Un filo di grandi nomi lega Livorno e Perugia

1106
Un filo di grandi nomi lega Livorno e Perugia. Sono tanti i giocatori ad aver militato in entrambe le piazze. E domani saranno molti gli ex della sfida

Un filo di grandi nomi lega Livorno e Perugia. Sono tanti i giocatori ad aver militato in entrambe le piazze. E domani saranno molti gli ex della sfida

 

Come accaduto con Palermo, Salerntiana e Verona, quando ad affrontarsi sono club dal passato glorioso e blasonati, risultano essere molti i giocatori del passato e del presente ad aver militato in entrambe le piazze.

Ed è il caso anche di Livorno e Perugia.

Dal passato riemergono nomi di un calcio che non c’è più: Bruno Baiardo, Corrado Benedetti (lui anche allenatore del Grifo nel 2006) e Giovanni Urban ne sono un esempio.

Poi ci sono quelli che hanno indossato la maglia livornese e si sono poi accomodati sulla panchina biancorossa alla guida del Perugia. Ci riferiamo a Giuseppe Papadopulo e Mario Colautti.

Dagli anni novanta ai primi anni duemila troviamo firme di spessore: Massimiliano Allegri, Fabio Bazzani, Nicolas Cordova, Michele Gelsi, Gael Genevier, Andrea Mazzantini, Marco Negri, Mirko Pieri, Gianluca Presicci e Rahman Rezaei.

In tempi più recenti troviamo doppi ex del calibro di Marco Amelia, Marco Cellini, Aniello Cutolo, Michele Franco, Simone Sini e Lukas Zima.

Ma domenica sera scenderanno in campo tanti giocatori che hanno militato anche nell’altra sponda.

Partiamo dal livornese doc Marco Moscati che dopo la prima formativa ed emozionante esperienza a Perugia ha fatto ritorno a casa.

Tra le fila livornesi ci sono poi gli ex Nicolò Fazzi, Alessandro Diamanti e Yanik Frick.

Capitolo a parte per il tecnico dei labronici Cristiano Lucarelli, autentica bandiera del Livorno.

L’ex punta è cresciuta nella primavera del Perugia di Gaucci venendo poi ceduta al Cosenza nell’ambito della trattativa che portò Marco Negri in Umbria.

Lucarelli vanta poi anche una mezza estate da tecnico del Perugia. Il tempo per Santopadre di ravvedersi dall’errore di aver cacciato Camplone dopo la dolorosa sconfitta col Pisa nei play-off di C.

Nicolò Brillo