Zeman si gode il vento dell’Est, umbre in Paradiso

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Decisivo l’estone Tunjev nel roboante successo del Pescara a Lucca. Sia Perugia che Gubbio provano a spingere in classifica vincendo con Juve Next Gen e Olbia

 

Paradiso

10 Georgj Tunjev

Son tornati i tre nazionali e d’incanto ritorna Zemanlandia, col Pescara che straripa a Lucca infliggendo un pesante quattro a uno in rimonta alla temibile squadra di casa, complice anche la superiorità numerica registrata per un’ora. Non a caso tre delle quattro reti portano la firma  di Tunjev, una doppietta la sua, col primo gol, quello del due a uno su rigore e dell’altro nazionale Accornero, che pareggiava l’iniziale vantaggio lucchese. Proprio Tunjev risulta imprescindibile per la squadra di Zeman visto che, senza l’estone in campo, il Pescara ha racimolato solo due pareggi, a Perugia e in casa con la Vis Pesaro e una sconfitta, sempre all’“Adriatico”, ma in trasferta, col Pineto, segnando un solo gol, quello di Perugia, in tre gare, contro le sei vittorie in altrettante partite, con ben diciassette gol segnati con Tunjev in campo. La quarta rete la realizza Cuppone, ancora su rigore, con il Pescara che  aggancia il Cesena al secondo posto a quota venti, portandosi a soli tre punti dalla capolista Torres proprio alla vigilia dello scontro diretto casalingo di mercoledì. Zeman-Tunjev: il vento dell’Est!

9 Virtus Entella                                        

Terza vittoria consecutiva, la prima in trasferta, colta dall’Entella sul terreno di una modesta Fermana. Il due a zero, maturato grazie alle reti nel primo tempo di Mosti e Santini, ci sta tutto e  permette alla squadra di mister Gallo di continuare a risalire la classifica, che la vede adesso in decima posizione, in compagnia dell’Arezzo, con undici punti. Quando è arrivato Gallo l’Entella era in fondo alla classifica con soli due punti e risulta evidente come, dopo le prime due sconfitte, assolutamente immeritata quella casalinga contro l’Arezzo, la squadra abbia capito i dettami di gioco del nuovo tecnico e adesso la zona playoff è tornata assolutamente alla portata dei liguri,

8Perugia e Arezzo

Il Perugia, con una rete per tempo, di Vazquez su rigore nel recupero del primo e di Kouan di testa all’inizio del secondo, si assicura tre facili punti ad Alessandria contro una tutt’altro che trascendentale Juventus Next Gen, per di più molto rimaneggiata dopo che Allegri le ha tolto alla vigilia tre pedine importanti, convocandoli per la gara della prima squadra con il Milan. Prestazione rivedibile ma tre punti fondamentali per accorciare a sei lunghezze, dai suoi diciassette punti, il distacco dalla vetta, con i grifoni, adesso, quarti, a tre lunghezze dalle due seconde.

Torna al successo, chiaro e meritato, l’Arezzo, che batte tra le proprie mura tre a uno la Spal. Poco dopo la mezzora, in soli cinque minuti, Gucci ed Eklu, portano gli amaranto sul doppio vantaggio, con la terza rete, ancora di Gucci, che chiude definitivamente i conti poco dopo il momentaneo due a uno della Spal. Arezzo che piomba al decimo posto insieme all’Entella.

7 Gubbio, Vis Pesaro e Sestri Levante

Un Gubbio tutt’altro che irresistibile batte uno a zero l’Olbia al “Barbetti” solo grazie ad un calcio di rigore trasformato a metà ripresa da Bulevardi. La squadra di mister Braglia in casa non riesce ad avere quella brillantezza che dimostra, invece, lontano da Gubbio anche quando non riesce a portare a casa punti. Gubbio che, grazie al successo, sale a quota quindici in sesta posizione.

Torna alla vittoria la Vis Pesaro, che batte uno a zero al “Benelli” la Recanatese, grazie alla rete di Da Pozzo ad inizio ripresa. La Vis, grazie a questo successo, fa un bel balzo in classifica agganciando l’Ancona a quota nove al tredicesimo posto, uscendo per la prima volta dalla zona playout.

Ancora una grande prova del Sestri Levante, che batte uno a zero la Carrarese in casa ma a Carrara, dove i liguri giocano le loro gare casalinghe. A decidere la gara il gol di Forte otto minuti prima dell’intervallo. Il Sestri Levante, con questi preziosissimi tre punti, aggancia Spal e Olbia al sestultimo posto, a quota otto, praticamente quasi fuori dalla zona bollente, anche se l’Olbia deve recuperare la gara interna col Pineto.

Purgatorio

6Pontedera, Pineto e Ancona

Lo scorbutico Pontedera esce indenne dallo scontro esterno contro la capolista Torres. La squadra di mister Canzi soffre ma, grazie alle parate dell’esperto portiere Stancapiano, strappa un prezioso pari a reti bianche che, anche se lo fa uscire dalla zona nobile, lo tiene sempre lontano dai playout con il suo dodicesimo posto a quota dieci.

Ancora una buona prova della matricola Pineto contro una grande. Dopo aver battuto il Pescara uno a zero nel derby la squadra di mister Amaolo pareggia uno a uno all’“Adriatico” contro il Cesena grazie alla rete di Volpicelli ad inizio ripresa che riequilibra la gara dopo il vantaggio romagnolo del primo tempo. Pineto nono, con la Lucchese, a quota dodici ma con la gara di Olbia da recuperare.

L’Ancona, va in vantaggio alla fine del primo tempo a Rimini grazie alla rete di Basso ma si fa raggiungere su rigore, ad inizio ripresa, dal fanalino di coda del torneo. Con il pareggio, comunque, i marchigiani rimangono sempre a distanza di sicurezza dalla zona bollente.

5Torres, Cesena e Rimini

Anche la Torres è costretta a subire la visita del “dentista” Pontedera, che, impattando zero a zero al “Vanni Sanna”, rallenta la marcia della capolista, al secondo pari consecutivo, il primo in casa, dopo ben sette vittorie, con la squadra di mister Alfonso Greco rimasta per la prima volta a zero nella casella dei gol all’attivo. Torres che rimane, comunque prima da sola, adesso con ventitré punti.

Secondo pari consecutivo per il Cesena, dopo sei vittorie di seguito, stavolta a Pescara col Pineto. Corazza illude il Cesena nel primo tempo ma il Pineto pareggia ad inizio ripresa con la squadra di mister Toscano che paga ancora una volta, come col Sestri Levante, l’assenza del gioiellino Shpendi, lasciato precauzionalmente a casa dopo l’infortunio patito in nazionale. Cesena che fallisce ancora una volta l’avvicinamento alla vetta, sempre a tre lunghezze, facendosi, invece, raggiungere dal Pescara.

Il Rimini interrompe la serie di sconfitte cogliendo, però, solo un “pareggino” casalingo contro l’Ancona grazie al rigore trasformato da Morra nella ripresa che riequilibra la tenzone. Rimini sempre da solo all’ultimo posto, ma adesso con cinque punti.

Inferno

4 Recanatese                      

Si interrompe a Pesaro la miniserie di tre vittorie della Recanatese, battuta di misura, uno a zero, dai padroni di casa della Vis. Chiuso in parità il primo tempo, la squadra di Pagliari subisce la rete che decide l’incontro dopo tre minuti della ripresa, non riuscendo poi a pareggiare. Probabilmente hanno pesato le molte assenze per squalifiche ed infortuni, la più pesante quella di capitan Sbaffo. Recanatese che perde una posizione e adesso è settima, con tredici punti.

3 Olbia e Carrarese

Continua la preoccupante crisi dell’Olbia che, dopo la partenza a razzo con due vittorie nelle prime due gare, con la sconfitta per uno a zero su rigore di Gubbio ha racimolato soltanto due pareggi nelle ultime sette gare, segnale evidente della crisi che attanaglia la squadra di mister Leandro Greco, la cui panchina potrebbe iniziare a scricchiolare senza un’immediata inversione di tendenza. L’Olbia, infatti, dopo questa battuta d’arresto, precipita ai margini della zona playout,  anche se deve recuperare la gara interna col Pineto.

L’incubo trasferta, per la Carrarese, si manifesta anche quando gioca sul proprio campo, anche se da calendario la gara con il Sestri Levante era fuori casa. La squadra di Dal Canto tiene il pallino del gioco in mano per tutta la gara, soprattutto dopo la rete dei liguri sul finale della prima frazione, ma non riesce a segnare, evidenziando, ancora una volta, grossi problemi in avanti. La terza sconfitta esterna su cinque gare fa scivolare i marmiferi al quinto posto, sempre con sedici punti.

2 Juventus Next Gen e Spal 

Un Juventus Next Gen decimata dalle assenze, tre giocatori convocati da Allegri e con il più esperto, Poli, costretto ad uscire dopo appena dodici minuti per un infortunio, disputa un discreto primo tempo contro il Perugia, pagando però a caro prezzo due ingenuità difensive, la prima sul rigore nel recupero della prima frazione, la seconda sul raddoppio perugino ad inizio ripresa. La Juve N.G. rimane in zona playout ma scivola al terzultimo posto con sette punti, anche se con una gara in meno, quella di Lucca.

La Spal subisce ad Arezzo una severa sconfitta per tre a uno che acuisce la crisi della squadra di mister Colucci, precipitata, adesso, ai margini della zona playout. I ferraresi subiscono due gol in cinque minuti sul finale della prima frazione, sembrano rientrare in partita con la rete di Fiordaliso a metà ripresa ma, ad un quarto d’ora dalla fine, arriva la terza rete aretina, quella del definitivo k.o.

1Fermana 

Per la Fermana versione casalinga continua il film horror. Arriva infatti la quarta sconfitta su cinque gare giocate al “Recchioni”, con l’unico successo arrivato alla seconda giornata, uno a zero al Pontedera, ma solo quando i toscani erano rimasti in inferiorità numerica, con quel gol di Montini che rimane l’unico segnato tra le mura amiche dalla formazione marchigiana, alla quale neanche il cambio di panchina, con Protti al posto di Bruniera, sembra aver portato miglioramenti. Stavolta è stata l’Entella ad imporsi facilmente due a zero a Fermo, chiudendo la gara già nel primo tempo. Fermana sempre più pericolosamente in zona playout al penultimo posto, con appena sei punti.

0Giorgio Gorgone

Con tutte le attenuanti del caso, espulsione di Tiritiello quasi alla mezzora, con la Lucchese avanti uno a zero grazie al gol di Gucher, i toscani naufragano contro il giovane Pescara di Zeman, perdendo in casa quattro a uno. Chiuso il primo tempo sotto di un gol, la Lucchese si sfilaccia troppo nella ripresa, subendo altre due reti, che potevano anche essere di più se i pescaresi fossero stati più precisi sotto porta. Molte colpe sull’atteggiamento troppo sbilanciato della squadra ce l’ha sicuramente il tecnico Gorgone che, dopo tanti elogi meritati, stasera finisce dietro la lavagna. Lucchese che viene raggiunta dal Pineto all’ottavo posto, entrambe, però, con una gara da recuperare, quella dei toscani in casa contro la Juve N. G.. Serataccia!

Dan.Te.