museo rimanendo affascinato dai tanti cimeli e dall’importante storia biancorossa.

Nicolò Brillo