“Noi siamo Perugia”: il bilancio finale della campagna abbonamenti

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Il dato peggiore dell'era Santopadre con solo 2764 tessere sottoscritte

Il dato peggiore dell’era Santopadre con solo 2764 tessere sottoscritte

 

Si è chiusa in maniera disastrosa la lunghissima campagna abbonamenti, ben tre mesi, del Perugia Calcio, denominata “Noi siamo Perugia”.

Lunghissima perchè c’è stata l’appendice di un mese per poter permettere l’acquisto degli abbonamenti anche per la Curva Nord, riaperta solo domenica scorsa nella gara contro il Cittadella, sesta gara casalinga di questo, finora, sciagurato campionato del Perugia che lo vede, dopo undici giornate, desolato fanalino di coda del torneo con soli sette punti.

Le tessere staccate sono soltanto 2764, ben 2646 in meno, quasi il 50% in meno, per la precisione il 48,91%, rispetto all’ultima campagna abbonamenti varata, quella del 2019-20, denominata “Griforobot”, prima dello stop di due anni causa pandemia, nella quale vennero sottoscritti 5410 abbonamenti, dato che allora risultava essere il peggiore dei sei campionati di B disputati con Santopadre presidente.

Come si può facilmente evincere il record negativo è stato polverizzato da “Noi siamo Perugia” che, non solo risulta essere di gran lunga la peggiore in assoluto dei sette campionati di B nei quali si è potuto fare l’abbonamento, nell’ottavo, quello dello scorso anno, non ci fu campagna abbonamenti ma, addirittura, risulta essere in assoluto il dato peggiore degli abbonamenti di tutta la presidenza Santopadre, comprese le due stagioni di Serie C, quella 2012- 2013, nella quale furono staccate 3047 tessere e quella dell’anno successivo, quella della prima promozione in B, la 2013-14, nella quale gli abbonamenti furono 3.115.

Se pensiamo che nel primo anno di B, il campionato 2014-15, gli abbonati erano stati 7.224 si può facilmente constatare come in questi ultimi otto anni sia siano persi, stagione dopo stagione, 4578 abbonati, il 63,32%. Un vero e proprio crollo verticale, confermato anche dalle presenze totali allo stadio per partita, 5.475 di media, che pongono attualmente il Perugia al quindicesimo posto, in una stagione che vede, al contrario, un grande aumento delle presenze negli stadi di Serie B, con il Perugia passato, invece, dalle 7.556 presenze della scorsa stagione, la peggiore in B dell’era Santopadre, alle 5.475 di quest’anno, il 27,55% in meno.

Il primo anno di B le presenze di media al “Curi” erano state ben 10.837, praticamente il doppio di quelle di quest’anno, con ben 5.362 spettatori che non vengono più allo stadio. Un’autentica “FUGA DAL CURI”. Lo scollamento tra Perugia e la sua provincia e l’amministratore unico Massimiliano Santopadre è ormai diventato enorme e questi numeri ne sono la dimostrazione lampante, con una disaffezione del pubblico arrivata a livelli giganteschi.

Questo il riepilogo di queste stagioni di B sia per numero di abbonati, sette, che di presenze totali di media allo stadio, otto, ricordando che la capienza attuale del “Curi”, con l’apertura completa della Curva Nord, è passata da 7486 spettatori ad oltre 12.736:

LEGENDA: stagioni – nome – abbonati – media presenze totali

2014-15   Affila gli Artigli – 7.224 – 10.837

2015-16   Unica Maglia – 6.800 – 9.243

2016-17   Perugia Eterna – 6.142 – 9.379

2017-18   Fedeltà, Fiducia, Passione – 6.078 – 8.670

2018-19   Sei parte di me – 5.510 – 7.862

2019-20   Griforobot – 5.410 – 7.864

2021-22    — — 7.556

2022-23   Noi siamo Perugia – 2.764 – 5.475

Danilo Tedeschini