Bravo Grifo, ma piedi per terra: ricordiamo Crotone

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Bravo Grifo, ma piedi per terra: ricordiamo Crotone. La sofferenza della ripresa deve mettere in guardia da facili entusiasmi. L'esperienza dello

Bravo Grifo, ma piedi per terra: ricordiamo Crotone. La sofferenza della ripresa deve mettere in guardia da facili entusiasmi. L’esperienza dello “Scida” di un anno fa insegna

 

“Et voilà”, il poker è servito!

Pur soffrendo tanto nella ripresa, il Perugia passa di misura a Modena, su un terreno, quello del “Braglia”, dove il Grifo non vinceva da quasi cinquant’anni, centrando così la quarta vittoria consecutiva.

A decidere l’incontro la rete di testa di Murano nel primo tempo, scaturita da un’invenzione a tavolino di mister Caserta, con i suoi ragazzi che hanno interpretato alla perfezione questo inedito schema su calcio d’angolo, con tutto il gruppo ammucchiato sull’angolo lontano dell’area, rispetto alla battuta del corner, scattato alla perfezione un attimo prima del cross di Moscati, disorientando la difesa modenese.

E il quarto successo consecutivo del Perugia, il quinto in otto gare, completa la rimonta in classifica dei grifoni, lanciando in orbita la formazione di mister Caserta, apparigliata ora in vetta al Carpi, anche se gli emiliani relegano al momento il Grifo al secondo posto per la migliore differenza reti, in attesa di vedere cosa combinerà stasera il Padova nel posticipo di Cesena perchè, in caso di successo, la formazione di mister Mandorlini volerebbe solitaria in testa alla classifica a quota diciassette, con una lunghezza di vantaggio sulla formazione di mister Pochesci e sul Perugia.

Insomma, Si può di che essere soddisfatti anche se non va sottovalutata la grande sofferenza del secondo tempo nel quale il Modena ha preso decisamente in mano il pallino del gioco, costringendo il Perugia sulla difensiva, predominio trasformatosi in un vero e proprio assedio nell’ultimo quarto d’ora, dopo che Murano, in contropiede, si era divorato il raddoppio, con la difesa del Perugia, guidata dal solito, superlativo Monaco, che è riuscita a reggere bellamente l’onda d’urto dei canarini, permettendo ai grifoni di portare a casa questi tre punti di platino.

Un Perugia da trincea, quello visto all’opera nel secondo tempo del Braglia dopo una prima frazione di gioco equilibrata, terminata in vantaggio grazie allo schema vincente di mister Caserta.

La squadra ha saputo ovviare anche alle importanti assenze di tre titolari, Angella in difesa e Burrai e Kouan a centrocampo, oltre a quelle di Negro, Minesso e Falzerano, quest’ultimo non convocato per punizione da mister Caserta dopo qualche rimostranza nei confronti del tecnico.

Falzerano è recidivo, visto che la stessa cosa successe lo scorso anno con Cosmi e, per il bene del gruppo, il centrocampista farebbe bene a darsi alla svelta una bella regolata.

Oltre alla prova di Monaco, un gigante in difesa, c’è da sottolineare la gagliarda prestazione dei centrocampisti, in particolare Sounas che ha disputato la migliore gara di questa sua prima parte di campionato, ben spalleggiato da Moscati e Dragomir.

Meno soddisfacente la prova del reparto offensivo con Melchiorri un po’ in ombra, Murano che, gol a parte, deve diventare più cinico e migliorare l’intesa col compagno d’attacco, mentre Bianchimano, nello scampolo di partita giocato, non ha inciso.

Un successo importantissimo quello colto al “Braglia” ma che non deve assolutamente procurare eccessivo entusiasmo. Fa bene l’ottimo Fabio Caserta a rimanere con i piedi ben saldi a terra evitando voli pindarici.

Cosa si sarebbe detto e scritto, infatti, se il Modena fosse pervenuto a quel pareggio che, in fondo, avrebbe anche meritato?

Due punti buttati, non si può arretrare così tanto il baricentro come avvenuto nel secondo tempo, le occasioni quando capitano bisogna concretizzarle e chiudere le partite o altre amenità del genere.

Per cui, benissimo la vittoria, il fine giustifica i mezzi, ma teniamo bene a mente la sofferenza patita nel secondo tempo di fronte, comunque, ad un ottimo avversario.

Esattamente un anno fa, era il 2 Novembre, era l’undicesima giornata, il Perugia vinceva una partita simile a Crotone, grazie alle straordinarie parate di Guglielmo Vicario dopo aver sofferto tantissimo, forse ancor più di ieri.

Con quel successo il Grifo raggiunse il secondo posto da solo e l’entusiasmo, eccessivo, visto come si era vinto quella partita, salì alle stelle.

Arrivarono subito due randellate, quella casalinga col Cittadella e quella a Pordenone e da allora il Perugia non si riprese più, con i grifoni drammaticamente retrocessi e il Crotone salito direttamente in Serie A a fine campionato.

Per cui non esaltiamoci, rimaniamo con i piedi per terra facendo tesoro dell’esperienza appena citata e, in questo senso, l’umiltà e la pragmaticità di Fabio Caserta, che non è il pluriesonerato e il pluriretrocesso Massimo Oddo, è una garanzia.

Quindi tuffiamoci subito nella delicata, seconda trasferta consecutiva di San Benedetto del Tronto, contro una squadra reduce dal buon pari di Bolzano che, sul piano dell’inventiva, appare superiore al Modena e che, probabilmente, visti i tanti sudamericani in squadra, potrebbe mettere la gara sul piano della battaglia e dei nervi, per cui si dovrà stare molto attenti ed evitare di rispondere ad eventuali provocazioni.

Il ciclo terribile è solo all’inizio, per cui aspettiamo, umili ma fiduciosi, il 29 Novembre quando, con la trasferta di Bolzano, si concluderà.

E se allora, con oltre un terzo di campionato alle spalle, il Perugia, come ci auguriamo, sarà ancora nei piani altissimi della classifica, potremo veramente cominciare, sempre con la massima umiltà, a pensare in grande.

Per adesso calma e gesso e barra dritta verso San Benedetto del Tronto!

Danilo Tedeschini