Sedivec: “Grifo, puoi puntare in alto”

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Sedivec:
 

Forse uno dei giocatori che ha lasciato un bellissimo ed indelebile ricordo nella mente dei tifosi nonostante un periodo non troppo lungo di militanza nel capoluogo umbro: stiamo parlando del ceco Jaroslav Sedivec, attaccante esterno del Perugia della stagione 2004/2005 targato Colantuono. Le sue reti nei derby d’andata e ritorno contro la Ternana lo hanno catapultato di diritto nella storia biancorossa, nonostante un’annata culminata con la sconfitta nella finale play-off con il Torino e con il conseguente fallimento della gestione Gaucci. Jaroslav si è gentilmente concesso ad un’intervista per Sportperugia.it in cui ha ricordato con piacere il suo passato con la maglia del Grifo, confessando di seguire tutt’ora il Perugia e di aver recentemente avuto l’occasione di visitare il Museo e di parlare con il tecnico Bucchi e il presidente Santopadre.

Sedivec, a distanza di qualche anno, che ricordi ha della sua militanza a Perugia?

“Probabilmente è stata l’esperienza più importante della mia carriera. Ho avuto la possibilità di giocare con grandi calciatori come Ravanelli: Fabrizio è stato un grande esempio per me e tutta la squadra. Uno che non si tirava mai indietro nemmeno negli allenamenti e dava sempre il 100%. Ricordo poi una tifoseria degna di grandi palcoscenici che ci ha sempre sostenuto in massa. Fu un’annata difficile: non abbiamo ricevuto parte dei nostri stipendi, ma nonostante questo abbiamo onorato la nostra stagione fino alla fine. Poi purtroppo è arrivato il fallimento e mi è dispiaciuto davvero molto per la gente di Perugia.”

Immagino che tra i gol che non dimenticherai mai ci saranno quelli siglati nei derby con la Ternana. Confermi?

“Assolutamente. Vincere sia il derby d’andata e ritorno è stato qualcosa di incredibile. I gol che ho fatto sono stati un’immensa gioia personale, ma voglio sottolineare soprattutto il fatto che non abbiamo subito nemmeno un gol dalla Ternana. Tanta roba.”

Segue tutt’ora il Perugia?

“Guardi, sono passato per caso a Perugia due settimane fa: mi sono fermato a Pian di Massiano e ho avuto modo di visitare insieme ad Ilvano Ercoli il bellissimo Museo che avete da poco inaugurato. Che bella cosa rivivere tutti i momenti della storia del club… Poi ho avuto modo di conoscere il presidente Santopadre e di parlare con Cristian (Bucchi, ndr), che è prima un amico oltre che un tecnico che stimo molto.”

Le piace questa squadra? Potrà migliorare e puntare a un traguardo ambizioso come la A?

“Ho visto molte partite e, quando non ne ho avuto la possibilità, ho sempre riguardato gli highlights. Dico che è uno spettacolo ed un divertimento veder giocare questo Perugia. Se prima di dicembre c’era della discontinuità, ora i Grifoni hanno fatto un grande passo in avanti e possono puntare in alto. Nel girone di ritorno hanno perso solo a Ferrara: è un dato significativo. Ho amici a Perugia che mi hanno detto di essersi davvero entusiasmati nel vedere l’ultima partita col Benevento. La piazza merita la A e questi ragazzi possono farcela. Bucchi è giovane, ma ha già idee precise di un calcio propositivo e anche produttivo.”

A lei che è stato un grande attaccante chiedo se è rimasto impressionato dall’exploit di Samuel Di Carmine, punta dalle caratteristiche atipiche.

“Ne ho parlato proprio con Bucchi durante la mia ultima visita: lui è felicissimo di quello che sta facendo il suo attaccante. Di Carmine è una punta differente dai soliti giganti di un metro e novanta che stazionano in area di rigore per fare sponde. Lui si sacrifica tantissimo e corre molto per la squadra. Vede la porta benissimo e lo sta dimostrando. Nel calcio moderno credo servano molto questi tipi di giocatori.”

Cosa fa ora Jarolsav Sedivec?

“Gioco ancora in una squadra friulana di promozione: se sto bene voglio ancora divertirmi per qualche anno. Il livello dilettantisco è chiaramente molto basso, ma mi piace dare consigli ai più giovani di 18/20 anni e farli crescere. Io vivo quà in Friuli, ho deciso di stare quà con la mia famiglia.”

Ultima curiosità: durante la sua visita al Museo del Grifo, ha lasciato qualche cimelio?

“Ho incaricato un mio amico di lasciare al museo i miei parastinchi personalizzati con la scritta ‘Sedi13’ e il disegno della bandiera della Repubblica Ceca. Vi faccio i complimenti per queste iniziative e per il museo stesso: ve lo invidiano in molti.”

Intervista di Nicolò Brillo