Ciccio Lisi chiude il 2022 del Paradiso, con Cannavaro è Inferno “mondiale”

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Momento d’oro per il terzino biancorosso che, col suo Perugia, inguaia il Benevento dell’ex campione del mondo. Ok Modena e Genoa

 

Paradiso

10 – Ciccio Lisi

Il Perugia espugna con merito il terreno del Benevento, battendo due a zero la squadra di mister Cannavaro, ricoinvolgendola nella lotta per la salvezza. Lotta che, dopo questa bella vittoria e quella della settimana scorsa contro il Venezia, permette al Perugia di abbandonare finalmente, dopo ben tredici gare, l’ultimo posto della classifica e, soprattutto, con l’attuale penultimo posto, determinato dallo scontro diretto perso in casa col Cittadella a pari diciannove punti con i grifoni, di avere concrete speranze di salvezza, sia attraverso il playout, distante ora solo una lunghezza, sia di salvezza diretta, distante solo tre lunghezze al giro di boa. La svolta positiva delle ultime due partite ha un nome, quello di Ciccio Lisi, finalmente tornato titolare contro il Venezia dopo tanta panchina solo a causa  della squalifica di Paz e per  l’infortunio di Beghetto, poi giustamente riproposto nel suo ruolo di esterno di fascia sinistra, anche a Benevento, da mister Castori. Doppietta decisiva in meno di un quarto d’ora, con la seconda rete da cineteca e gol dell’uno a zero, da freddo centravanti a Benevento. Se non è stata una svolta questa! Complimenti a Ciccio Lisi che ha anche saputo attendere pazientemente il suo momento senza nessuna polemica! Capocannoniere del Perugia!

9 – Modena e Genoa

Bel successo esterno del Modena che, con un gol per tempo, segnati da Magnino ed Armellino, espugna il “Druso” di Bolzano, confermando l’attitudine alle trasferte della squadra di mister Tesser, alla quarta vittoria esterna stagionale, la terza nelle ultime quattro gare lontano dal “Braglia”. Modena che chiude l’andata in nona posizione, a quota venticinque, in compagnia di Ascoli, Cagliari e Brescia.

Importantissima vittoria del Genoa, che supera due a uno il Bari nello scontro diretto del “San Nicola” grazie alle reti segnate da Puscas nel primo tempo e da Gudmusson nella ripresa. Con mister Gilardino in panchina la squadra rossoblù sembra avere un altro passo e i dieci punti conquistati in quattro gare sotto la guida dell’ex Campione del Mondo ne sono la dimostrazione lampante. Genoa terzo da solo alla fine dell’andata con i suoi trentatré punti, a tre lunghezze dalla zona promozione diretta.

8 – Pisa, Reggina e Frosinone

Attenti al Pisa! La squadra di mister D’Angelo, ancora imbattuto dal suo ritorno sulla panchina nerazzurra, ben tredici partite fa, passa anche a Ferrara contro la Spal grazie al gol di Sibilli nella ripresa e termina il girone d’andata in quinta posizione con ventinove punti. Una rimonta impensabile alla sesta giornata quando, con mister Maran in panchina, il Pisa era ultimo con solo due punti. Complimenti a Luca D’Angelo e ai suoi ragazzi.

La Reggina formato trasferta è un rullo compressore e lo dimostra vincendo anche ad Ascoli. Uno a zero il risultato finale, deciso dalla rete di Rivas nella ripresa. Reggina meritatamente seconda al giro di boa con i suoi trentasei punti, tre lunghezze dietro la capolista Frosinone e tre davanti alla terza, il Genoa.

Frosinone strameritatamene Campione d’Inverno! I ragazzi di mister Fabio Grosso conquistano questo importante, anche se solo platonico, titolo travolgendo la Ternana al “Matusa” con tre gol di ottima fattura realizzati da Mulattieri, Insigne e Garritano. Frosinone Re del girone d’andata con i suoi trentanove punti, tre punti sopra la Reggina e sei lunghezze davanti al Genoa, terzo.

7 – Como e Cagliari  

Seconda vittoria consecutiva del Como, stavolta al “Sinigaglia”, dove supera due a zero il Cittadella nell’importantissimo scontro diretto. Di Arrigoni e Mancuso le reti del chiaro e meritato successo lariano, con la squadra di mister Longo che chiude il girone d’andata fuori dalla zona bollente, al sestultimo posto, in compagnia del Benevento, a quota ventidue.

In attesa del debutto del nuovo blasonatissimo mister Claudio Ranieri, che torna alla guida del Cagliari dopo trent’anni, in sostituzione dell’esonerato Liverani, la squadra sarda, guidata dalla panchina da Roberto Muzzi, batte due a zero il Cosenza grazie alle reti, entrambe nella ripresa, di Lapadula e del giovane Lella. Cagliari che chiude l’andata nel quartetto delle none, ad una sola lunghezza dalla zona preliminare e crede in Ranieri per provare la rimonta!

Purgatorio

6 – Venezia e Palermo

Grande finale di gara del Venezia che, al “Penzo”, sotto di due gol a venti minuti dalla fine contro il blasonato Parma, riesce a pareggiare grazie alle reti del solito Pohjanpalo e di Pierini. Il punto conquistato in extremis permette ai lagunari di chiudere l’andata in zona playout con il loro quintultimo posto, in compagnia della Spal, ma dietro la squadra di De Rossi a causa dello scontro diretto perso a Ferrara, a quota venti.

Il Palermo prosegue nella sua striscia di risultati favorevoli andando a cogliere un ottimo pari per uno a uno sul campo del Brescia. Al vantaggio delle rondinelle ad inizio ripresa risponde, dopo solo due minuti, Segre con un bel colpo di testa, fotocopia della rete segnata sette giorni prima contro il Cagliari. Palermo tranquillo, in tredicesima posizione a quota ventiquattro, al termine dell’andata.

5 – Parma e Brescia

Il Parma continua a buttare dalla finestra punti preziosi. Stavolta i ducali, in vantaggio due a zero a Venezia a venti minuti dalla fine grazie alla bella doppietta di Vazquez, si fanno incredibilmente rimontare nel finale e il due a due finale ha quasi il sapore amaro della sconfitta. La squadra di mister Pecchia chiude così il girone d’andata solo in sesta posizione con i suoi  ventisette punti.

Continua a deludere il Brescia. Neanche l’arrivo di mister Aglietti sulla panchina delle rondinelle, in sostituzione dell’esonerato Clotet, consente a Bisoli e compagni di tornare a quel successo che manca ormai da ben sei turni. La classifica chiaramente ne risente pesantemente, con le rondinelle  sempre attestate fuori dalla zona preliminare nel quartetto delle none.

Inferno

4 – Cosenza e Cittadella

A forza di risultati negativi il Cosenza precipita inevitabilmente in fondo della classifica. A conclamare questa umiliante posizione è la sconfitta per due a zero subita a Cagliari che fa, appunto, diventare il Cosenza nuovo fanalino di coda del torneo con diciassette punti. Se il presidente Guarascio non rinforzerà a dovere la squadra nell’imminente mercato di Gennaio difficilmente i rossoblù potranno evitare, a fine campionato, la retrocessione in Serie C.

Quarta sconfitta consecutiva per il Cittadella, due a zero nello scontro diretto di Como, che precipita  in terzultima posizione insieme al Perugia. La squadra di mister Gorini ha imboccato una china pericolosa e dovrà necessariamente cambiare registro nel ritorno, anche con un necessario rafforzamento dell’attuale rosa. Mister Gorini sembrerebbe essere stato confermato, comunque, dal D.S. Marchetti, che ha parlato di scelta della continuità.

3 – Ternana

Il tre a zero subito a Frosinone, il secondo consecutivo dopo quello contro il Como  al “Liberati” di sette giorni fa, apre ufficialmente la crisi della squadra rossoverde che, con il nuovo tecnico Andreazzoli in panchina, ha totalizzato soltanto quattro punti in cinque gare, scivolando dalla quinta posizione in solitaria, che aveva con mister Lucarelli, all’attuale settima, in compagnia del Sudtirol, a quota ventisei.

2 – Bari, Spal e Ascoli 

Non è bastato il ritorno dai mondiali del capocannoniere della Serie B, Cheddira, subito autore del gol del provvisorio pareggio, al Bari, sconfitto due a uno dal Genoa nello scontro diretto disputato in un “San Nicola”, gremito da quasi cinquantamila spettatori. Bari, comunque, con un lusinghiero quarto posto a metà torneo con i suoi trenta punti.

La Spal perde in casa col Pisa uno a zero annullando i vantaggi della bella vittoria nel derby di Parma della settimana precedente. A complicare le cose, l’ennesima espulsione, stavolta di Murgia, che tarpa le ali ai tentativi di rimonta della squadra di mister De Rossi. Spal in una deludente quintultima posizione, in condominio col Venezia, al giro di boa.

L’Ascoli perde al “Del Duca” per uno a zero una gara molto equilibrata, decisa da uno svarione difensivo bianconero a metà ripresa. La sconfitta lascia comunque la squadra di mister Bucchi, al giro di boa, ad un  passo dalla zona preliminare, anche se adesso in folta compagnia.

1 – Sudtirol

Imprevista, quanto meritata, sconfitta casalinga del Sudtirol, che perde sue a zero al “Druso” contro il Modena. La squadra di mister Bisoli, al di sotto delle sue consuete prestazioni, arriva, comunque, al giro di boa, all’interno della zona preliminare, dopo aver disputato un sorprendente girone d’andata.

0 – Fabio Cannavaro

Il Benevento cola ancora una volta a picco tra le mura amiche. Ad espugnare per la quinta volta in questa stagione il “Vigorito” è stato il Perugia, che porta meritatamente a casa l’intera posta. Delle cinque sconfitte interne, tre sono arrivate sotto l’insufficiente gestione di mister Fabio Cannavaro, capace di vincere solo una e pareggiare tre delle sette gare giocate in casa con lui, mentre in precedenza, con mister Caserta, era arrivata una vittoria, contro la capolista Frosinone e due sconfitte. In totale Cannavaro ha totalizzato quindici punti in tredici partite, modesta media di 1.15 punto a partita, inferiore se  pur di poco, a quella di 1,16 totalizzata da Fabio Caserta, frutto di sette punti nelle sei gare iniziali, media che a Caserta, chissà perchè, è costata l’esonero dopo appena sei gare mentre a Cannavaro, dopo tredici, no. Benevento sestultimo insieme al Como, ma dietro ai lariani per lo scontro diretto perso. Delusione non inaspettata!

Dan.Te.