E’ un Grifo che ha pure i “muscoli” e che fa sognAre

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Che il Perugia avesse un gioco valido lo si era intuito dall’inizio del campionato, che questo gioco fosse anche spettacolare e divertente lo si era potuto apprezzare in molte partite, ma che questo Perugia fosse in grado anche di giocare una partita “tutto muscoli”, di saper stringere i denti e di saper soffrire, dimostrando di avere anche i cosiddetti attributi, lo si è potuto piacevolmente constatare nella vittoriosa trasferta di Pisa. Una partita maschia, giocata in un campo pesante contro un avversario rognosissimo e bravissimo nel non far giocare gli avversari, all’ombra della Torre pendente addirittura anche lo schiacciasassi Verona si era dovuto accontentare dello zero a zero, non per niente il Pisa è la squadra che ha subito meno gol dell’intera cadetteria. Ed invece la squadra di un mister Bucchi sempre più bravo è riuscita a portare via, sottolineiamo meritatamente, l’intera posta dall’“Arena Garibaldi-Anconetani”, centrando il secondo successo esterno consecutivo in sei giorni, il terzo in sette trasferte affrontate finora, che lancia i grifoni nelle zone alte della classifica, se quarti o quinti (l’Entella, a pari punti, è al momento terza per lo scontro diretto vinto, oltre ad avere una partita in meno) lo sapremo dopo il posticipo odierno del Frosinone ad Avellino, a sole tre lunghezze da quel secondo posto, sempre occupato dal  Cittadella, che rappresenta il grande sogno della tifoseria. Una vittoria, quella contro la squadra di Gattuso, subito ipotecata con un gran gol di Nicastro al termine di una grande azione sulla fascia di Dezi e Di Chiara, con l’ex foggiano, ancora una volta bravissimo nell’eseguire cross tagliati, insidiosissimi, che si sta sempre più dimostrando come uno degli uomini più positivi di questa squadra. Dopo il vantaggio il Perugia ha abbandonato il fioretto e ha tirato fuori la sciabola per contrastare la volontà di riscossa dei nerazzurri locali, instaurando una battaglia su tutti i palloni, riuscendo a limitare la voglia di riscossa dei nerazzurri locali, che hanno sì marcato una pressione costante, soprattutto nella ripresa, ma che mai hanno creato seri pericoli a Rosati, ad eccezione di qualche mischia, sapientemente sbrogliata dalla sempre più impenetrabile difesa biancorossa, la seconda meno battuta insieme a quella della corazzata Verona con soli dieci reti subite in tredici gare. A Pisa mancava Volta ma il giovane Mancini lo ha ancora una volta degnamente sostituito, risultando alla fine tra i migliori in campo insieme a Nicastro, autore di un gol da cineteca e a Brighi, che a dispetto dell’età sta dando un contributo eccezionale al centrocampo biancorosso. Ma tutta la squadra merita la citazione per il grande spirito di abnegazione e la voglia di combattere dimostrata. Ora, come sempre, occorre tenere ben saldi i piedi per terra, continuando a pensare ad una gara per volta  e quella di domenica contro il fanalino di coda Trapani, apparentemente facile sulla carta, potrebbe risultare insidiosissima se non la si dovesse affrontare con la concentrazione e la determinazione giusta. Ma mister Bucchi questo lo sa bene e siamo certi che il Grifo non sottovaluterà assolutamente l’impegno contro la formazione di Serse Cosmi, che forse si giocherà la panchina proprio nella sua città, anche perché se c’è una pecca finora nel campionato del Perugia è quella di aver raccolto in casa due punti in meno che in trasferta, anche se con una gara in meno di differenza. E’ ora che il “Renato Curi” torni ad essere il fortino di un tempo!

Danilo Tedeschini