Il futuro del Grifo: tecnico giovane e rosa “italianizzata”

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    Inevitabile, dopo l’addio a Camplone, affrontare la tematica del nuovo mister per la prossima stagione. Santopadre non ha ancora il nome ma ha le idee abbastanza chiare a proposito:

    “Il nuovo allenatore difficilmente sarà una persona anziana o esperta perché siamo una società giovane e ci potrebbero essere problemi a tal proposito. Scegliere quello giusto sarà impossibile ma sicuramente sarà giovane ma non verrà dalle “primavere” perché serve quantomeno un po’ di calcio vissuto”.

    Un progetto serio, concreto, in cui si ripartirà senza commettere gli errori della stagione appena conclusa:

    “Il progetto del Perugia è sacrificio, sudore, umiltà ed abnegazione perché se si mettono insieme queste virtù si arriva in serie A. Un anno è passato, io la scadenza me la sono data, ne restano altri due, ma se ciò non avverrà andrò avanti ugualmente per il bene della città e di questi colori. L’obiettivo per la prossima stagione è migliorare quello di quest’anno. La squadra la farà Roberto Goretti, perché è una persona capace ed io mi fido di lui. Abbiamo analizzato i nostri errori, in primis pochi stranieri o perlomeno scegliere quelli che abbiano già una conoscenza del calcio italiano e della lingua. Lo straniero a volte ha meno stimoli di un Falcinelli o di un Ardemagni che venivano da stagioni difficili e puntavano ad andare in serie A. In seconda cosa i giovani vanno ponderati perché se si prendono troppi nazionali va fatta una rosa più ampia per compensare le assenze. In un momento cruciale Andrea (Camplone, ndr) è stato costretto a lavorare con pochissimi giocatori, ecco perché non è stato esonerato, per far capire all’Italia che non sbagliano solo gli allenatori ma anche le società. La lega ha chiuso un importante contratto con Sky che permetterà alle società di sfruttare 500 o 600 mila euro per squadra”.

    Italia e giovani nell’idea di Massimiliano Santopadre:

    “Siamo una realtà a livello nazionale, abbiamo 47 affiliate e stiamo valutando altre 23 affiliazioni perché il nostro progetto è ampio e la nostra Academy sarà fondamentale. Io un giorno me ne andrò ma saprò di aver lasciato a Perugia il futuro. Dobbiamo essere fieri di questa squadra. La sconfitta di martedì è solo un punto di partenza”.

     Federico Ricci