Serse Cosmi vittima della sua serietà e schiettezza?

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    Serse Cosmi vittima della sua serietà e schiettezza?

    “Oggi abbiamo scoperto di essere soli. Per quello che mi riguarda, è una delle cose più esaltanti del calcio. Siamo alla settima giornata: è cambiato tutto in un mese e mezzo… ne prendo atto. Ma tra un mese, quando le cose andranno bene, non voglio vedere nemmeno uno salire sul carro del vincitore!”. Questa la sintesi estrema delle parole del tecnico del Trapani Serse Cosmi nel dopopartita della sfida fra i siciliani ed il Cittadella che ha visto la sua squadra soccombere per 2-0 fra le mura amiche. L’uomo del fiume, come molti amano chiamare Serse, ha lamentato in conferenza stampa un certo atteggiamento ostile verso i suoi uomini da parte dei tifosi nel finale del match. Cosmi non ha gradito affatto i mugugni e i fischi della curva trapanese dopo l’epilogo della settima giornata di campionato: “La squadra, quando soffre e combatte, va non aiutata, ma quantomeno capita. E invece non è così”. Uno sfogo di una persona schietta e sempre molto onesta che ha palesato legittimamente la volontà di riportare serenità all’interno dell’ambiente granata per poter uscire dalla difficile situazione di classifica dove è finito il Trapani. Ma ecco che nella nottata tra martedì e mercoledì si palesa il misfatto: l’auto del tecnico perugino ha preso fuoco nei pressi della sua abitazione (a Pizzolungo, località alle porte di Trapani). Sul posto si sono prontamente recati i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere l’incendio; gli uomini della squadra mobile della Questura di Trapani non hanno ufficilamente escluso la natura dolosa del rogo anche se non sarebbero emerse tracce di liquidi infiammabili. La Digos continua tutt’ora ad indagare e a raccogliere altre preziose informazioni. Cosmi, come comunicato dalla società sicula, ha preferito lasciare la Sicilia per raggiungere la famiglia nella sua Perugia, il tutto a pochi giorni dalla delicata gara di Latina. Va ribadito che sulla matrice dell’episodio ancora non ci sono certezze: certo è che il “fattaccio” è avvenuto a tre giorni di distanza dalle forti parole del mister in conferenza stampa. Il tutto potrebbe essere comunque casuale in caso di un cortocircuito dell’impianto elettronico dell’autovettura: le due cose, in tal caso, sarebbero irriconducibili ed è quello che tutti si augurano. Gli ultras del Trapani hanno preso le distanze da tale gesto attraverso un comunicato nel quale esprimono grande vicinanza nei confronti di Cosmi. Insomma, difficile pronunciarsi sull’argomento quando ancora le indagini sono in corso: si rischia sempre di poter dire cose almeno in parte inesatte. Tuttavia non vorremmo che l’ex allenatore del Perugia abbia scontato sulla sua pelle, per mano di qualche maldestro “malintenzionato”, le forti parole di difesa nei confronti dei suoi giocatori. Sarebbe davvero cosa poco edificante se il rapporto fra Cosmi e Trapani dovesse deteriorarsi per questo, soprattutto in virtù della clamorosa promozione in Serie A sfiorata nella passata stagione. Sarebbe un peccato anche per la stessa città di Trapani che in questi anni ha rappresentato una delle realtà sportive più belle, pulite e corrette del calcio italiano.

    Nicolò Brillo