Naufragi per Perugia e Olbia, colpaccio Carrarese

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Gli umbri finiscono sotto di 5 reti a Chiavari (che partita per Corbari), i sardi ne rimediano 4 con la Juve NG. La squadra di mister Calabro fa crollare l’imbattibilità del Cesena

 

Paradiso

10 Andrea Corbari

Il trentenne Andrea Corbari, centrocampista e capitano dell’Entella, una vita calcistica spesa sui campi di C e D tra Fiorenzuola, Piacenza e Chiavari, diventa improvvisamente l’Mvp del trentesimo turno con la tripletta messa a segno nella clamorosa goleada, cinque a zero, rifilata dall’Entella al Perugia al “Comunale”. Una partita senza storia, dominata in lungo e in largo dai liguri, che hanno disputato la loro migliore prestazione della stagione, superiore anche a quella del due a zero rifilato, sempre al “Comunale”, alla Torres. Oltre alla tripletta di Corbari, due gol nel primo tempo e uno nella ripresa, le altre due reti dei biancocelesti portano la firma di Pettermann su rigore e di  Montevago, entrambe nella ripresa. La squadra di mister Gallo sale al dodicesimo posto con trentasette punti. Serata da incorniciare per Corbari!                          

9 Torres, Juventus N.G. E Sestri Levante

Giù il cappello, signori, la Torres è tornata! Superato il periodo buio di inizio girone di ritorno, la squadra del mister Alfonso Greco inanella la quinta vittoria consecutiva, andando a vincere due a zero a Ferrara con la Spal, confermandosi saldamente al secondo posto con i suoi sessantacinque punti, un punteggio che garantirebbe ai sardi, che hanno avuto solo la sfortuna di trovare sulla loro strada un Cesena micidiale, tornato, comunque, a nove lunghezze, il primato in classifica nel Girone C. Di Fischnaller e Zecca, entrambe nella ripresa, le reti dei sardi.

Il Sestri Levante, dopo ben quattro sconfitte consecutive, resuscita a Rimini, dove supera uno a zero i romagnoli grazie alla rete nel primo tempo del solito Forte. Tre punti di platino per la squadra ligure, che conserva il suo quartultimo posto, adesso a quota trentuno, ad una sola lunghezza dal quintultimo, che potrebbe anche voler dire salvezza diretta senza la disputa del playout.

Roboante successo esterno della Juve N.G., che maramaldeggia sul campo dell’Olbia, seppellendo i padroni di casa sotto un pesantissimo quattro a zero. Partita senza storia, con la Juve N. G. già sul due a zero dopo soli cinque minuti grazie alle reti di Guerra e Hasa e che fa tris con Sekulov prima dell’intervallo. Il quarto gol, nella ripresa, lo segna, invece, Cerri. Juve N. G che sale a quota quarantuno, blindando il suo ottavo posto, a due lunghezze dal settimo e a tre dal sesto.

8 Carrarese e Gubbio                                                                                      

Impresa della Carrarese, che fa crollare l’imbattibilità del Cesena che durava da ben ventinove gare,  battendola meritatamente, tre a due in rimonta, al “Dei Marmi”. Gli apuani vanno sotto dopo venti minuti ma tornano in partita col gol del pari di Panico al tramonto della prima frazione. Il doppio giallo, con conseguente espulsione, rimediato da Ogunseye dopo soli cinque minuti della ripresa, metteva le ali alla squadra di mister Calabro che segnava altri due gol, con Schiavi, direttamente da calcio d’angolo e ancora con Panico, autore di una doppietta. Carrarese saldamente terza, adesso a quota cinquantasei, che porta a quattro lunghezze il proprio vantaggio sulla quarta.

Vittoria all’inglese per il Gubbio, che batte meritatamente due a zero l’Arezzo al “Barbetti”, grazie alla doppietta di Di Massimo, col  primo gol segnato alla fine del primo tempo, poco dopo che lo stesso Di Massimo aveva fallito un rigore e col secondo realizzato in chiusura di match. La squadra di mister Braglia si conferma quinta forza del campionato, salendo a quota cinquantuno, ad una sola lunghezza dal quarto posto.

7Ancona e Recanatese

All’enigmatico tavolo da gioco dell’Ancona torna ad uscire, dopo diverse partite, il segno della vittoria, due a uno nel derby contro la Fermana. Le due reti, entrambe segnate nella ripresa, sono griffate dalla doppietta di Spagnoli, su rigore la prima rete, con la rete nel finale della Fermana a salvare l’onore della cenerentola del torneo. Ancona che esce nuovamente dalla zona a rischio, agganciando al sestultimo posto, a quota trentatré, la Vis Pesaro.

La Recanatese ritrova il successo, a tre giorni di distanza dalla sfortunata sconfitta di Perugia, superando molto bene il Pescara per tre a due al “Tubaldi”, al termine di una gara con continui rovesciamenti del risultato. Vantaggio abruzzese in apertura, pareggiato pochi minuti dopo da Melchiorri, In apertura di ripresa Lipari ribalta la gara ma il Pescara pareggia su rigore allo scoccare dell’ora di gioco. A metà ripresa il gol della vittoria dei “comanchero” porta la firma di Ferretti. Nonostante il successo, però, la Recanatese rimane terzultima, pur salendo a quota trenta.

Purgatorio

6Vis Pesaro e Lucchese

Dopo una vittoria e due sconfitte consecutive, torna al suo risultato più gettonato, il pareggio, il quindicesimo in trenta partite, la Vis Pesaro, che coglie il pari per uno a uno sul campo del Pineto. Vissini in vantaggio con Nicastro nel primo tempo, raggiunti sul pari dal Pineto a meno di un quarto d’ora dalla fine. Vis Pesaro sestultima, a pari punti con l’Ancona.

Buon pari esterno per due a due della Lucchese nel derby toscano di Pontedera. La doppietta del solito Rizzo Pinna apre la gara nel primo tempo e la chiude nella ripresa. In mezzo i due gol del Pontedera subiti a metà ripresa. Pareggio giusto e meritato, che posiziona la Lucchese al tredicesimo posto con trentasei punti.

5 Pineto e Pontedera                                                                                      

Secondo pari interno in due gare consecutive per il Pineto, non in un grandissimo momento di forma con la vittoria che latita da tre turni, che pareggia in casa uno a uno con la Vis Pesaro. Abruzzesi addirittura sotto a fine primo tempo ma Chakir riequilibra la gara al trentunesimo della ripresa. Pineto che, grazie alla migliore classifica avulsa nei confronti dell’Arezzo e del Rimini, con cui condivide il nono  posto a quota trentotto, rimane nella zona nobile.

Il Pontedera pareggia due a due il derby toscano del “Mannucci” con la Lucchese. Inizia male la gara la squadra di mister Canzi, che va sotto nel primo tempo, A metà ripresa tre minuti di fuoco consentono al Pontedera di ribaltare la gara grazie ai gol di Pretato e Del Pupo. Pochi minuti e il sogno di ritrovare quella vittoria casalinga che manca da quasi due mesi si infrange sul gol del pareggio lucchese. Pontedera sempre settimo, ma adesso a quota quarantatré, ad una sola lunghezza dal sesto.

Inferno

4 Cesena                              

Dopo ventinove gare consecutive si interrompe la fenomenale striscia positiva della capolista Cesena, che a Carrara subisce la seconda sconfitta stagionale, tre a due, dopo quella della prima giornata di campionato ad Olbia. Cesena in vantaggio con Shpendi, ma ripreso dalla Carrarese prima del riposo. L’espulsione di Ogunseye, dopo cinque minuti della ripresa, complica le cose alla squadra di mister Toscano, che subisce altri due gol prima di segnare in chiusura il tre a due definitivo, sempre con il capocannoniere del campionato Shpendi, autore di un’altra doppietta. Cesena, comunque, sempre saldamente primo con settantaquattro punti, nove lunghezze sopra la seconda.

3Pescara,  Fermana ed Arezzo

Continua il calvario del Pescara, alla quinta sconfitta nelle ultime cinque gare, meritatamente battuta tre a due a Recanati. Eppure la squadra di mister Bucaro era anche passata in vantaggio con Merola, subendo però il pari marchigiano alla fine del primo tempo. Ancora Merola riportava in parità il Pescara trasformando un rigore dopo che la Recanatese, ad inizio ripresa, era passata in vantaggio. Il pari però durava meno di dieci minuti, con la Recanatese che segnava il gol del definitivo tre a due a metà ripresa. Pescara in caduta libera, sempre sesto con quarantaquattro punti, ma con una sola lunghezza di vantaggio sulla settima.

La Fermana perde due a uno ad Ancona uno dei tanti derby marchigiani, dicendo probabilmente e anticipatamente addio alla Serie C, alla luce dei ben dodici punti di ritardo dalla quintultima, che annullerebbe l’eventuale playout, per giocarlo ci devono essere non più di otto lunghezze tra quintultima e penultima, anche se la Fermana abbandonasse il suo ultimo posto a quota venti, che la condanna alla retrocessione diretta. Dopo il primo tempo, chiuso sullo zero a zero, la Fermana cade due volte ad inizio ripresa, la prima su rigore, segnando con Sorrentino il due a uno solo al novantesimo.

L’Arezzo manca il salto di qualità, venendo meritatamente battuto due a zero a Gubbio. Gli amaranto subiscono un gol per tempo dopo che, sullo zero a zero, il Gubbio aveva fallito anche un calcio di rigore. Arezzo ancora decimo con Rimini e Pineto, all’interno della griglia playoff, ma solo per la la migliore classifica avulsa rispetto ai romagnoli e  peggiore rispetto agli abruzzesi.

2Spal e Rimini

Brutta sconfitta casalinga per la Spal, la prima in assoluto da quando mister Di Carlo è stato richiamato sulla panchina degli estensi. La Spal perde due a zero in casa contro la Torres vicecapolista, compromettendo la sua posizione in classifica, che la vede di nuovo dentro la zona a rischio, con il suo quintultimo posto a quota trentadue. Decisivi i due gol subiti, entrambi, nella ripresa.

Perde in casa anche il Rimini, uno a zero addirittura col Sestri Levante, reduce da ben quattro sconfitte consecutive. La squadra romagnola, che subisce la rete decisiva nel finale della prima frazione, probabilmente accusa più del dovuto l’eliminazione dalla Coppa Italia e la classifica del campionato ne risente, col Rimini undicesimo, fuori dalla zona playoff, per la classifica avulsa negativa nei confronti di Pineto e Arezzo.

1 Perugia

Il Perugia colleziona la più grossa figuraccia di questa tutt’altro che eccelsa stagione, rimediando un vergognoso cinque a zero a Chiavari con l’Entella. Grifoni mai entrati in partita, con due gol subiti nel primo tempo e tre nella ripresa e che hanno ancora una volta mostrato le lacune del calcio di mister Formisano, fin qui mascherate da alcuni risultati positivi raggiunti con molta fortuna. Perugia sempre quarto, ma scivolato a quattro lunghezze dal terzo posto e con un solo punto di margine sulla quinta.

0Marco Gaburro           

L’Olbia naufraga nel suo mare, affondata dai quattro siluri lanciati dalla Juve N.G., avviandosi, probabilmente, all’inevitabile retrocessione in Serie D, alla luce dei dieci punti di distacco tra il suo penultimo posto a quota ventidue e il quintultimo della Spal, che annullerebbe la disputa del playout perché il distacco non deve superare gli otto punti. Partita subito in salita per i sardi, sotto due a zero già dopo soli cinque minuti, con la Juve che triplica prima dell’intervallo e cala il poker nella ripresa. Situazione sportivamente drammatica per l’Olbia, con la responsabilità che ricade sulla società e sugli allenatori succedutisi in panchina, Leandro Greco prima e Marco Gaburro poi, con quest’ultimo che dopo l’episodica vittoria al debutto, ha fatto addirittura peggio del suo predecessore  totalizzando solo due pareggi in sei gare. Golfo di Olbia in piena burrasca!

Dan.Te.